Dispnea ansiosa

Salve,
sono una ragazza di 19 anni che, da circa 3 anni, soffre di dispnea ansiosa. Inizialmente, il problema si verificava soprattutto durante i pasti ed era associato anche a un problema di deglutizione (mi sembrava di non riuscire bene a deglutire il cibo e la mancanza d'aria durante la masticazione mi costringeva a bere più volte durante i pasti, per poi poter, appunto, fare dei grandi respiri). Poi, questo fastidioso disturbo si è attenuato e mangiare, la maggior parte delle volte, non è più così faticoso.
Tuttavia, il problema non si è risolto del tutto. Ora sento ogni giorno questa mancanza d'aria che mi porta a fare sbadigli (che a volte non riesco a concludere) e piccoli sospiri. D'estate, poi, la fame d'aria diventa ancora più forte e sento una forte tensione al collo. Da poco esco da uno stress emotivo e scolastico molto intenso e non so se sia più questo o il caldo ad alimentare la fame d'aria che, grazie a Internet, ho scoperto chiamarsi dispnea ansiosa.
Inoltre, vorrei sottolineare che in momenti di tensione, euforia, concentrazione, rilassamento (subito dopo il risveglio) i sintomi sono del tutto assenti. Si accentua, invece, in luoghi chiusi o in ambienti molto affollati e appena prima di qualcosa d'importante (per esempio, prima di un esame orale ho il fiato corto, mentre quando mi ritrovo a parlare sto benissimo).
Da pochi giorni, tento rimedi naturali (Fiori di Bach, Rescue Remedy, una miscela di cinque fiori) e spero in miglioramenti. Sono efficaci questi metodi naturali? Sono restia ad assumere farmaci...

Dunque, scrivo qui per chiedere consigli, rimedi, per non cadere in un assurdo circolo vizioso dove ormai è lo stesso fastidio, timore del sintomo a causarlo.

Attendo risposte,
Cordiali saluti
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 46k 1k
Gentile utente,

Il concetto di "rimedio naturale" è inesistente in medicina, è solo un prodotto con un signfiicato di mercato (cioè incontra le idee o i gusti di chi lo compra).

Se ha un malessere di questo tipo chieda al medico, così le diagnostica esattamente il tipo di problema e le indica una cura.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Grazie della risposta,

sono consapevole che il rimedio naturale non è una cura medica, ma soltanto qualcosa che ho assunto per alleviare il disturbo.

Secondo la sua opinione, che genere di cura medico/psicologica è necessaria?

Chiederò al medico, ma vorrei farmi un'idea dell'eventuale percorso da intraprendere.

Grazie ancora
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 46k 1k
"ma soltanto qualcosa che ho assunto per alleviare il disturbo."

Non sto dicendo che non sia una cura, non è un concetto medico. Non significa niente "cura naturale", non è una categoria di medicine, è solo un'etichetta commerciale.

Le cure gliele indica il medico, passare per dei "rimedi" e "naturali" significa ritardare e aggirare le soluzioni disponibili, con l'idea che da una parte ci stia la natura e dall'altra la chimica.
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