La mia gastrite mi sta distruggendo.
Sono cresciuta con una madre infermiera, questo mi ha permesso di entrare in stretto contatto con il mondo della malattia. Fin da piccola ho avuto problemi di stomaco, quando era agitata mi sentivo un nodo alla gola e vomitavo, tremavo se sentivo il bisogno di vomitare perchè avevo paura. Poi ad un certo punto, verso i 10anni è accaduto che nel sentirmi male vomitai del sangue; ricovero urgente di una settimana , esperienza che mi sconvolse. Infatti da quel momento iniziai a soffrire di continue fobie, nel timore che questo episodio di vomito con sangue potesse riaccadere. Le fobie erano principalmente: lavarsi le mani continuamente, stare ore in bagno a lavarsi, timore di batteri e virus, paura di vomitare. Con la mia adolescenza è subentrata la gastrite, inizialmente tenuta sotto controllo con limpidex che funzionava, dopo poco tempo però il fastidio è tornato e nonostante la gastroscopia non ha rilevato Helicobacter ma una gastrite cronica superficiale, il dolore mi perseguita. Sempre da quasi 8 anni, ogni giorno in ogni momento (l'intensità cambia). Premetto che non ho intolleranze e che sto attentissima a quello che mangio, ho eliminato da tempo alcool fumo e caffè. I medici hanno diagnosticato una gastrite psicosomatica. Con questa diagnosi io non ci faccio nulla, vado in analisi da un anno e sto ancora qui, piena di paure perchè temo che mi venga un tumore allo stomaco o un ulcera, non riesco a concentrarmi non riesco più a vivere come vorrei. Sono piena di ansie e di incubi, a volte penso anche di suicidarmi o di tagliarmi quando sto in piena crisi. La cosa è peggiorata recentemente perchè quando defeco mi capita a volte che mi esca del sangue rosso nonostante le feci siano chiare. Il mio sistema digerente sta andando in malora e la mia sanità mentale con lui; vorrei studiare, lavorare , viaggiare insomma vivere! Eppure niente, io non ci riesco sto perennemente allerta verso la mia salute e non riesco a fare altro. I medici mi dicono stia tranquilla e pensi ad altro, ma come fare? Si può spegnere il cervello, io credo di no. Non posso annullare quello che sento, che provo. Con un dolore e bruciore continua allo stomaco, come faccio a non pensare: a cosa mangiare durante il giorno, a che stile di vita condurre, quali analisi fare, se viaggiare e come farlo e mille altre cose? Io non vivo più, a Settembre vorrei iscrivermi ad una nuova facoltà ma non cambierebbe nulla. Sto pensando di ricoverarmi volontariamente in un reparto di psichiatria.
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I medici mi dicono stia tranquilla e pensi ad altro, ma come fare? Si può spegnere il cervello, io credo di no.
Appunto, infatti esistono cure da poter fare anche ambulatorialmente. I disturbi che riferisce per uno psichiatra non sono né strani né rari.
In questi anni non ha mai fatto trattamenti per questi sintomi, e qualcuno le ha mai parlato di intestino irritabile o di sintomi somatici (corporei) associati ai disturbi d'ansia ?
Appunto, infatti esistono cure da poter fare anche ambulatorialmente. I disturbi che riferisce per uno psichiatra non sono né strani né rari.
In questi anni non ha mai fatto trattamenti per questi sintomi, e qualcuno le ha mai parlato di intestino irritabile o di sintomi somatici (corporei) associati ai disturbi d'ansia ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
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Prima di pensare di ricoverarsi, ha effettuato una visita con uno specialista psichiatra? Le é stato consigliato un trattamento farmacologico oltre a quello psicoterapico?
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.4k visite dal 07/07/2013.
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