Stato ansioso con inflessione dell'umore
E' da un po' di tempo che ho un forte peso sul petto e una sensazione di oppressione come se non riuscissi a prendere abbastanza aia respirando o come se non riuscissi a deglutire.
Non c'è nulla che possa farmi dire con precisione quale sia la causa o da quando ho questo problema, perché sono sempre stato un tipo molto introverso e magari non ne ho parlato mai con nessuno. Ma alla fine dopo tanto tempo ho deciso di andare da un neurologo.
Mi ha visitato e non ha riscontrato problemi a livello neurologico ma mi ha detto che, date le mie difficoltà a relazionarmi con gli altri, vivo in un mondo a parte e nel momento in cui si presenta una situazione che esce dalla mia routine inizia lo stato ansioso con tutte le conseguenze come rosicchiarmi le nocche, sudare. E ciò dovrebbe spiegare la paura di andare alle feste, di uscire, di conoscere nuove persone...
Quindi mi ha consigliato di andare da uno psicoterapeuta e nel frattempo mi ha prescritto ALPRAZOLAM gocce e SERIPINOL bustine.
In realtà durante la visita ho riferito altre cose che forse erano irrilevanti. Ad esempio in certi casi quando sto con i miei amici mi sento in imbarazzo... come se stessi parlando con degli estranei. Spesso il neurologo mi diceva che devo cercare di trovare degli interessi comuni con i miei coetanei. Ma spesso a me capita il contrario, e cioè che quando voglio parlare di un argomento e condividerlo con loro spesso esagero e li infastidisco, e arrivo ad un punto in cui sono costretti a dirmelo chiaramente che si sono stufati di parlarne. Poi, a casa, quando trascorro il tempo libero e faccio qualcosa che mi piace (leggere un libro, ascoltare una canzone ecc...) ho l'abitudine di approfondire le ricerche su un determinato argomento; e non di rado mi è capitato che i miei familiari mi facciano notare quanto sia inopportuno farlo e che potrei fare cose più costruttive con le forze che impiego in questa maniera. E questo spesso accentua il peso sul petto.
Ora, vorrei innanzitutto sapere se queste ultime cose sono irrilevanti e possono quindi essere ricondotte interamente allo stato ansioso, o se sono il segno di qualcos'altro.
Poi noto che da quando prendo l'ALPRAZOLAM (più o meno 4 giorni) il peso c'è sempre ma mi sento più stordito, come se avessi la testa vuota, e inoltre ho difficoltà a memorizzare nuove cose (se ascolto una canzone nuova sono quasi sicuro di dimenticarne il titolo, e prima non mi capitava). Ma è anche vero che in estate soffro di pressione bassa, e quindi potrebbe essere più che altro debolezza e affaticamento. Quindi vorrei anche sapere se l'ALPRAZOLAM può causare questo. Io sono uno studente e l'idea che possa avere difficoltà a concentrarmi o a studiare mi fa paura. Volevo però dire che assumo una dose particolarmente ridotta di AlPRAZOLAM perché il neurologo mi ha detto che benché abbia 18 anni il mio fisico ne dimostra di meno e quindi è probabile che la dose normale risulti eccessiva.
Ringrazio in anticipo.
Non c'è nulla che possa farmi dire con precisione quale sia la causa o da quando ho questo problema, perché sono sempre stato un tipo molto introverso e magari non ne ho parlato mai con nessuno. Ma alla fine dopo tanto tempo ho deciso di andare da un neurologo.
Mi ha visitato e non ha riscontrato problemi a livello neurologico ma mi ha detto che, date le mie difficoltà a relazionarmi con gli altri, vivo in un mondo a parte e nel momento in cui si presenta una situazione che esce dalla mia routine inizia lo stato ansioso con tutte le conseguenze come rosicchiarmi le nocche, sudare. E ciò dovrebbe spiegare la paura di andare alle feste, di uscire, di conoscere nuove persone...
Quindi mi ha consigliato di andare da uno psicoterapeuta e nel frattempo mi ha prescritto ALPRAZOLAM gocce e SERIPINOL bustine.
In realtà durante la visita ho riferito altre cose che forse erano irrilevanti. Ad esempio in certi casi quando sto con i miei amici mi sento in imbarazzo... come se stessi parlando con degli estranei. Spesso il neurologo mi diceva che devo cercare di trovare degli interessi comuni con i miei coetanei. Ma spesso a me capita il contrario, e cioè che quando voglio parlare di un argomento e condividerlo con loro spesso esagero e li infastidisco, e arrivo ad un punto in cui sono costretti a dirmelo chiaramente che si sono stufati di parlarne. Poi, a casa, quando trascorro il tempo libero e faccio qualcosa che mi piace (leggere un libro, ascoltare una canzone ecc...) ho l'abitudine di approfondire le ricerche su un determinato argomento; e non di rado mi è capitato che i miei familiari mi facciano notare quanto sia inopportuno farlo e che potrei fare cose più costruttive con le forze che impiego in questa maniera. E questo spesso accentua il peso sul petto.
Ora, vorrei innanzitutto sapere se queste ultime cose sono irrilevanti e possono quindi essere ricondotte interamente allo stato ansioso, o se sono il segno di qualcos'altro.
Poi noto che da quando prendo l'ALPRAZOLAM (più o meno 4 giorni) il peso c'è sempre ma mi sento più stordito, come se avessi la testa vuota, e inoltre ho difficoltà a memorizzare nuove cose (se ascolto una canzone nuova sono quasi sicuro di dimenticarne il titolo, e prima non mi capitava). Ma è anche vero che in estate soffro di pressione bassa, e quindi potrebbe essere più che altro debolezza e affaticamento. Quindi vorrei anche sapere se l'ALPRAZOLAM può causare questo. Io sono uno studente e l'idea che possa avere difficoltà a concentrarmi o a studiare mi fa paura. Volevo però dire che assumo una dose particolarmente ridotta di AlPRAZOLAM perché il neurologo mi ha detto che benché abbia 18 anni il mio fisico ne dimostra di meno e quindi è probabile che la dose normale risulti eccessiva.
Ringrazio in anticipo.
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Gentile utente,
se il neurologo ha escluso patologie di sua competenza, è importante approfondire il quadro mentale effettuando una consulenza psichiatrica. In quella sede sarà necessario risalire ad una diagnosi precisa con un conseguente trattamento adeguato al caso.
se il neurologo ha escluso patologie di sua competenza, è importante approfondire il quadro mentale effettuando una consulenza psichiatrica. In quella sede sarà necessario risalire ad una diagnosi precisa con un conseguente trattamento adeguato al caso.
Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.1k visite dal 25/06/2013.
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