Assunzione di oppiacei durante terapia con neurolettico
Salve, sono Riccardo e ho 21 anni. A novembre ho avuto una psicosi durata 2 giorni dalla quale sono subito rientrato e sino ad ora non ho avuto ricadute. Rimane di fatto una forte depressione che non mi permette di svolgere gran parti delle azioni quotidiane. Come farmaco antispsicotico di copertura prendo l'Abilify e mi chiedevo che rischi corro, o meglio, se ci sono interazioni tra il farmaco e la sostanza, nell'assumere dell'oppio naturale rimediatomi da un amico. Grazie in anticipo.
[#1]
Gentile utente,
L'oppio è una sostanza naturale, che contiene morfina. L'eroina è un derivato della morfina. La storia della dipendenza da oppiacei inizia con l'oppio.
Corre il rischio della dipendenza da oppiacei, che dipende fondamentalmente dall'uso d'oppio. Chi poi soffre di psicosi, specialmente di tipo bipolare, e la breve durata dell'episodio depone a favore di questo ambito piuttosto che di altri, corre il rischio di divenire dipendente prima e di averne conseguenze peggiori.
Il fatto che abbia avuto una depressione su trattamento antipsicotico dopo la psicosi acuta, anche questo orienta o quantomeno impone la considerazione della diagnosi di psicosi bipolare. Nel caso, l'episodio depressivo può essere transitorio, e comunque esistono vie di altro tipo per alleviarlo o abbreviarlo, ma l'uso di sostanze ad azione narcotica tende nel tempo a peggiorarlo, al di là dell'effetto iniziale.
Questo non dipende tanto dal fatto che una sostanza sia oppiacea nel senso dell'azione sul sistema oppiaceo, abbiamo anche oppiacei prodotti dal nostro organismo e oppiacei curativi, ma dal tipo di molecola e dalla modalità di assunzione.
L'oppio è una sostanza naturale, che contiene morfina. L'eroina è un derivato della morfina. La storia della dipendenza da oppiacei inizia con l'oppio.
Corre il rischio della dipendenza da oppiacei, che dipende fondamentalmente dall'uso d'oppio. Chi poi soffre di psicosi, specialmente di tipo bipolare, e la breve durata dell'episodio depone a favore di questo ambito piuttosto che di altri, corre il rischio di divenire dipendente prima e di averne conseguenze peggiori.
Il fatto che abbia avuto una depressione su trattamento antipsicotico dopo la psicosi acuta, anche questo orienta o quantomeno impone la considerazione della diagnosi di psicosi bipolare. Nel caso, l'episodio depressivo può essere transitorio, e comunque esistono vie di altro tipo per alleviarlo o abbreviarlo, ma l'uso di sostanze ad azione narcotica tende nel tempo a peggiorarlo, al di là dell'effetto iniziale.
Questo non dipende tanto dal fatto che una sostanza sia oppiacea nel senso dell'azione sul sistema oppiaceo, abbiamo anche oppiacei prodotti dal nostro organismo e oppiacei curativi, ma dal tipo di molecola e dalla modalità di assunzione.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
intendo aggiungere che non mi è stato diagnosticato alcun tipo di disturbo: ossia con chiunque abbia parlato mi hanno tutti sempre detto che non sono ne psicotico, ne bipolare, ne schizofrenico. In ogni caso volevo sapere più precisamente: c'e' qualche interazione tra farmaco e sostanza che può provocare problemi?
[#3]
"Come farmaco antispsicotico di copertura prendo l'Abilify "
Una diagnosi sarà stata fatta, magari non le è stata comunicata, ma quel farmaco ha degli usi precisi, quindi: ha avuto un episodio psicotico seguito da una depressione, ora prende l'abilify. Questi sono già elementi suggestivi di una diagnosi, poi di preciso se e quale sia stata fatta non è chiaro, ma che sia una psicosi questo è un dato di fatto, è Lei stesso a riportarlo. In remissione con terapia antipsicotica al momento, lei stesso definisce il farmaco "di copertura", appunto rispetto alla psicosi.
Usare sostanze che inducono dipendenza non è una buona idea, specie quando ci si sta curando il cervello per altri problemi, e quando si sa che l'uso di queste sostanze può peggiorare il disturbo di partenza, al di là della "bontà" dell'effetto. L'effetto curativo di certi oppiacei niente ha a che vedere con l'uso dell'oppio come automedicazione, che è uno dei modi per prodursi una dipendenza da oppio con associato disturbo mentale peggiorato anche a causa dell'uso di oppio.
Una diagnosi sarà stata fatta, magari non le è stata comunicata, ma quel farmaco ha degli usi precisi, quindi: ha avuto un episodio psicotico seguito da una depressione, ora prende l'abilify. Questi sono già elementi suggestivi di una diagnosi, poi di preciso se e quale sia stata fatta non è chiaro, ma che sia una psicosi questo è un dato di fatto, è Lei stesso a riportarlo. In remissione con terapia antipsicotica al momento, lei stesso definisce il farmaco "di copertura", appunto rispetto alla psicosi.
Usare sostanze che inducono dipendenza non è una buona idea, specie quando ci si sta curando il cervello per altri problemi, e quando si sa che l'uso di queste sostanze può peggiorare il disturbo di partenza, al di là della "bontà" dell'effetto. L'effetto curativo di certi oppiacei niente ha a che vedere con l'uso dell'oppio come automedicazione, che è uno dei modi per prodursi una dipendenza da oppio con associato disturbo mentale peggiorato anche a causa dell'uso di oppio.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.4k visite dal 10/08/2013.
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