Pensiero continuo rivolto alla morte

Salve a tutti,
scrivo nella speranza di avere una risposta esaustiva a riguardo,dato che oramai il problema fa parte della mia vita e la sta modificando in maniera molto negativa.Sono un ragazzo di 27 anni fisicamente sano (spero),da 2 anni sono in cura da uno psicoterapeuta per quanto riguarda attacchi di panico e forte ansia (tengo a precisare che il tutto,cioè attacchi e ansia sono iniziati circa 2 anni e mezzo fa) e dopo vari controlli in ospedale si è preferito optare per una psicoterapia.Premetto che per un periodo ho assunto calmanti e ansiolitici ma non li assumo più da diversi mesi ormai.
Da 1 anno e mezzo minimo non soffro più di attacchi di panico ma nell'ultimo anno un pensiero persistente e fastidioso accompagna le mie giornate e soprattutto le mie notti,regalando così alla mia vita una qualità a dir poco imbarazzante,il pensiero è sempre rivolto alla morte,di conseguenza ho paura a chiudere gli occhi e dormire per paura di morire nel sonno,oppure di un attacco da parte di agenti esterni o malattie fisiche nel sonno,Tutta questo va sommato al fatto che durante il giorno,il minimo mal di pancia o mal di testa scatenano un'ondata di pensieri maligni come un tumore alla testa o un maLE incurabile a qualche organo interno,di conseguenza qualsiasi scelta la effettuo in base al fatto che il gg dopo potrei non esserci,quindi "compro quell'oggetto che momentaneamente non potrei permettermi?" la risposta che il mio cervello mi da è " si,perche non sai se stanotte morirai o arriverai a domani" e come potete ben capire diventa una cosa abbastanza dannosa alle finanze oltre che a tutto il resto.
Tengo a precisare che quando ho esposto il problema al mio psicoterapeuta non sono riuscito ad avere una risposta concreta perchè quest'ultimo mi ha risposto che essendo una fase di "assestamento" la mia dopo varie vicende è tutto normale,forse non sono riuscito a farmi bene intendere e non gli ho trasmesso quanto questo influenzi le mie giornate,la mia vita ed i rapporti con gli altri.
Ringraziandovi anticipatamente porgo distinti saluti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

Ma che cura sta seguendo ? La diagnosi è di "disturbo di panico" o altro ? Perché detti così, "attacchi di panico e forte ansia" sembra un po' una ripetizione (il panico è un'ansia forte e l'ansia forte può essere di tipo panico, ma non è chiaro cosa si intenda per attacchi di panico, a volte è un termine usato per indicare le crisi ansiose di vario tipo, impropriamente).

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
Salve dottore e grazie per la celeritá...
Le spiego,dopo aver avuto episodi di attacchi di panico diagnosticati in ospedale ed aver ricevuto il consiglio di rivolgersi al servizio di igiene mentale della mia cittá ho intrapreso prima un percorso con lo psichiatra della ulls composto da 2 sedute/mese più tavor 3 volte al gg per diversi mesi,per poi passare pian piano a sedute da uno psicoterapeuta privato 2 volte settimana,riducendo fino ad oggi ad una e non assumendo più alcun tipo di farmaco.
Spero di essere stato esaustivo
Distinti saluti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

Non ha ricevuto una terapia specifica per il panico, se era un disturbo di panico. Non ha ricevuto una diagnosi, o almeno non la riporta (ha avuto dei sintomi, ma non è chiaro alla fine se qualcuno abbia definito la categoria diagnostica). La psicoterapia indicata in alcuni disturbi d'ansia è di tipo cognitivo-comportamentale, altri tipi non sono invece indicati.
Chieda un altro parere specialistico.
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