Tanti farmaci e tanta paura

Salve, scrivo qui da un po' di tempo a causa dello stato di depressione in cui mi trovo da qualche mese.
Sono in cura presso una psicologa della asl ma il solo supporto psicologico sembra non bastare.
A marzo sono stata lasciata da un ragazzo con diversi problemi emotivi che ho amato molto e che non mi amava allo stesso modo. Questo ha come scoperchiato il vaso di Pandora in cui avevo rinchiuso tutti i miei problemi vecchi e nuovi, gettandomi nella depressione più nera che avessi mai vissuto.
Sono un paio di mesi che sono in terapia ma continuo a stare molto male, mi forzo ad uscire, provo a stare con le mie amiche e continuo a cercare lavoro...ma tutto senza entusiasmo, con continue crisi di pianto e il sottile terrore di non uscirne e di desiderare ogni giorno di più di sparire.
Ho ricevuto un email che mi avvertiva di non essere stata scelta per uno stage per il quale avevo fatto un buon colloquio perché non avevo tutte le competenze richieste e così sono sprofondata ancora di più nello sconforto.
La mia psicologa e anche io crediamo che mi serva anche un supporto farmacologico.
Avevo preso appuntamento per agosto con la psichiatra (purtroppo i tempi della asl sono spesso lunghi) ma oggi la mia psicologa mi ha vista davvero troppo male e si è prodigata per farmi incontrare subito con qualcuno...un'ora dopo sono uscita dal dsm con una ricetta con su scritti ben 3 farmaci:
-il CIPRALEX da prendere tutti i giorni dopo colazione. Devo iniziare con una goccia e aumentare gradatamente ogni giorno fino ad arrivare a 10.
-il LEXOTAN, 10 gocce in caso di bisogno (ovvero quando ho grosse crisi? Sinceramente non so ben valutare cosa si intenda per bisogno...vorrei evitare di aggrapparmi troppo a questi farmaci)
-e per dormire il SONIREM in caso di necessità. Io però questo credo non lo comprerò perché le difficoltà ad addormentarmi ce le ho sempre avute, non sono aumentate adesso...e anche i risvegli notturni mi capitavano anche prima. Sicuramente lo dirò alla psicologa domani (perché ha preferito darmi un appuntamento anche domani visto come stavo oggi e per sapere cosa mi ha detto lo psichiatra) e lo riferirò anche allo psichiatra la prossima settimana.

Cercando su internet non mi sembra che questi farmaci abbiano interazioni con la pillola, voi me lo potreste confermare? Anche se sono single e non ho rapporti, la prendo per curare il mio acne e per controllare la mia ipermenorrea.

Sono molto spaventata dall'idea di dover ricorrere a questi farmaci ma mi rendo conto che sono troppi mesi che sto troppo male e, soprattutto, mi accorgo di non riuscire ad uscirne semplicemente con la razionalità perché mi manca proprio la voglia di lottare.
Spero mi possa bastare il Cipralex, e spero sia vero quello che mi ha detto il medico, ovvero che è un farmaco che non fa ingrassare, perché dati i miei vecchi disturbi alimentari, mantenere la linea per me è importantissimo.

Sono sconvolta, non credevo di arrivare a questo punto, al bisogno di antidepressivi.
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

Praticamente la sua cura consiste in un farmaco, il cipralex, il resto sono solo in caso di necessità.

"Sono sconvolta, non credevo di arrivare a questo punto, al bisogno di antidepressivi."

No, l'errore è che quando si ha una depressione si cerchi di evitare di assumerne, per una strana convinzione che si non ci si debba curare per i disturbi psichici. Così i farmaci sembrano l'ultima spiaggia o una terapia per chi non ce la fa da solo, il che è semplicemente un'assurdità e un non-senso.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36
Gentile utente,

un po' come dire che, quando si ha la febbre, come ultima spiaggia si userà il medicinale per curarsi. Ma prima si cercherà in tutti i modi, con la sola forza di volontà, di fare scendere la febbre...

Per il resto confermo pienamente quanto già espresso dal collega.

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

[#3]
Utente
Utente
Lo so che sbaglio a vederla così ma mi sembra un po' una sconfitta. Vi ringrazio comunque per le risposte perché mi danno un po' di conforto.
Devo accettare il fatto che sto male ma in parte mi vergogno perché so bene che molte persone vivono situazioni molto più complesse e dolorose di quella che vivo io...ma la mia realtà mi è diventata lo stesso insostenibile e non posso andare avanti così.
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