Le mani, sudo freddo quando gli sono vicina, ma nonostante questo ho ancora la 'paura' che le donne
La mia storia (perdonatemi, ho cercato di tagliare il più possibile)
inizia tutto in una casa dove mamma e babbo (severo e intransigente) non si vogliono bene, e lo intuisco sin da quando sono bambina. Ho due fratelli, al più piccolo faccio da mammina mentre con il piu grande non ho un bel rapporto. Babbo tradisce mamma, è il 2007 e io ho 11 anni. Cambiamo casa, e viviamo abbastanza felici: i miei genitori mantengono rapporti civili e positivi per noi, passiamo sempre le vacanze insieme.
Settembre 2010: inizio le superiori, accade una cosa bruttissima. Mio fratello (che ha 18 anni) mi chiede di masturbarlo. Non lo faccio e piango per giorni. Non ci parliamo per niente, io piango per circa un mese tutte le sere e nessuno lo sa. Smetto di studiare e voglio cambiare scuola (da liceo classico a scienze umane). Cambio anche se i miei non ne sono felici. Mi riprendo pian piano e ritrovo serenità grazie anche a degli amici fantastici, la scuola va bene e sono contenta. Varie cottarelle ma mai nessun ragazzo. Comincio anche ad ingrassare, mangio veramente ad ogni minuto del giorno.
2011-2012: Inizio la seconda, va tutto bene e penso di aver dimenticato e io e mio fratello ci parliamo in modo civile ora. Sono molto ingrassata e peso 96 kg e sono abbastanza frustrata perchè nessuno (logicamente) vuole stare con me. Mi invento un ragazzo immaginario con il quale scambio sms, e "inganno" anche le mie amiche anche se mi sento incolpa.
Estate 2012: Comincio a dimagrire, e da gennaio a luglio perdo 22 kg (in maniera sana, dieta e movimento). Voglio un ragazzo ma non ce l'ho. Vado in vacanza studio e mi accorgo di vari ragazzi, ma mi sembra ancora di essere la grassona del gruppo. Conquisto le persone con la mia simpatia, tutti mi sembrano miei amici, ma per sentirmi alla 'pari' con loro, invento ancora delle storie sulla mia vita: dettagli inesistenti come vacanze a sharm, fidanzati e ragazzi che mi scrivono perchè interessati a me.. insomma la vita che vorrei e che non ho. Torno a casa e continuo a raccontare bugie ( mi sono anche innamorata di un ragazzo della vacanza).
2012-2013:Inizia la terza, sono una ragazza nuova e divento rappresentante. Sono felice. Ho nuovi compagni maschi (eravamo tutte femmine) e ne sono contenta. A dicembre arriva in classe un nuovo ragazzo, N., che mi incuriosisce e cerco di attirare l'attenzione: mi faccio carina ecc. e diventiamo amici. Scopro che è un donnaiolo e mi invento di nuovo storie sui ragazzi ecc. sempre per non sentirmi inferiore. Ad aprile andiamo in gita e sono gelosa che ci provi con altre ragazze. Litighiamo come se fossimo una coppia questo perchè ci vogliamo bene e facciamo sempre la pace, ma nemmeno lui mi nota in quel modo. Ad aprile tornano i brutti pensieri su mio fratello a causa di un film che ho visto. Piango da un po' di giorni e da qui inizia il pensiero fastidioso di essere lesbica. Questi pensieri fastidiosi entrano tutte le volte che osservo una bella ragazza, però riesco comunque a invaghirmi di un ragazzo di 5a, S. con il quale, negli ultimi mesi di scuola comincio a parlare. Mi tremano le mani, sudo freddo quando gli sono vicina, ma nonostante questo ho ancora la 'paura' che le donne siano la mia vera passione e tutte le mattine mi sveglio con tanta ansia.
Oggi, estate 2013: Alterno momenti di felicità a tristezza. Ho una paura tremenda di essere lesbica e di nasconderlo anche a me stessa. Ho paura di essere attratta dalla mia amica F. anche se molto spesso mi sento gelosa/arrabbiata con lei perchè ha le attenzioni di un mio amico che mi accompagna a casa tutte le sere, e prima di entrare ci strusciamo un po' senza baci, ma con palpatine varie e io (scusate la volgarità) mi bagno, ma comincio subito a pensare che qualsiasi persona che ti tocchi nei punti giusti ti possa far provare questa sensazione. Mi alzo la mattina e sono lucida per circa 20 minuti e poi (guardando la tv o stando al pc) i pensieri tornano. Cerco mille informazioni su internet, tutti i giorni ormai. Ho scoperto due realtà: gay repressi e doc omosessuale. Per questo sono qui: cosa vi dice la mia storia? cerco rassicurazioni ovunque. Mi ritrovo in alcuni post qui sul forum, e mi rassicuro per un paio di giorni.. ma poi torno con questi pensieri e mi convinco di essere una lesbica repressa e non una persona affetta da questo disturbo. Sto per partire per una vacanza studio e so che ci sarà una ragazza lesbica (lei si è dichiarata tale nel ns gruppo di facebook) e la cosa mi spaventa. VOGLIO VIVERE FELICE E SENZA PAURA. Grazie a chi leggerà, è la prima volta che metto per iscritto e che racconto queste cose e mi sento già molto meglio.
inizia tutto in una casa dove mamma e babbo (severo e intransigente) non si vogliono bene, e lo intuisco sin da quando sono bambina. Ho due fratelli, al più piccolo faccio da mammina mentre con il piu grande non ho un bel rapporto. Babbo tradisce mamma, è il 2007 e io ho 11 anni. Cambiamo casa, e viviamo abbastanza felici: i miei genitori mantengono rapporti civili e positivi per noi, passiamo sempre le vacanze insieme.
Settembre 2010: inizio le superiori, accade una cosa bruttissima. Mio fratello (che ha 18 anni) mi chiede di masturbarlo. Non lo faccio e piango per giorni. Non ci parliamo per niente, io piango per circa un mese tutte le sere e nessuno lo sa. Smetto di studiare e voglio cambiare scuola (da liceo classico a scienze umane). Cambio anche se i miei non ne sono felici. Mi riprendo pian piano e ritrovo serenità grazie anche a degli amici fantastici, la scuola va bene e sono contenta. Varie cottarelle ma mai nessun ragazzo. Comincio anche ad ingrassare, mangio veramente ad ogni minuto del giorno.
2011-2012: Inizio la seconda, va tutto bene e penso di aver dimenticato e io e mio fratello ci parliamo in modo civile ora. Sono molto ingrassata e peso 96 kg e sono abbastanza frustrata perchè nessuno (logicamente) vuole stare con me. Mi invento un ragazzo immaginario con il quale scambio sms, e "inganno" anche le mie amiche anche se mi sento incolpa.
Estate 2012: Comincio a dimagrire, e da gennaio a luglio perdo 22 kg (in maniera sana, dieta e movimento). Voglio un ragazzo ma non ce l'ho. Vado in vacanza studio e mi accorgo di vari ragazzi, ma mi sembra ancora di essere la grassona del gruppo. Conquisto le persone con la mia simpatia, tutti mi sembrano miei amici, ma per sentirmi alla 'pari' con loro, invento ancora delle storie sulla mia vita: dettagli inesistenti come vacanze a sharm, fidanzati e ragazzi che mi scrivono perchè interessati a me.. insomma la vita che vorrei e che non ho. Torno a casa e continuo a raccontare bugie ( mi sono anche innamorata di un ragazzo della vacanza).
2012-2013:Inizia la terza, sono una ragazza nuova e divento rappresentante. Sono felice. Ho nuovi compagni maschi (eravamo tutte femmine) e ne sono contenta. A dicembre arriva in classe un nuovo ragazzo, N., che mi incuriosisce e cerco di attirare l'attenzione: mi faccio carina ecc. e diventiamo amici. Scopro che è un donnaiolo e mi invento di nuovo storie sui ragazzi ecc. sempre per non sentirmi inferiore. Ad aprile andiamo in gita e sono gelosa che ci provi con altre ragazze. Litighiamo come se fossimo una coppia questo perchè ci vogliamo bene e facciamo sempre la pace, ma nemmeno lui mi nota in quel modo. Ad aprile tornano i brutti pensieri su mio fratello a causa di un film che ho visto. Piango da un po' di giorni e da qui inizia il pensiero fastidioso di essere lesbica. Questi pensieri fastidiosi entrano tutte le volte che osservo una bella ragazza, però riesco comunque a invaghirmi di un ragazzo di 5a, S. con il quale, negli ultimi mesi di scuola comincio a parlare. Mi tremano le mani, sudo freddo quando gli sono vicina, ma nonostante questo ho ancora la 'paura' che le donne siano la mia vera passione e tutte le mattine mi sveglio con tanta ansia.
Oggi, estate 2013: Alterno momenti di felicità a tristezza. Ho una paura tremenda di essere lesbica e di nasconderlo anche a me stessa. Ho paura di essere attratta dalla mia amica F. anche se molto spesso mi sento gelosa/arrabbiata con lei perchè ha le attenzioni di un mio amico che mi accompagna a casa tutte le sere, e prima di entrare ci strusciamo un po' senza baci, ma con palpatine varie e io (scusate la volgarità) mi bagno, ma comincio subito a pensare che qualsiasi persona che ti tocchi nei punti giusti ti possa far provare questa sensazione. Mi alzo la mattina e sono lucida per circa 20 minuti e poi (guardando la tv o stando al pc) i pensieri tornano. Cerco mille informazioni su internet, tutti i giorni ormai. Ho scoperto due realtà: gay repressi e doc omosessuale. Per questo sono qui: cosa vi dice la mia storia? cerco rassicurazioni ovunque. Mi ritrovo in alcuni post qui sul forum, e mi rassicuro per un paio di giorni.. ma poi torno con questi pensieri e mi convinco di essere una lesbica repressa e non una persona affetta da questo disturbo. Sto per partire per una vacanza studio e so che ci sarà una ragazza lesbica (lei si è dichiarata tale nel ns gruppo di facebook) e la cosa mi spaventa. VOGLIO VIVERE FELICE E SENZA PAURA. Grazie a chi leggerà, è la prima volta che metto per iscritto e che racconto queste cose e mi sento già molto meglio.
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Gentile utente,
il fatto di essere riuscita a mettere nero su bianco la sua storia,anche se,presumo,in maniera non completa,è stato senza dubbio un primo importante passo nella via di una ricerca di serenità.Ritengo che un ulteriore passo avanti potrebbe essere quello di esporre la sua situazione ad uno specialista del campo Psichiatrico al fine di meglio focalizzare un'ipotesi diagnostica .Potrebbe essere infatti questa la base su cui fondare poi in maniera più salda il suo successivo percorso terapeutico.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani
il fatto di essere riuscita a mettere nero su bianco la sua storia,anche se,presumo,in maniera non completa,è stato senza dubbio un primo importante passo nella via di una ricerca di serenità.Ritengo che un ulteriore passo avanti potrebbe essere quello di esporre la sua situazione ad uno specialista del campo Psichiatrico al fine di meglio focalizzare un'ipotesi diagnostica .Potrebbe essere infatti questa la base su cui fondare poi in maniera più salda il suo successivo percorso terapeutico.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.7k visite dal 10/07/2013.
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