Ansia, attacchi di panico, prozac
Gentili Specialisti,
sono un ragazzo di 28 anno che soffre di ansia e depressione da quasi 7 anni.
Per 5 anni ho preso 1 pillola di Anfranili 75mg e mi ha "coperto" abbastanza bene. Purtroppo 2 anni fa ho avuto una ricaduta ed ho inziato a fumare cannabis (1 al dì) ogni sera dopo cena a scopo "terapeutico" (mi faceva stare profondamente bene e in pace).
Da circa 1 anno e 2 mesi sono sto affiancando, alla terapia farmacologica, una terapia cognitivo-comportamentale.
Verso Gennaio (2013) sono tornato (dopo qualche anno) dallo psichiatra ed ho iniziato la seguente terapia: noritren 3 volte al dì, 10 gocce di cipralex e mezza pastiglia di sulamid (tendevo a dormire tantissimo).
La terapia sembra funzionare abbastanza bene per i primi 5 mesi. Torno dallo psichiatra e mi cambia leggermente il cocktail: toglie cipralex e sulamid, tiene 3 di noritre e aggiunge 2 compresse di litio da 150mg.
Poco dopo ho avuto una ricaduta depressiva che mi portava a piangere quasi tutti giorni, con umore prevalentemente nero e un leggero aumento di ansia.
Dopo un mese torno dallo psichiatra che prova un'altra cura: sempre 3 noritren, sempre 2 compresse di litio e aggiunge 1/4 di abilify (5mg) e 1 compressa di prozac 20mg.
Dopo pochi giorni ho iniziato subito a stare meglio a livello umorale ma circa 4 giorni fa, ho iniziato ad avere un'ansia/attacchi di panico (che non avevo più da anni) molto elevati. Come se avessi sempre i nervi a fior di pelle.
Ho ovviamente sospeso da 4 giorni di fumare cannabis perchè aumentavano queste infelici sensazioni. Purtroppo non è cambiato molto. Oggi è il tredicesimo giorno dall'inizio della nuova terapia.
Non potrebbe essere il prozac la causa di questa ansia/attacchi di panico/nervi a fior di pelle? (senza contare gli altri effetti collaterali come bocca asciutta e leggera irritabilità).
Molte grazie per la cortese attenzione e per il vostro utilissimo servizio.
Cordiali saluti,
T.
p.s. lo psichiatra è informato del mio utilizzo giornaliero di cannabis (1 dopo cena).
sono un ragazzo di 28 anno che soffre di ansia e depressione da quasi 7 anni.
Per 5 anni ho preso 1 pillola di Anfranili 75mg e mi ha "coperto" abbastanza bene. Purtroppo 2 anni fa ho avuto una ricaduta ed ho inziato a fumare cannabis (1 al dì) ogni sera dopo cena a scopo "terapeutico" (mi faceva stare profondamente bene e in pace).
Da circa 1 anno e 2 mesi sono sto affiancando, alla terapia farmacologica, una terapia cognitivo-comportamentale.
Verso Gennaio (2013) sono tornato (dopo qualche anno) dallo psichiatra ed ho iniziato la seguente terapia: noritren 3 volte al dì, 10 gocce di cipralex e mezza pastiglia di sulamid (tendevo a dormire tantissimo).
La terapia sembra funzionare abbastanza bene per i primi 5 mesi. Torno dallo psichiatra e mi cambia leggermente il cocktail: toglie cipralex e sulamid, tiene 3 di noritre e aggiunge 2 compresse di litio da 150mg.
Poco dopo ho avuto una ricaduta depressiva che mi portava a piangere quasi tutti giorni, con umore prevalentemente nero e un leggero aumento di ansia.
Dopo un mese torno dallo psichiatra che prova un'altra cura: sempre 3 noritren, sempre 2 compresse di litio e aggiunge 1/4 di abilify (5mg) e 1 compressa di prozac 20mg.
Dopo pochi giorni ho iniziato subito a stare meglio a livello umorale ma circa 4 giorni fa, ho iniziato ad avere un'ansia/attacchi di panico (che non avevo più da anni) molto elevati. Come se avessi sempre i nervi a fior di pelle.
Ho ovviamente sospeso da 4 giorni di fumare cannabis perchè aumentavano queste infelici sensazioni. Purtroppo non è cambiato molto. Oggi è il tredicesimo giorno dall'inizio della nuova terapia.
Non potrebbe essere il prozac la causa di questa ansia/attacchi di panico/nervi a fior di pelle? (senza contare gli altri effetti collaterali come bocca asciutta e leggera irritabilità).
Molte grazie per la cortese attenzione e per il vostro utilissimo servizio.
Cordiali saluti,
T.
p.s. lo psichiatra è informato del mio utilizzo giornaliero di cannabis (1 dopo cena).
[#1]
Gentile utente,
Le cure si assestano nell'arco di 3-4 settimane, ma la diagnosi nel tempo sembra cambiata verso il disturbo di tipo bipolare, vista la presenza di litio e abilify. Il litio è stato dosato nel sangue ?
Le cure si assestano nell'arco di 3-4 settimane, ma la diagnosi nel tempo sembra cambiata verso il disturbo di tipo bipolare, vista la presenza di litio e abilify. Il litio è stato dosato nel sangue ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Gentile Dottor Pacini,
grazie mille per la sua cortese attenzione.
Sia il mio psichiatra che la mia terapeuta sembrano esser certi del fatto che io non sia bibolare (la mia terapeuta sostiene io abbia una depressione reattive da disturbo di personalità). Anche io mi sono precoccupato quando mi hanno prescritto il litio e l'abilify ma mi hanno tranquillizzato sostenendo che sia il litio
che l'abilify si usa in basse dosi anche per i depressioni/ansioni.
Per quanto riguarda i tremori/nervi a fior di pelle, se ho ben capito, dovrebbe sparire in max 4 settimane? Lo spero tanto perchè mi sta condizionato la vita non poco.
Comunque lunedì andrò a fare gli esami del sangue.
La ringrazio ancora per il suo gentile interessamento.
Distinti saluti,
Tom
grazie mille per la sua cortese attenzione.
Sia il mio psichiatra che la mia terapeuta sembrano esser certi del fatto che io non sia bibolare (la mia terapeuta sostiene io abbia una depressione reattive da disturbo di personalità). Anche io mi sono precoccupato quando mi hanno prescritto il litio e l'abilify ma mi hanno tranquillizzato sostenendo che sia il litio
che l'abilify si usa in basse dosi anche per i depressioni/ansioni.
Per quanto riguarda i tremori/nervi a fior di pelle, se ho ben capito, dovrebbe sparire in max 4 settimane? Lo spero tanto perchè mi sta condizionato la vita non poco.
Comunque lunedì andrò a fare gli esami del sangue.
La ringrazio ancora per il suo gentile interessamento.
Distinti saluti,
Tom
[#3]
Gentile utente,
Non c'è da spaventarsi comunque, le forme bipolari lievi non sono malattie gravi, ma la cura è chiaramente orientata in quella direzione: ci sono due farmaci diversi per quel tipo di malattie, che poi in casi particolari si possano usare anche in altre ok, ma spesso sono casi particolari proprio perché l'area diagnostica in realtà è diversa.
Non c'è da spaventarsi comunque, le forme bipolari lievi non sono malattie gravi, ma la cura è chiaramente orientata in quella direzione: ci sono due farmaci diversi per quel tipo di malattie, che poi in casi particolari si possano usare anche in altre ok, ma spesso sono casi particolari proprio perché l'area diagnostica in realtà è diversa.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.8k visite dal 03/08/2013.
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