Sento che sto per arrivare al suicidio
Nonostante stia assumendo psicofarmaci contro la depressione da più di nove anni (cambiando anche dosi, tipologie di farmaci) non riesco a migliorare per niente. Sento che sto per arrivare al suicidio. Ci penso spesso. Ho chiuso i miei conti correnti, ho levato gli ultimi debiti. Tutto è pronto. Il mio psichiatra non vuole credere che la mia sia una depressione farmacoresistente...E continuo ad assumere Eutimil, Lamictal, Noritren e Litio a valanghe...
L'elettrochoc o la stimolazione transcranica possono avere efficacia contro la mia situazione?
L'elettrochoc o la stimolazione transcranica possono avere efficacia contro la mia situazione?
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Gentile utente,
questa non e' la sede in cui puo' riferire quali sono i suoi progetti rispetto ad una patologia che ritiene non essere in compenso.
E' opportuno che si rivolga al suo psichiatra per esplicitare questo suo problema in modo da poter chiaramente rivalutare il trattamento.
"A valanghe" non corrisponde ad una posologia che possa essere oggetto di valutazione.
Tutte le altre valutazioni sono rimandate al suo curante.
questa non e' la sede in cui puo' riferire quali sono i suoi progetti rispetto ad una patologia che ritiene non essere in compenso.
E' opportuno che si rivolga al suo psichiatra per esplicitare questo suo problema in modo da poter chiaramente rivalutare il trattamento.
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Gentile utente,
in base al suo post non ci si riesce a farsi un'idea, se non in maniera del tutto approssimativa, delle problematiche che lamenta. Prima di parlare di depressione farmacoresistente bisognerebbe prendere in considerazione tempi, modo e dosi di somministrazione delle cure. Per fortuna i casi di depressione farmacoresistente costituiscono la minoranza rispetto ai casi in cui si ottengono risposte anche soddisfacenti alle cure farmacologiche. Con questo non intendo affatto sminuire il suo stato di sofferenza ma la inviterei a discutere approfonditamente con il suo psichiatra soprattutto di quello che lei si aspetta da un trattamento farmacologico. Tra l'altro,spesso, altri disturbi coesistenti, come quelli di personalità, a volte sottovalutati, possono limitare i risultati delle cure farmacologiche, nella misura in cui un trattamento psicoterapico degli stessi, in sinergia con la farmacoterapia, potrebbe giovare nell'ottenere i risultati sperati. Rivaluti accuratamente il punto della situazione con il suo medico psichiatra e poi prenda le decisioni del caso.
Cordiali saluti
Dott. Vincenzo Menniti
www.psycheonline.it
in base al suo post non ci si riesce a farsi un'idea, se non in maniera del tutto approssimativa, delle problematiche che lamenta. Prima di parlare di depressione farmacoresistente bisognerebbe prendere in considerazione tempi, modo e dosi di somministrazione delle cure. Per fortuna i casi di depressione farmacoresistente costituiscono la minoranza rispetto ai casi in cui si ottengono risposte anche soddisfacenti alle cure farmacologiche. Con questo non intendo affatto sminuire il suo stato di sofferenza ma la inviterei a discutere approfonditamente con il suo psichiatra soprattutto di quello che lei si aspetta da un trattamento farmacologico. Tra l'altro,spesso, altri disturbi coesistenti, come quelli di personalità, a volte sottovalutati, possono limitare i risultati delle cure farmacologiche, nella misura in cui un trattamento psicoterapico degli stessi, in sinergia con la farmacoterapia, potrebbe giovare nell'ottenere i risultati sperati. Rivaluti accuratamente il punto della situazione con il suo medico psichiatra e poi prenda le decisioni del caso.
Cordiali saluti
Dott. Vincenzo Menniti
www.psycheonline.it
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Riguardo alla sua ultima domanda, la terapia elettroconvulsivante trova come indicazione la depressione resistente. A Pisa esiste uno dei pochi centri in Italia attrezzati per questo tipo di trattamento. La strada migliore è quella di parlare apertamente con il proprio specialista e trovare insieme la soluzione migliore.
Si faccia forza e in bocca al lupo.
Si faccia forza e in bocca al lupo.
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.7k visite dal 27/05/2008.
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