Ansia, tachicardia, attacchi di panico...depressione?
Salve, sono una ragazza di 20 anni, e da quando avevo circa 16 anni soffro di sporadici attacchi di panico, che mi capitano solo nei periodi di forte stress. Sono a conoscenza del fatto che gli attacchi di panico possano essere curati o comunque controllati, ma l'ho scoperto solo molto recentemente e non ho mai fatto una visita per questo problema.
Sono alta 160cm e da circa due anni il mio peso oscilla tra i 38 e i 43kg; in ogni caso, sono sempre stata sottopeso.
Nel 2003, a causa di un forte elemento di stress, smisi praticamente di mangiare, passai da circa 46kg a 37,8kg nel giro di pochissimo tempo: faticavo a reggermi in piedi, avevo dei mancamenti (senza però svenire nel vero senso della parola) e il mio ciclo, fino ad allora abbastanza regolare, saltò per due mesi, cosa che peggiorò la situazione, in quanto pensai di essere incinta, ed iniziarono gli attacchi di panico.
Nel 2005, per motivi che non ho mai capito, la situazione si ripropose: passai da circa 44kg a 38kg in breve tempo, solo che, oltre a smettere praticamente di mangiare, non riuscivo a mangiare davanti a persone che non fossero i miei genitori (tutt'ora mi capita di avere qualche difficoltà in ristorante), e se mangiavo anche un filo di pasta in più di quanto il mio corpo mi consentisse, rimettevo. Tanto per rendere l'idea della situazione, durante quel periodo andai ad un festival musicale, e in due giorni mangiai solo un pezzettino di croissant e un morso di pizza, che puntualmente rimisi; ricominciarono le perdite di equilibrio e i mancamenti, ma non so se la perdita di peso interferì anche con il ciclo mestruale, in quanto l'anno prima avevo cominciato a prendere la pillola (inizialmente Arianna, poi Yasmin, che cambiai perchè mi faceva venire nausea e mal di testa, che complicavano ulteriormente la situazione), e non so se questo "forzi" il ciclo a venire anche se si è sottopeso; ovviamente gli attacchi di panico ritornarono.
Dal 2003 sono cresciuta di 2cm e ho cominciato ad assumere la pillola, che teoricamente dovrebbe portare ad un aumento del peso, quantomeno per la ritenzione idrica, ma da allora non sono mai più riuscita a tornare ad un peso accettabile, arrivando a raggiungere al massimo i 44kg.
Sabato sono venuta a sapere che una persona a me molto cara è venuta a mancare a causa di un incidente, e, da quel giorno ad oggi, ho avuto:
- un attacco di panico fulmineo e improvviso mentre non ero a casa, che mi ha portata a rimettere;
- l'attacco di panico più forte che io abbia mai avuto, mentre stavo guidando, che mi ha costretta a recarmi alla guardia medica con non poche difficoltà, in quanto tremavo e piangevo così tanto da non riuscire a coordinare i movimenti e nemmeno a pensare, tanto che sono andata a sbattere (per fortuna piano) su un marciapiede col paraurti della macchina e sono riuscita a perdermi in una zona della città a me familiare. In ambulatorio sono scoppiata a piangere, tanto da non riuscire a parlare, davanti alle dottoresse, che mi hanno fornito il numero di una psichiatra, e, dopo un po' di fatica, sono riuscite a farmi mettere la lingua nella posizione giusta (ero talmente confusa da chiudere la bocca) e a somministrarmi 13 gocce di un tranquillante (credo, perchè ovviamente il mio stato non mi ha permesso di stare attenta al flacone) sotto la lingua. Ho continuato a piangere disperatamente e a tremare per circa 30-45 minuti, e poi sono piombata in uno stato di torpore profondo, tanto da faticare a parlare e a muovermi, anche se continuavo a piangere. L'indomani ho passato la giornata sul divano perchè mi sentivo estremamente spossata;
- un costante stato di ansia e tensione che dura da giorni, con improvvise e frequenti accelerazioni del battito cardiaco, come se stesse per venirmi un attacco di panico;
- contemporaneamente all'ansia, senso di estrema spossatezza fisica, difficoltà nel dormire, sonno agitato, sensazione di stanchezza al risveglio, e, come nei periodi descritti prima, voglia di vivere del tutto azzerata.
Inoltre, sto faticando non poco a mangiare, e ho paura che si ripropongano le vecchie situazioni; temo anche di uscire, perchè non vorrei avere un attacco mentre sono in giro o, peggio, mentre sto guidando.
Per completare il quadro, vi segnalo anche che fumo tra le 15 e le 40 sigarette al giorno (a seconda che mi trovi a casa dei miei genitori o nella casa in cui vivo quando seguo le lezioni all'università), assumo Miranova da almeno 2 anni senza fare pause, ho sempre mangiato pochissima frutta a verdura, e da un mese assumo un integratore a base di Taurina (Inneov); le ultime analisi che ho fatto, almeno 2 anni fa, riportavano valori normali, a parte il valore del ferro che era lievemente al di sopra della media, per cui il mio medico di famiglia mi fece seguire una cura di acido folico per 30 giorni, a suo dire per favorirne l'assorbimento.
Mi scuso per essermi dilungata così tanto, ma vorrei capire di quale natura potrebbero essere i miei problemi.
Vi ringrazio anticipatamente, e Vi auguro buon lavoro.
Sono alta 160cm e da circa due anni il mio peso oscilla tra i 38 e i 43kg; in ogni caso, sono sempre stata sottopeso.
Nel 2003, a causa di un forte elemento di stress, smisi praticamente di mangiare, passai da circa 46kg a 37,8kg nel giro di pochissimo tempo: faticavo a reggermi in piedi, avevo dei mancamenti (senza però svenire nel vero senso della parola) e il mio ciclo, fino ad allora abbastanza regolare, saltò per due mesi, cosa che peggiorò la situazione, in quanto pensai di essere incinta, ed iniziarono gli attacchi di panico.
Nel 2005, per motivi che non ho mai capito, la situazione si ripropose: passai da circa 44kg a 38kg in breve tempo, solo che, oltre a smettere praticamente di mangiare, non riuscivo a mangiare davanti a persone che non fossero i miei genitori (tutt'ora mi capita di avere qualche difficoltà in ristorante), e se mangiavo anche un filo di pasta in più di quanto il mio corpo mi consentisse, rimettevo. Tanto per rendere l'idea della situazione, durante quel periodo andai ad un festival musicale, e in due giorni mangiai solo un pezzettino di croissant e un morso di pizza, che puntualmente rimisi; ricominciarono le perdite di equilibrio e i mancamenti, ma non so se la perdita di peso interferì anche con il ciclo mestruale, in quanto l'anno prima avevo cominciato a prendere la pillola (inizialmente Arianna, poi Yasmin, che cambiai perchè mi faceva venire nausea e mal di testa, che complicavano ulteriormente la situazione), e non so se questo "forzi" il ciclo a venire anche se si è sottopeso; ovviamente gli attacchi di panico ritornarono.
Dal 2003 sono cresciuta di 2cm e ho cominciato ad assumere la pillola, che teoricamente dovrebbe portare ad un aumento del peso, quantomeno per la ritenzione idrica, ma da allora non sono mai più riuscita a tornare ad un peso accettabile, arrivando a raggiungere al massimo i 44kg.
Sabato sono venuta a sapere che una persona a me molto cara è venuta a mancare a causa di un incidente, e, da quel giorno ad oggi, ho avuto:
- un attacco di panico fulmineo e improvviso mentre non ero a casa, che mi ha portata a rimettere;
- l'attacco di panico più forte che io abbia mai avuto, mentre stavo guidando, che mi ha costretta a recarmi alla guardia medica con non poche difficoltà, in quanto tremavo e piangevo così tanto da non riuscire a coordinare i movimenti e nemmeno a pensare, tanto che sono andata a sbattere (per fortuna piano) su un marciapiede col paraurti della macchina e sono riuscita a perdermi in una zona della città a me familiare. In ambulatorio sono scoppiata a piangere, tanto da non riuscire a parlare, davanti alle dottoresse, che mi hanno fornito il numero di una psichiatra, e, dopo un po' di fatica, sono riuscite a farmi mettere la lingua nella posizione giusta (ero talmente confusa da chiudere la bocca) e a somministrarmi 13 gocce di un tranquillante (credo, perchè ovviamente il mio stato non mi ha permesso di stare attenta al flacone) sotto la lingua. Ho continuato a piangere disperatamente e a tremare per circa 30-45 minuti, e poi sono piombata in uno stato di torpore profondo, tanto da faticare a parlare e a muovermi, anche se continuavo a piangere. L'indomani ho passato la giornata sul divano perchè mi sentivo estremamente spossata;
- un costante stato di ansia e tensione che dura da giorni, con improvvise e frequenti accelerazioni del battito cardiaco, come se stesse per venirmi un attacco di panico;
- contemporaneamente all'ansia, senso di estrema spossatezza fisica, difficoltà nel dormire, sonno agitato, sensazione di stanchezza al risveglio, e, come nei periodi descritti prima, voglia di vivere del tutto azzerata.
Inoltre, sto faticando non poco a mangiare, e ho paura che si ripropongano le vecchie situazioni; temo anche di uscire, perchè non vorrei avere un attacco mentre sono in giro o, peggio, mentre sto guidando.
Per completare il quadro, vi segnalo anche che fumo tra le 15 e le 40 sigarette al giorno (a seconda che mi trovi a casa dei miei genitori o nella casa in cui vivo quando seguo le lezioni all'università), assumo Miranova da almeno 2 anni senza fare pause, ho sempre mangiato pochissima frutta a verdura, e da un mese assumo un integratore a base di Taurina (Inneov); le ultime analisi che ho fatto, almeno 2 anni fa, riportavano valori normali, a parte il valore del ferro che era lievemente al di sopra della media, per cui il mio medico di famiglia mi fece seguire una cura di acido folico per 30 giorni, a suo dire per favorirne l'assorbimento.
Mi scuso per essermi dilungata così tanto, ma vorrei capire di quale natura potrebbero essere i miei problemi.
Vi ringrazio anticipatamente, e Vi auguro buon lavoro.
[#1]
Gentile utente,
esclusa qualsiasi causa organica dei problemi che descrive, l'unica natura possibile e' quella psichiatrica, per la quale non mi pare siano stati prospettati dei validi percorsi di cura per il suo caso.
Si rivolga ad uno psichiatra della sua zona per una valutazione completa.
esclusa qualsiasi causa organica dei problemi che descrive, l'unica natura possibile e' quella psichiatrica, per la quale non mi pare siano stati prospettati dei validi percorsi di cura per il suo caso.
Si rivolga ad uno psichiatra della sua zona per una valutazione completa.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Ex utente
Gentilissimo Dott. Ruggiero,
innanziutto La ringrazio per essere stato così veloce a rispondere al mio quesito, e vorrei porre a Lei e a tutti gli altri medici questa domanda: dati i sintomi, ritiene che sia necessario che io effettui dei particolari esami, per capire se la causa sia solo psichiatrica, o se ci sia qualche altro problema? Se sì, quali esami ritiene che sarebbero necessari?
La ringrazio nuovamente e Le rinnovo i miei più cordiali saluti
innanziutto La ringrazio per essere stato così veloce a rispondere al mio quesito, e vorrei porre a Lei e a tutti gli altri medici questa domanda: dati i sintomi, ritiene che sia necessario che io effettui dei particolari esami, per capire se la causa sia solo psichiatrica, o se ci sia qualche altro problema? Se sì, quali esami ritiene che sarebbero necessari?
La ringrazio nuovamente e Le rinnovo i miei più cordiali saluti
[#4]
Gentile utente,
in genere vengono effettuati degli esami ematochimici di routine (emocromo, parametri epatici, etc.) e dei dosaggi ormonali (tiroide, ormoni sessuali, cortisolo etc.), nonchè una visita cardiologica con Ecg. Se tali esami che sono tutti prescrivibili dal suo medico di base, risultassero negativi (o indicassero uno stato di malnutrizione) dovrebbe rivolgersi ad uno specialista in psichiatria per le valutazioni del caso.
Cordiali saluti
in genere vengono effettuati degli esami ematochimici di routine (emocromo, parametri epatici, etc.) e dei dosaggi ormonali (tiroide, ormoni sessuali, cortisolo etc.), nonchè una visita cardiologica con Ecg. Se tali esami che sono tutti prescrivibili dal suo medico di base, risultassero negativi (o indicassero uno stato di malnutrizione) dovrebbe rivolgersi ad uno specialista in psichiatria per le valutazioni del caso.
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
[#5]
Ex utente
Sono andata al Centro di Salute Mentale della mia città, una psichiatra mi ha visitato e mi ha prescritto Alpazolam 7 gocce 3 volte al dì x 10 giorni, e qualche goccia extra in caso avessi un attacco di panico; in più, mi ha consigliato di fare degli esami alla tiroide, in quanto ha il sospetto che io sia ipertiroidea; ho il controllo il 26.
La dottoressa mi ha spiegato che l'Alpazolam è molto leggero e non da' molta sonnolenza, sapreste darmi qualche informazione più precisa?
Vi ringrazio.
La dottoressa mi ha spiegato che l'Alpazolam è molto leggero e non da' molta sonnolenza, sapreste darmi qualche informazione più precisa?
Vi ringrazio.
[#6]
La terapia che le è stata prescritta è sintomatica, cioè cura solo i sintomi d'ansia. I disturbi d'ansia (non so quale sia la diagnosi formulata dalla collega) in genere si curano con l'associazione di un antidepressivo (che è il farmaco curativo) e un ansiolitico (che è il farmaco sintomatico).Se dovesse continuare ad avere problemi dopo i 10 giorni, credo che la sua terapia dovrebbe essere rivista.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
[#7]
Ex utente
Gentile Dott. Martiadis,
ho fatto un resoconto molto dettagliato dei miei problemi alla dottoressa, quindi evidentemente ritiene che il mio sia solo uno stato di ansia e stress (precedenti e repressi) che è stato scatenato da quest'ultimo avvenimento tragico, e che non si tratti di depressione o altro. Inoltre mi ha detto che in futuro sarebbe utile fare qualche seduta "per parlare", quindi suppongo che sia più per la psicoterapia che per la cura farmacologica, senza contare che sospetta che io abbia problemi alla tiroide e quindi probabilmente vuole aspettare i risultati delle analisi prima di prescrivermi un antidepressivo.
In ogni caso terrò aggiornata questa pagina, in caso di novità.
Un'ultima cosa: l'Alprazolam (nel messaggio di ieri ho sbagliato a scrivere) deve essere assunto a stomaco pieno? Sul foglietto non mi pare di aver letto niente, ma ho lo stomaco molto sensibile e vorrei evitare di crearmi ulteriori problemi.
Vi ringrazio.
ho fatto un resoconto molto dettagliato dei miei problemi alla dottoressa, quindi evidentemente ritiene che il mio sia solo uno stato di ansia e stress (precedenti e repressi) che è stato scatenato da quest'ultimo avvenimento tragico, e che non si tratti di depressione o altro. Inoltre mi ha detto che in futuro sarebbe utile fare qualche seduta "per parlare", quindi suppongo che sia più per la psicoterapia che per la cura farmacologica, senza contare che sospetta che io abbia problemi alla tiroide e quindi probabilmente vuole aspettare i risultati delle analisi prima di prescrivermi un antidepressivo.
In ogni caso terrò aggiornata questa pagina, in caso di novità.
Un'ultima cosa: l'Alprazolam (nel messaggio di ieri ho sbagliato a scrivere) deve essere assunto a stomaco pieno? Sul foglietto non mi pare di aver letto niente, ma ho lo stomaco molto sensibile e vorrei evitare di crearmi ulteriori problemi.
Vi ringrazio.
[#8]
Infatti il mio post precisava di attendere i 10 giorni stabiliti. Vorrei inoltre precisare che una cosa è "parlare", un'altra è intraprendere un percorso psicoterapico. Credo di intuire(ma potrei sbagliare) che la collega ritenga di effettuare alcune sedute di sostegno per verificare se la sua ansia sia effettivamente legata a eventi esterni e rapidamente riolvibile. Se rtiene di avere lo stomaco particolarmente sensibile può prendere le gocce a stomaco pieno.
Ci tenga informati
Ci tenga informati
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 12.6k visite dal 04/06/2008.
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