Effetti collaterali venlafaxina - rimedi
Buongiorno,
riassumo brevemente la situazione:
sono un uomo di 46 anni in terapia con antidepressivi dal '97/'98 per crisi depressiva (una forma con molta ansia ed esaurimento generale), in concomitanza con stress per gli esami universitari e un problema medico che poi di sarebbe esplicitato in un quadro di connettivite lupus-simile.
Primo farmaco fluvoxamina (abbinato a benzodiazepina), con cicli di 6-7 mesi intervallati da lunghi periodi di sospensione. Dopo il ripresentarsi di una situazione pre-depressiva, con ansia crescente e stress psichico-fisico, è stato necessatio riprendere gli antidepressivi, il cui uso si è man mano cronicizzato.
Da circa il 2000/2001 ho cambiato diversi ssri e mi sono stabilizzato per qualche anno su citalopram prima ed es-citalopram poi. Dal 2006 sono passato alla venlafaxina (cercavo un minore effetto "sedativo") 75 mg rp. Direi che funziona bene, tuttavia ho sempre cercato di trovare un rimedio per gli effetti collaterali sulla sfera sessuale,in particolare su libido e riflesso eiaculatorio, tra l'altro credo, e temo, che questi effetti tendano a diventare permanenti. Ho provato a sospendere efexor per qualche giorno ma non è facile, nemmeno per brevi periodi.
Mi sembra di capire che una delle opzioni possibili sia quella di aggiungere un farmaco con proprietà dopaminergiche, ad esempio bupropione, che però non andrebbe abbinato a venlafaxina, oppure fare uno switch in questo senso.
Vi sarei molto grato se poteste esprimere il vostro punto di vista, su questo aspetto ma anche più in generale sull'impiego di queste sostanze nel lungo termine. Oramai sono 7 anni che uso efexor e mi chiedo sempre se e come possa "disintossicarmi" da sostanze che, dal mio punto di vista, aiutano da un lato, ma sono solo dei sintomatici che hanno, come rovescio della medaglia, una vasta serie di effetti negativi.
Grazie
Cordiali slauti
riassumo brevemente la situazione:
sono un uomo di 46 anni in terapia con antidepressivi dal '97/'98 per crisi depressiva (una forma con molta ansia ed esaurimento generale), in concomitanza con stress per gli esami universitari e un problema medico che poi di sarebbe esplicitato in un quadro di connettivite lupus-simile.
Primo farmaco fluvoxamina (abbinato a benzodiazepina), con cicli di 6-7 mesi intervallati da lunghi periodi di sospensione. Dopo il ripresentarsi di una situazione pre-depressiva, con ansia crescente e stress psichico-fisico, è stato necessatio riprendere gli antidepressivi, il cui uso si è man mano cronicizzato.
Da circa il 2000/2001 ho cambiato diversi ssri e mi sono stabilizzato per qualche anno su citalopram prima ed es-citalopram poi. Dal 2006 sono passato alla venlafaxina (cercavo un minore effetto "sedativo") 75 mg rp. Direi che funziona bene, tuttavia ho sempre cercato di trovare un rimedio per gli effetti collaterali sulla sfera sessuale,in particolare su libido e riflesso eiaculatorio, tra l'altro credo, e temo, che questi effetti tendano a diventare permanenti. Ho provato a sospendere efexor per qualche giorno ma non è facile, nemmeno per brevi periodi.
Mi sembra di capire che una delle opzioni possibili sia quella di aggiungere un farmaco con proprietà dopaminergiche, ad esempio bupropione, che però non andrebbe abbinato a venlafaxina, oppure fare uno switch in questo senso.
Vi sarei molto grato se poteste esprimere il vostro punto di vista, su questo aspetto ma anche più in generale sull'impiego di queste sostanze nel lungo termine. Oramai sono 7 anni che uso efexor e mi chiedo sempre se e come possa "disintossicarmi" da sostanze che, dal mio punto di vista, aiutano da un lato, ma sono solo dei sintomatici che hanno, come rovescio della medaglia, una vasta serie di effetti negativi.
Grazie
Cordiali slauti
[#1]
Gentile Utente,
ogni domanda relativa ai farmaci va postata in area Psichiatria poichè lo psicologo non è medico.
Può precisare da quali specialisti è in cura attualmente (psichiatra o anche altri?)
E' mai stata valutata dagli specialisti che l'hanno in cura l'eventualità di un trattamento psicoterapico da abbinare a quello farmacologico?
ogni domanda relativa ai farmaci va postata in area Psichiatria poichè lo psicologo non è medico.
Può precisare da quali specialisti è in cura attualmente (psichiatra o anche altri?)
E' mai stata valutata dagli specialisti che l'hanno in cura l'eventualità di un trattamento psicoterapico da abbinare a quello farmacologico?
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Utente
Buongiorno Dr.ssa Rinella,
mi scuso per il ritardo nel rispondere, non sono pratico del sito.
In effetti al momento di postare la domanda mi sono assicurato di aver scelto l'area Psichiatria, in quanto le questioni che sollevo in questo momento sono di carattere strettamente farmacologico.
Non so perchè sia arrivata nell'area Psicologia, ad ogni modo la ringrazio per il suo intervento, e mi chiedo se c'è modo di inoltrare automaticamente la domanda nell'area di competenza.
Oppure se posso io stesso ripetere la procedura una nuova volta.
Grazie ancora.
Cordiali saluti
mi scuso per il ritardo nel rispondere, non sono pratico del sito.
In effetti al momento di postare la domanda mi sono assicurato di aver scelto l'area Psichiatria, in quanto le questioni che sollevo in questo momento sono di carattere strettamente farmacologico.
Non so perchè sia arrivata nell'area Psicologia, ad ogni modo la ringrazio per il suo intervento, e mi chiedo se c'è modo di inoltrare automaticamente la domanda nell'area di competenza.
Oppure se posso io stesso ripetere la procedura una nuova volta.
Grazie ancora.
Cordiali saluti
[#3]
Salve,
il suo Psichiatra le ha proposto una riduzione ulteriore del dosaggio per ovviare a questo effetto collaterale o le ha proposto un altro antidepressivo che potrebbe non intaccare la sfera sessuale?
Ne parli con lui e certamente cercherà di "ridurle" questi fastidi.
il suo Psichiatra le ha proposto una riduzione ulteriore del dosaggio per ovviare a questo effetto collaterale o le ha proposto un altro antidepressivo che potrebbe non intaccare la sfera sessuale?
Ne parli con lui e certamente cercherà di "ridurle" questi fastidi.
Cordialmente
Dott. Vito Fabio Paternò
www.cesidea.it
info@cesidea.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.8k visite dal 18/07/2013.
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