Abbuffate alimentari, depressione. che ne pensate di questa terapia?
Salve, avevo già scritto un consulto tempo fa a proposito delle abbuffate alimentari, ma proverò a ripetere e aggiungere il seguito di quanto è stato deciso dallo specialista per avere un vostro parere. Ho 23 anni e soffro di colite ulcerosa. Da tanto tempo soffro di problemi di umore e mi sono rivolto a degli psicologi. Mi sono trovato male sia con la terapia cognitivo-comportamentale, sia con la psicoanalisi. Con la prima venivo riempito di suggerimenti per controllare l'ansia e le situazioni, con la seconda si andava troppo sull'astratto. Il secondo terapeuta mi fece fare un consulto con un neurologo che mi prescrisse Paroxetina (6gg 10 mg, poi 20mg a seguire) e Alprazolam 5 gtt mattina e sera per tre settimane a scalare. Questo a febbraio. La paroxetina mi fece stare meglio dal punto di vista dell'ansia ma non dell'umore, ma il neurologo non mi volle nè far cambiare, nè aumentare il dosaggio. Abbandonai sia psicologo che neurologo e il medico di base mi ha sostituito la paroxetina con la fluoxetina 20mg (fine aprile). Sono riuscito nel frattempo a trovare una bravissima psicoterapeuta con la quale sono in cura tuttora 2 volte alla settimana. Di stampo psicodinamico, ma, a suo dire, si definisce comportamentista per quanto riguarda situazioni esterne alla seduta, di tutti i giorni, dandomi suggerimenti pratici, esattamente come una terapia cognitivo-comportamentale, poi durante le sedute si parla dei contenuti più profondi, dei sogni, associazioni libere ecc. La stessa psicoterapeuta mi ha mandato da uno psichiatra di cui si fida molto per la competenza: ha detto che prescrive i farmaci con le pinze e, spesso, si è ritrovata rispediti indietro alcuni pazienti prescrivendo la sola psicoterapia. Comunque lo psichiatra mi disse (prima settimana di maggio) di avere un forte stato depressivo, tratti ossessivo-compulsivi (sentirmi sporco, parcheggiare agli stessi punti, esagerazione con le regole) è un disturbo da abbuffate alimentari. Ha detto che la cosa migliore è la fluoxetina a 60 mg, da arrivarci piano piano fino alla minima dose efficace. Quindi ho iniziato ad assumerne 30 mg più Luzul 2 mg per dormire la notte, spiegando che quando si dorme bene si migliorano certe funzioni cerebrali. Inoltre devo telefonarlo ogni settimana per far sapere della situazioni e al bisogno quando occorre. La psicoterapia va avanti benissimo e certe cose stanno migliorando. Al centro di tutto ha messo la psicoterapia, perchè certi pensieri non si possono controllare con i farmaci, ma essi sono indispensabili per raggiungere un adeguato livello di serotonina e quindi rendere la psicoterapia efficace e non solo parole che entrano da un orecchio ed escono dall'altro (parole sue). Le cose sono migliorate, ma da circa tre o quattro settimane l'umore è peggiorato e continuo a mangiare in maniera sconsiderata. Mi ha voluto aumentare a 40 mg la fluoxetina, ma poi ha preferito, dati i valori mossi delle transaminasi a causa della steatosi epatica e dell'azatioprina per la colite ulcerosa, di darmi il Samyr 400 im per 10 giorni e poi al termine telefonarlo e passare a 40 mg di fluoxetina, cosa che ho fatto ieri mattina.
Avevo perplessità riguardo l'uso prolungato del Luzul. Lo psichiatra mi ha rassicurando spiegandomi che il Lormetazepam è una simil-benzodiazepina a breve durata d'azione, non mi dà l'effetto sbornia al risveglio ed è sicuro che riusciremo a toglierla senza problemi. Sostiene che ora serve (ogni tanto mi svegliavo la notte) per permette al cervello di creare nuove sinapsi e quindi far funzionare meglio anche l'antidepressivo. Tra l'altro mi ha detto di prendere un caffè al giorno, al risveglio perchè l'organismo ha bisogno: una tazzina per lui fa solo bene. Potrei prendere la fluoxetina frazionandola oppure prendendola la sera, ma lui, per una "questione recettoriale", preferisce che assumo l'intera dose al mattino.
In conclusione la terapia è:
Asacol 400mg 4cp/die
Azatioprina 150mg/die
Fluoxetina 40mg al mattino
Luzul 2mg la sera
Due sedute di psicoterapia alla settimana
Qual è il vostro parere?
Avevo perplessità riguardo l'uso prolungato del Luzul. Lo psichiatra mi ha rassicurando spiegandomi che il Lormetazepam è una simil-benzodiazepina a breve durata d'azione, non mi dà l'effetto sbornia al risveglio ed è sicuro che riusciremo a toglierla senza problemi. Sostiene che ora serve (ogni tanto mi svegliavo la notte) per permette al cervello di creare nuove sinapsi e quindi far funzionare meglio anche l'antidepressivo. Tra l'altro mi ha detto di prendere un caffè al giorno, al risveglio perchè l'organismo ha bisogno: una tazzina per lui fa solo bene. Potrei prendere la fluoxetina frazionandola oppure prendendola la sera, ma lui, per una "questione recettoriale", preferisce che assumo l'intera dose al mattino.
In conclusione la terapia è:
Asacol 400mg 4cp/die
Azatioprina 150mg/die
Fluoxetina 40mg al mattino
Luzul 2mg la sera
Due sedute di psicoterapia alla settimana
Qual è il vostro parere?
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La terapia con fluoxetina, al dosaggio attualmente assunto, é indicata per i disturbi che lei riferisce. La terapia a lungo termine con ipnoinducenti, non dovrebbe essere consigliabile. Ad ogni modo, si tenga in stretto contatto con lo specialista per monitorare l'andamento dei sintomi.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
[#2]
Gentile utente,
La fluoxetina 40-60 mg è una terapia indicata nella bulimia nervosa e in alcuni tipi di depressione e nel disturbo ossessivo, però al momento non ha raggiunto la dose massima.
Il lormetazepam è un ansiolitico-sonnifero che non ha una breve durata d'azione, e ha un potenziale d'abuso non indifferente. Toglierlo dopo periodi protratti non è così agevole se si sviluppa un legame o se il disturbo di partenza nel frattempo non è stato "spento".
Nei disturbi alimentari la psicoterapia comportamentale può essere utile.
La fluoxetina 40-60 mg è una terapia indicata nella bulimia nervosa e in alcuni tipi di depressione e nel disturbo ossessivo, però al momento non ha raggiunto la dose massima.
Il lormetazepam è un ansiolitico-sonnifero che non ha una breve durata d'azione, e ha un potenziale d'abuso non indifferente. Toglierlo dopo periodi protratti non è così agevole se si sviluppa un legame o se il disturbo di partenza nel frattempo non è stato "spento".
Nei disturbi alimentari la psicoterapia comportamentale può essere utile.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#3]
Utente
E la terapia psicodinamica non è adatta? Per quanto riguarda il lormetazepam ha detto che verrà scalato lentamente sfruttando le gocce. In generale esistono altre soluzioni per il sonno?
Volevo chiedere un'altra cosa: di solito, non riguardando il mio caso, ma più in generale, questi disturbi che ho lamentato riescono ad andare in completa remissione anche con il trattamento che sto facendo? O è verosimile che si potrebbe aver bisogno di una terapia di mantenimento o nuovi cicli antidepressivi?
Volevo chiedere un'altra cosa: di solito, non riguardando il mio caso, ma più in generale, questi disturbi che ho lamentato riescono ad andare in completa remissione anche con il trattamento che sto facendo? O è verosimile che si potrebbe aver bisogno di una terapia di mantenimento o nuovi cicli antidepressivi?
[#5]
E' una benzodiazepina, non "simil".
La psicanalisi non è una teoria scientifica, non si basa su concetti biologici. Ciò non toglie che alcuni trattamenti ad essa ispirati abbiano effetti biologici.
Il resto sono domande generiche sul futuro, problemi che si porrà se e quando avrà senso prendere decisioni su quello che è successo.
La psicanalisi non è una teoria scientifica, non si basa su concetti biologici. Ciò non toglie che alcuni trattamenti ad essa ispirati abbiano effetti biologici.
Il resto sono domande generiche sul futuro, problemi che si porrà se e quando avrà senso prendere decisioni su quello che è successo.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 5.4k visite dal 07/07/2013.
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