Disturbo ossessivo compulsivo,paranoie e depressione
Gentili medici,vorrei chiedervi un consulto per un caso complesso. Si tratta di mio fratello che ha 26 anni e che da settembre 2012 ha cominciato a soffrire del disturbo ossessivo compulsivo che si è manifestato all'inizio nel lavarsi ripetutamente le mani,in seguito alla paura del contatto fisico sia nei confronti degli oggetti (che non afferra mai a mani nude,ma servendosi di fazzoletti) sia nei confronti delle persone dalle quali si ritrae se gli si avvicinano anche solo per un abbraccio. In alcuni momenti si chiude in una stanza urlando e bestemmiando, e l'evento scatenante può essere semplicemente il fatto che gli cada un oggetto per terra o che qualcuno l'abbia toccato.In altri momenti della giornata canta ripetutamente la stessa canzone per ore ed ore. Lo vediamo in un perenne stato di ansia e nervosismo. Ultimamente ha sviluppato anche il disturbo paranoico (chiude la sua camera a chiave per paura che i miei genitori possano entrare in sua assenza a "fare dei dispetti" usando le sue parole, per vendicarsi del fatto che lui si rivolge spesso a loro in maniera scontrosa). Abbiamo anche notato che in alcuni giorni,di nascosto, compra bottiglie di alcolici,a suo dire, per trovare una forma di evasione dai pensieri ossessivi. A volte cerca,usando una sua espressione, "una forma di gratificazione" anche nel cibo passando da momenti in cui si abbuffa fino a sentirsi male ad altri in cui digiuna. Lui riconosce di essere depresso e di provare una forte insoddisfazione per essere rimasto nel paese a lavorare con mio padre, non avendo mai avuto idee chiare su cosa volesse fare nel suo futuro. Al contrario noi fratelli(in totale siamo quattro) abbiamo intrapreso la carriera universitaria. Dal mese di aprile è andato in cura da una psicoterapeuta che gli ha diagnosticato il disturbo ossessivo compulsivo e ha ritenuto necessario ricorrere alla terapia cognitivo comportamentale,ma che purtroppo non ha sortito nessun beneficio e dalla quale non vuole più andare. Nel 2011 ha sofferto di attacchi di panico che si sono manifestati in particolare nella paura di morire,per questo disturbo si era rivolto ad una psichiatra che gli aveva prescritto dei calmanti leggeri e che gli aveva diagnosticato depressione,ma dopo pochi mesi si è rifiutato di continuare la terapia. Sin da piccolo è sempre stata una persona estremamente introversa e sensibile;a volte tratteneva il respiro provocando la rottura dei capillari al fine di attirare l'attenzione. Nella crescita ha sempre maturato un forte disagio nel relazionarsi con gli altri,a tal punto che non ha mai avuto una relazione sentimentale.Dato che un suo disagio interiore con il tempo è sfociato in queste psicosi,io mi rivolgo a voi per chiedervi come noi famigliari dovremmo rapportarci a lui dato che ultimamente è molto schivo.Inoltre vorrei chiedervi consigli su quale terapia può essere efficace e a quale specialista o centro potremmo rivolgerci.Secondo voi si può guarire da questi disturbi o rimangono latenti?
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Nel corso di questo periodo è stata effettuata una visita psichiatrica con relativo trattamento?
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
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Utente
No,non è stata effettuata una visita psichiatrica,ci siamo rivolti direttamente ad una psicoterapeuta. In effetti ci sono sorti dei dubbi su quale figura sarebbe stata più indicata per il trattamento di questi disturbi:neurologo,psicologo o psichiatra.Vorrei chiedervi se secondo voi sarebbe anche il caso di rivolgersi ad un centro residenziale psichiatrico. Sapreste indicarmi dei validi specialisti nella zona del centro italia? la ringrazio per la tempestività della sua risposta.
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Gentileutente,
ritengo che prima di tutto sia da effettuarsi una visita specialistica Psichiatrica,al fine di approfondire il quadro diagnostico.Solo in un secondo tempo il medico potrà indicare quali possano essere le eventuali opzioni terapeutiche.A distanzanon è possibile fornirle un indirizzo specifico,ma può cercare cercare negli elenchi dei collaboratori di Medicitalia.
Cordiali saluti
PiergiorgioBiondani
ritengo che prima di tutto sia da effettuarsi una visita specialistica Psichiatrica,al fine di approfondire il quadro diagnostico.Solo in un secondo tempo il medico potrà indicare quali possano essere le eventuali opzioni terapeutiche.A distanzanon è possibile fornirle un indirizzo specifico,ma può cercare cercare negli elenchi dei collaboratori di Medicitalia.
Cordiali saluti
PiergiorgioBiondani
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 7.3k visite dal 02/07/2013.
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