Paranoia
Buongiorno, il mio problema riguarda il mio compagno. Viviamo insieme da circa 8 mesi, la sua autostima è pari a zero ed è estremamente geloso, peraltro senza motivo. Per esempio al mattino quando vado a lavoro deve sempre controllare il mio abbigliamento e se c’è un centimetro di pelle scoperta, parte la protesta. Alla sera, al rientro da lavoro iniziano le sue paranoie: qualche tuo collega ti ha fatto complimenti? Ti ha proposto di uscire? Ti ha fatto battute a sfondo sessuale? Io, che sono una persona paziente, a cui piace anche la sincerità specialmente in coppia, ho sempre detto la verità, anche se questa poteva risultare sgradita (in realtà quasi mai). Inutile dire che queste paranoie peggiorano di giorno in giorno. Lui pensa che se abbassasse la guardia io potrei “fargliela sotto il naso”, infatti ha sempre dimostrato verso di me una sfiducia totale che all’inizio pensavo potesse essere normale, ma non dopo un anno che stiamo insieme. Abbiamo parlato e riparlato, invano. La situazione è ora insostenibile, sono sempre nervosa e insofferente e mi rendo conto che parlare con me è diventato difficile. Insomma non so come uscirne e vorrei convincerlo a farci aiutare da qualcuno. Il problema è che ci ho anche provato un paio di volte ma ogni volta ricevo un secco rifiuto. Come posso salvare la nostra storia se dall’altra parte non ho collaborazione? Lui dice di amarmi alla follia, a volte però lo metto in dubbio…
Ringrazio anticipatamente se vorrete consigliarmi e porgo distinti saluti
Ringrazio anticipatamente se vorrete consigliarmi e porgo distinti saluti
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Gentile utente
probabilmente,a mio parere,potrebbe essere necessario un aiuto professionale esterno alla coppia,come lei ha già ipotizzato nella sua lettera.Le difficoltà del suo compagno nell'accettare un consiglio di questo tipo potrebbero forse essere ridotte se l'idea fosse proposta da qualche persona terza di cui lui possa avere fiducia.
Cordiali Saluti
Piergiorgio Biondani
probabilmente,a mio parere,potrebbe essere necessario un aiuto professionale esterno alla coppia,come lei ha già ipotizzato nella sua lettera.Le difficoltà del suo compagno nell'accettare un consiglio di questo tipo potrebbero forse essere ridotte se l'idea fosse proposta da qualche persona terza di cui lui possa avere fiducia.
Cordiali Saluti
Piergiorgio Biondani
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.4k visite dal 16/07/2013.
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