Sospensione paroxetina: come fare?

Sono un 42enne paroxetinizzato (cioè assumo la paroxetina....) dal 2009. Non vi sto a raccontare la mia storia (...in breve ho iniziato con l'assumere 1 compressa da 20mg al giorno per curare attacchi di panico + sindrome depressiva dovuta ad un forte stress traumatico). Volevo raccontarvi invece la mia esperienza in merito alla SOSPENSIONE della paroxetina. Ebbene ho provato ben 3 volte in questi ultimi mesi a sospenderne l'uso, senza raggiungere l'obiettivo perseguito. Sapete cosa mi succede? Punto di partenza: sono molti mesi che sono sceso gradualmente (e con successo, cioè mi sento bene) ad un 1/4 di pasticca al giorno (cioè 5mg).
Ed allora cosa faccio? Decido di sospenderla del tutto. Sto bene per 12-13-14 giorni continuativi (senza assumerla MAI) poi verso il giorno 15esimo-16esimo (dall'ultima assunzione da 1/4) iniziano (chissà come mai...) forti disturbi da sospensione e cioè malessere tipo influenza, anzi peggio... tipo mal di mare, un subbuglio totale del corpo, che dura indefinitamente....Dato che devo lavorare/campare e pensare ai miei figli, reggo 3-4-5 giorni al massimo poi mollo e per non "crepare" sono costretto ad assumere il mio solito 1/4 di pasticca.....bastano 1-2 giorni e già il malessere scompare (guarda caso...).
Ho provato questa "dismissione" per 3 volte negli ultimi mesi e tutte e 3 le volte si è ripetuto lo stesso fenomeno: al giorno 14 circa (mai prima) iniziano forti sintomi da sospensione che mi costringono a mollare dopo qualche giorno. Ora, vorrei essere chiaro. Ho avuto colloqui con 3 neurologi diversi ma il parere è stato sempre abbastanza "unanime" e concorde, ma secondo me assolutamente falso, perlomeno nel mio caso specifico. Mi viene risposto che non riesco a smettere perchè forse non sono ancora in grado di "camminare" da solo e quindi necessito della "stampella" del farmaco. Tutte balle. Sicuramente come scritto sul bugiardino, questo discorso non vale per tutti, ma nel mio caso sono certo al 100% che sono sintomi di astinenza e nient'altro. Ora vi chiedo gentilmente, visto che non sono soddisfatto delle risposte dei miei ex neurologi (l'ultimo mi ha mollato perchè si è ammalato) se c'è qualcuno fra voi che può veramente aiutarmi e dirmi come combattere quei sintomi bastardi e cosa devo fare per riuscire a sospenderla del tutto. Devo e voglio sapere come mi devo comportare appena si presentano i sintomi: ci sono dei medicinali che posso aiutare l'organismo a superare quei momenti? E soprattutto quanti giorni bisogna aspettare? Possibile che fino ad ora nessun vostro collega mi ha dato le risposte che cerco? Qual è la vostra esperienza con altri pazienti? E vi prego vivamente di non rispondermi come hanno fatto i miei passati neurologi. Non sono più depresso da un pezzo e voglio smettere. Ditemi solo come devo fare. Grazie mille e complimenti per il servizio preziosissimo che offrite gratuitamente.
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4.1k 202
L'unico consiglio che le posso dare è quello di consultare uno specialista in psichiatria e non un neurologo.
Se non riesce a sospendere la paroxetina non vuol dire che sia dipendente da tale sostanza (la dipendenza da SSRI, cioè farmaci come la paroxetina, non esiste), ma semplicemente che la patologia psichica è tuttora attiva. Quindi concordo con quanto le hanno detto i colleghi. Il fatto che non avverta i sintomi sotto terapia è una conferma che non è ancora guarito.
Esempio: se un iperteso sospende il farmaco per la pressione e sta male, vuol dire che ha bisogno del farmaco, non che è dipendente da esso. Per i farmaci attivi a livello psichico è lo stesso, con l'eccezione delle benzodiazepine, le uniche che possono creare dipendenza.
Cordiali saluti

Franca Scapellato

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Utente
Utente
Ma dottoressa Scarpellato, mi perdoni, ma allora ci risiamo. Lei ragiona esattamente come molti dei suoi colleghi (spero non tutti). Ho già fatto un anno e mezzo di sedute con lo psichiatra ed ora sto benissimo. E lei mi consiglia di tornare dallo psichiatra? E per quale motivo? La sospensione da paroxetina è problematica (per molti ma non per tutti), è un DATO DI FATTO, lo dice il bugiardino e lo dicono anche diversi studi, non continuiamo a negarlo per favore. Lo provo sulla mia pelle. Non è possibile che dopo appena 14-15 giorni iniziano i miei malesseri e poi, magicamente con 1/4 di pasticca, DICO un solo 1/4 di pasticca, già sto meglio. Questi sono sintomi da astinenza, non è la patologia psichica ancora attiva (troppo comodo rispondere così a TUTTI ) altrimenti non si manifestava ogni fottuta volta dopo 14-15 giorni precisi. E poi mi perdoni so riconoscere la differenza tra i sintomi che avevo quando stavo depresso e quelli da sospensione.........sono ben diversi. E poi c'è altra gente nelle mie identiche condizioni, basta leggere gli altri msg del forum: chi dopo 7 anni, chi dopo 12 anni di cura non riesce a smettere a causa degli effetti da sospensione. Dopo 12 anni di cura uno ancora è affetto da sindrome depressiva?

C'è qualche dottore pere favore che mi crede ed è in grado di aiutarmi / aiutarci ?
Grazie mille