Disturbo borderline
Buongiorno,
vivo in una famiglia di sei persone, mamma,papà e tre fratelli di cui due in età scolare.
Da qualche mese vado dalla psicologa per avere supporto nell'affrontare il cancro che mi ha colpito lo scorso anno e per avere una valvola di sfogo su quello che è il mio ambiente famigliare turbolento.
Da sempre ho avuto rapporti difficili con mia madre e li hanno avuti anche i miei famigliari.
Non è mai stata molto materna con noi figli,ci ha speso lasciati soli e ci ha sempre detto tantissime cattiverie che non mi dilungherò a descrivere.
Raggiunta l'età adulta ho preso consapevolezza del fatto che mia mamma ha dei problemi molto seri di relazioni con le altre persone.
Si è fatta terra bruciata intorno dalle amicizie,alla famiglia di mio padre,a sua sorella.
Le siamo rimasti solo noi e i suoi genitori che nonostante il suo comportamento le sono stati sempre accanto.
Andando dalla psicologa raccontavo del mio sentirmi male in questa casa dove si litiga sempre e sempre perchè a lei non va bene nulla di quello che facciamo o non facciamo, ogni scusa è buona per litigare o ricattarci se non facciamo quello che desidera. E' una tortura quotidiana.
La psicologa ovviamente in base a quello che le ho raccontato mi ha detto che la mamma è una persona molto instabile e che (sempre dai racconti) sembrerebbe avere il disturbo borderline.
Documentandomi in merito ho notato l'estrema somiglianza con gli atteggiamenti di mia madre.
Purtroppo mio padre non è molto presente ed è succube di mia madre, non ha mai preso posizioni nemmeno per difenderci ma credo di essere riuscita a convincerlo a cercare di risolvere questa cosa insieme.
Però non so da dove partire...
Come convinco la mamma a farsi curare? Credo che impazzirebbe solo a sentirmelo dire.
E soprattutto possiamo farla curare anche se lei non vuole?
I miei fratelli sono piccoli e lei maltratta anche loro e ho paura a lasciarla sola con loro.
Ditemi cosa possiamo fare per aiutarla a guarire, non voglio che la mia famiglia venga distrutta da questa cosa.
Grazie
vivo in una famiglia di sei persone, mamma,papà e tre fratelli di cui due in età scolare.
Da qualche mese vado dalla psicologa per avere supporto nell'affrontare il cancro che mi ha colpito lo scorso anno e per avere una valvola di sfogo su quello che è il mio ambiente famigliare turbolento.
Da sempre ho avuto rapporti difficili con mia madre e li hanno avuti anche i miei famigliari.
Non è mai stata molto materna con noi figli,ci ha speso lasciati soli e ci ha sempre detto tantissime cattiverie che non mi dilungherò a descrivere.
Raggiunta l'età adulta ho preso consapevolezza del fatto che mia mamma ha dei problemi molto seri di relazioni con le altre persone.
Si è fatta terra bruciata intorno dalle amicizie,alla famiglia di mio padre,a sua sorella.
Le siamo rimasti solo noi e i suoi genitori che nonostante il suo comportamento le sono stati sempre accanto.
Andando dalla psicologa raccontavo del mio sentirmi male in questa casa dove si litiga sempre e sempre perchè a lei non va bene nulla di quello che facciamo o non facciamo, ogni scusa è buona per litigare o ricattarci se non facciamo quello che desidera. E' una tortura quotidiana.
La psicologa ovviamente in base a quello che le ho raccontato mi ha detto che la mamma è una persona molto instabile e che (sempre dai racconti) sembrerebbe avere il disturbo borderline.
Documentandomi in merito ho notato l'estrema somiglianza con gli atteggiamenti di mia madre.
Purtroppo mio padre non è molto presente ed è succube di mia madre, non ha mai preso posizioni nemmeno per difenderci ma credo di essere riuscita a convincerlo a cercare di risolvere questa cosa insieme.
Però non so da dove partire...
Come convinco la mamma a farsi curare? Credo che impazzirebbe solo a sentirmelo dire.
E soprattutto possiamo farla curare anche se lei non vuole?
I miei fratelli sono piccoli e lei maltratta anche loro e ho paura a lasciarla sola con loro.
Ditemi cosa possiamo fare per aiutarla a guarire, non voglio che la mia famiglia venga distrutta da questa cosa.
Grazie
[#1]
Gentile utente,
ovviamente se una persona non vuole farsi curare, non è possibile (salvo i casi meritevoli di trattamento sanitario obbligatorio) costringere nessuno.
Una eventuale strategia potrebbe essere quella di coinvolgere il medico di base.
Ne avete già parlato con lui?
ovviamente se una persona non vuole farsi curare, non è possibile (salvo i casi meritevoli di trattamento sanitario obbligatorio) costringere nessuno.
Una eventuale strategia potrebbe essere quella di coinvolgere il medico di base.
Ne avete già parlato con lui?
Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.4k visite dal 24/07/2013.
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