Zoofobia in età anziana
Buongiorno
Volevo chiedervi un pare riguardo ad un mio problema
Ho 65 anni e da sempre soffro di zoofobia, accentuata in caso di animali "volanti" (farfalle, passeri, pipistrelli ecc).
Se trovo un animale in casa, urlo, fuggo e chiamo qno perchè lo uccida. Provo tachicardia, sudorazione e per un paio di giorni disturbi gastro intestinali.
Finora ci ho sempre convissuto sostanzialmente limitando l'esposizione al problema: porte e finestre sempre chiuse, estrema attenzione nell'entrare/uscire da un ambiente, uso giornaliero di veleno spray per insetti intorno alle finestre e in macchina.
Tuttavia, forse anche complice una leggere miopia/presbiopia che non mi va vedere bene le cose al primo colpo, mi pare di avere meno il controllo del problema invecchiando. Le reazioni sono sempre più drammatiche e per un range via via maggiore di animali.
Non vorrei che questa continua paura cui sono sottoposta non aggravasse i miei disturbi cardiocircolatori.
Purtroppo per quanta attenzione ci si possa mettere, qualche insetto entra lo stesso nelle case e talvolta entrano anche passeri, pipistrelli, piccioni perchè le case sono piene di condotti verso l'esterno. Quindi forse dovrei eliminare il problema dalla mia mente piuttosto che dalla mia casa.
La fobia non è allo stesso grado con tutti gli animali: mia sorella ha un cane di taglia piccola e posso convivere con lui qualche ora nella stessa stanza, purchè lui non si avvicini (e non l'ha mai fatto). Anni fa avevo persino adottato un gatto perchè l'avevo trovato e nessuno lo aveva voluto. Non gli ho mai usato i vezzi che usano di solito i padroni coi loro animali (toccarlo, prenderlo, in braccio, parlargli, ecc), però vivevamo bene, non avendo nemmeno lui cercato mai il contatto fisico con me.
Ora, io sono dell'idea che alla mia età non ci si possa far niente e mi seccherebbe molto buttare 100/200 euro da uno specialista che mi dica "non c'è niente da fare, lei è vecchia". Ma i miei figli insistono e questo mi causa ulteriore stress.
Quindi, quello che cortesemente vi chiedo è: ha senso iniziare una terapia alla mia età?
Volevo chiedervi un pare riguardo ad un mio problema
Ho 65 anni e da sempre soffro di zoofobia, accentuata in caso di animali "volanti" (farfalle, passeri, pipistrelli ecc).
Se trovo un animale in casa, urlo, fuggo e chiamo qno perchè lo uccida. Provo tachicardia, sudorazione e per un paio di giorni disturbi gastro intestinali.
Finora ci ho sempre convissuto sostanzialmente limitando l'esposizione al problema: porte e finestre sempre chiuse, estrema attenzione nell'entrare/uscire da un ambiente, uso giornaliero di veleno spray per insetti intorno alle finestre e in macchina.
Tuttavia, forse anche complice una leggere miopia/presbiopia che non mi va vedere bene le cose al primo colpo, mi pare di avere meno il controllo del problema invecchiando. Le reazioni sono sempre più drammatiche e per un range via via maggiore di animali.
Non vorrei che questa continua paura cui sono sottoposta non aggravasse i miei disturbi cardiocircolatori.
Purtroppo per quanta attenzione ci si possa mettere, qualche insetto entra lo stesso nelle case e talvolta entrano anche passeri, pipistrelli, piccioni perchè le case sono piene di condotti verso l'esterno. Quindi forse dovrei eliminare il problema dalla mia mente piuttosto che dalla mia casa.
La fobia non è allo stesso grado con tutti gli animali: mia sorella ha un cane di taglia piccola e posso convivere con lui qualche ora nella stessa stanza, purchè lui non si avvicini (e non l'ha mai fatto). Anni fa avevo persino adottato un gatto perchè l'avevo trovato e nessuno lo aveva voluto. Non gli ho mai usato i vezzi che usano di solito i padroni coi loro animali (toccarlo, prenderlo, in braccio, parlargli, ecc), però vivevamo bene, non avendo nemmeno lui cercato mai il contatto fisico con me.
Ora, io sono dell'idea che alla mia età non ci si possa far niente e mi seccherebbe molto buttare 100/200 euro da uno specialista che mi dica "non c'è niente da fare, lei è vecchia". Ma i miei figli insistono e questo mi causa ulteriore stress.
Quindi, quello che cortesemente vi chiedo è: ha senso iniziare una terapia alla mia età?
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Gentile utente,
penso che l'età non possa essere di ostacolo ad intrapprendere una consulenza specialistica psichiatrica.Sarà successivamente il medico che,in conseguenza di quanto rilevato nel corso della visita,potrà consigliarle un percorso terapeutico vuoi farmacologico o psicoterapico.Entrambe le strade non presentano controindicazioni assolute legate alla sola età anagrafica.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani
penso che l'età non possa essere di ostacolo ad intrapprendere una consulenza specialistica psichiatrica.Sarà successivamente il medico che,in conseguenza di quanto rilevato nel corso della visita,potrà consigliarle un percorso terapeutico vuoi farmacologico o psicoterapico.Entrambe le strade non presentano controindicazioni assolute legate alla sola età anagrafica.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.3k visite dal 12/08/2013.
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