Citalopram dopo un mese
Gentili dottori
Ho già lasciato delle richieste di consulto riguardo all'assunzione di Citalopram in questo forum, ma per non tediarvi cerco di essere il più breve possibile in questo nuova richiesta
Sto assumendo Citalopram gocce in questo modo:
Diagnosi: ansia generalizzata con ideazioni somatiformi e lieve depressione.
Considerato che ho iniziato con 2 gocce
ad inizio maggio 2013 per poi salire gradualmente
con le successive 4-5-6 e cosi via incrementando ogni 3-4 giorni
e poi:
03 giugno comincio col dosaggio a 8 gocce
02 luglio comincio col dosaggio a 9 gocce
14 luglio comincio col dosaggio a 10 gocce.
In aggiunta 7 gocce di Xanax al mattino e 7 al pomeriggio (che non sembrano aiutarmi molto e che vorrei scalare il prima possibile, le benzodiazepine mi spaventano molto per la dipendenza).
Ad oggi (13 agosto) quindi è praticamente un mese esatto di assunzione di 10 gocce di Citalopram, ossia 20 mg.
I risultati sono altalenanti:
Il sonno è sicuramente migliorato, prima avevo tanti risvegli notturni.
L'ansia non sembrava essere migliorata, anche se ci sono stati tanti episodi isolati (cene con amici e famiglia al seguito, vacanza di 2 settimane ecc.) dove temevo di avere crisi di ansia ma, non è accaduto nulla di eclatante a livello di ansia, anzi in molti momenti mi sono sentito discretamente bene, a livello di ansia, ovvio.
L'umore sembrava essere in lento miglioramento, anche durante la vacanza, tranne pochi isolati episodi.
Devo anzi aggiungere che, tranne i primi due giorni di adattamento, in vacanza sono stato bene, pochi episodi di tremori, poche sensazioni di ansia, sembrava essere tornato indietro di mesi, quando stavo sicuramente meglio.
Purtroppo, dal ritorno della vacanza, anzi già un paio di giorni prima, è ricominciato tutto da capo, ansia, tremori forti, vertigini, risveglio anticipato, ma soprattutto una forte malinconia presente buona parte della giornata, che sfocia spesso in pianto.
C'è da considerare che il rientro dalla vacanza sta veramente mettendo a dura prova la mia psiche, soprattutto in questa settimana che sono rientrato subito al lavoro, dopo il rientro, con le strade semideserte, tutto ciò amplifica il senso di tristezza.
Domando:
1) Se è possibile fare una valutazione del farmaco dopo un mese esatto di dose di 20 mg. Non sono in grado di stabilire da solo se il farmaco possa definirsi adatto a me. In genere la valutazione dopo un mese dovrebbe essere attendibile o occorre ancora tempo?
2) Il rientro dalla vacanza può aver influito sulla "ricaduta" dei sintomi ansiosi e soprattutto di tristezza?
Preciso che il mio specialista è (ovviamente) irreperibile, per potermi confrontare con lui, è ancora in ferie.
Ho già lasciato delle richieste di consulto riguardo all'assunzione di Citalopram in questo forum, ma per non tediarvi cerco di essere il più breve possibile in questo nuova richiesta
Sto assumendo Citalopram gocce in questo modo:
Diagnosi: ansia generalizzata con ideazioni somatiformi e lieve depressione.
Considerato che ho iniziato con 2 gocce
ad inizio maggio 2013 per poi salire gradualmente
con le successive 4-5-6 e cosi via incrementando ogni 3-4 giorni
e poi:
03 giugno comincio col dosaggio a 8 gocce
02 luglio comincio col dosaggio a 9 gocce
14 luglio comincio col dosaggio a 10 gocce.
In aggiunta 7 gocce di Xanax al mattino e 7 al pomeriggio (che non sembrano aiutarmi molto e che vorrei scalare il prima possibile, le benzodiazepine mi spaventano molto per la dipendenza).
Ad oggi (13 agosto) quindi è praticamente un mese esatto di assunzione di 10 gocce di Citalopram, ossia 20 mg.
I risultati sono altalenanti:
Il sonno è sicuramente migliorato, prima avevo tanti risvegli notturni.
L'ansia non sembrava essere migliorata, anche se ci sono stati tanti episodi isolati (cene con amici e famiglia al seguito, vacanza di 2 settimane ecc.) dove temevo di avere crisi di ansia ma, non è accaduto nulla di eclatante a livello di ansia, anzi in molti momenti mi sono sentito discretamente bene, a livello di ansia, ovvio.
L'umore sembrava essere in lento miglioramento, anche durante la vacanza, tranne pochi isolati episodi.
Devo anzi aggiungere che, tranne i primi due giorni di adattamento, in vacanza sono stato bene, pochi episodi di tremori, poche sensazioni di ansia, sembrava essere tornato indietro di mesi, quando stavo sicuramente meglio.
Purtroppo, dal ritorno della vacanza, anzi già un paio di giorni prima, è ricominciato tutto da capo, ansia, tremori forti, vertigini, risveglio anticipato, ma soprattutto una forte malinconia presente buona parte della giornata, che sfocia spesso in pianto.
C'è da considerare che il rientro dalla vacanza sta veramente mettendo a dura prova la mia psiche, soprattutto in questa settimana che sono rientrato subito al lavoro, dopo il rientro, con le strade semideserte, tutto ciò amplifica il senso di tristezza.
Domando:
1) Se è possibile fare una valutazione del farmaco dopo un mese esatto di dose di 20 mg. Non sono in grado di stabilire da solo se il farmaco possa definirsi adatto a me. In genere la valutazione dopo un mese dovrebbe essere attendibile o occorre ancora tempo?
2) Il rientro dalla vacanza può aver influito sulla "ricaduta" dei sintomi ansiosi e soprattutto di tristezza?
Preciso che il mio specialista è (ovviamente) irreperibile, per potermi confrontare con lui, è ancora in ferie.
[#1]
Gentile utente,
penso che per una migliore valutazione dell'effetto farmacologico si possano attendere ancora due o tre settimane.Il fattore ambientale può avere influito in maniera negativa sul suo umore.Tenga infatti presente che una sorta di sindrome da adattamento post periodo di vacanza non è infrequente.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani
penso che per una migliore valutazione dell'effetto farmacologico si possano attendere ancora due o tre settimane.Il fattore ambientale può avere influito in maniera negativa sul suo umore.Tenga infatti presente che una sorta di sindrome da adattamento post periodo di vacanza non è infrequente.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani
[#2]
Utente
Grazie mille per la risposta
Ne aggiungo un'altra, spero possa rispondere anche più di uno specialista.
In passato ho già fatto uso di Paroxetina (sempre per lo stessa diagnosi) a 20 mg/giorno, quindi la dose minima terapeutica.
In effetti, a quanto ricordo, i primi miglioramenti ci sono stati dopo un mesetto circa, per quanto riguarda l'umore, mentre per quanto riguarda i sintomi ansiosi i veri miglioramenti (tipo un "salto" positivo) li ho avvertiti dopo diversi mesi, 5-6 circa.
Chiedo:
Se si assume un SSRI (a dose minima terapeutica) e si avvertono pochi miglioramenti (tipo soltanto il miglioramento della qualità del sonno), ci si può aspettare miglioramenti nel lungo termine (diversi mesi) come mi è già capitato con la dose minima di Paroxetina?
Oppure, di contro, aumentando il dosaggio si "affrettano" i tempi di miglioramento?
In pratica sto chiedendo se il tempo di raggiungimento di un risultato è dose dipendente, una volta appurato che il farmaco a dose minima ha dato qualche piccolissimo risultato (se per piccolissimo risultato si contempla il miglioramento della qualità e quantità di sonno).
Spero di essermi spiegato.
Specifico che non sto chiedendo una variazione di dosaggio, solo una domanda per capire meglio il funzionamento di questi farmaci.
Grazie mille
Ne aggiungo un'altra, spero possa rispondere anche più di uno specialista.
In passato ho già fatto uso di Paroxetina (sempre per lo stessa diagnosi) a 20 mg/giorno, quindi la dose minima terapeutica.
In effetti, a quanto ricordo, i primi miglioramenti ci sono stati dopo un mesetto circa, per quanto riguarda l'umore, mentre per quanto riguarda i sintomi ansiosi i veri miglioramenti (tipo un "salto" positivo) li ho avvertiti dopo diversi mesi, 5-6 circa.
Chiedo:
Se si assume un SSRI (a dose minima terapeutica) e si avvertono pochi miglioramenti (tipo soltanto il miglioramento della qualità del sonno), ci si può aspettare miglioramenti nel lungo termine (diversi mesi) come mi è già capitato con la dose minima di Paroxetina?
Oppure, di contro, aumentando il dosaggio si "affrettano" i tempi di miglioramento?
In pratica sto chiedendo se il tempo di raggiungimento di un risultato è dose dipendente, una volta appurato che il farmaco a dose minima ha dato qualche piccolissimo risultato (se per piccolissimo risultato si contempla il miglioramento della qualità e quantità di sonno).
Spero di essermi spiegato.
Specifico che non sto chiedendo una variazione di dosaggio, solo una domanda per capire meglio il funzionamento di questi farmaci.
Grazie mille
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 22.8k visite dal 13/08/2013.
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