Senso di impotenza mentale

Buonasera dottori,
non so se la sezione di Psichiatria è quella corretta (o se è più opportuno chiedere in psicologia).
Comunque venendo al punto, vi scrivo perché ho da sempre (sin da quando ne ho memoria) degli strani disturbi con i quali ho imparato a convivere tranquillamente ma che adesso iniziano a preoccuparmi: non capisco se nascondano dei problemi più complessi. Sono un ragazzo di 24 anni.

In qualsiasi cosa io faccia vedo degli "schemi preimpostati" (trovo figure geometriche in qualsiasi oggetto/casa/o quel che sia), vedo numeri ovunque (ad esempio se leggo 3-4 o anche molte più cifre il mio cervello trova subito delle relazioni tra essi) così che osservo le targhe, i numeri nelle insegne sparse in città, trovo numeri "nascosti" nelle lettere o in possibili messaggi "criptici", insomma cerco di dare un senso matematico a qualsiasi cosa io osservi. Ho da sempre amato la matematica (voti sempre alti, e l'ho alimentata col percorso universitario) ma mi accorgo che questa è forse un'ossessione (se si può definirla così).
Ma non finisce qui. Pensare a numeri molto grandi mi provoca uno strano stato di inquietitudine o comunque di "sensazione di impotenza", non so come definirla ma per qualche secondo sento questa sensazione di disagio (mentale) e poi con un po' di fatica me ne libero pensando ad altro. Il solo pensare qualcosa di molto grande (o sarebbe meglio dire infinitamente grande) mi provoca questa sensazione: pensare un oggetto piccolo all'interno di un contesto illimitato ad esempio. Un altro esempio è uno dei sogni che facevo sempre da piccino (e che tuttora faccio nei periodi più stressanti): sogno di essere in una sorta di luogo astratto in una visuale in terza persona (che mi osserva leggermente dall'alto) e pian piano la "telecamera" con la quale vedo il sogno si alza mostrando che il luogo astratto è in realtà infinito rispetto a me (che divento sempre più piccolo) e mi sveglio sempre con la stessa sensazione che ho descritto su.

Ho fatto diverse ricerche su questi miei "disturbi" (che non capisco se possano definirsi normali/soggettivi) e sono addirittura arrivato a ipotizzare di essere affetto da una forma (leggera?) di autismo (ma non incontro le difficoltà insuperabili nell'ambito sociale - seppur tendo ad evitare certe situazioni che mi generano forti ansie - dei soggetti autistici).

Vi chiedo quindi un vostro parere a riguardo.
Vi ringrazio già da adesso per la disponibilità.
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Dr. Matteo Preve Psichiatra, Farmacologo, Medico delle dipendenze, Psicoterapeuta 411 11
Gentile utente,
1) "..ho da sempre amato la matematica (voti sempre alti, e l'ho alimentata col percorso universitario) ma mi accorgo che questa è forse un'ossessione (se si può definirla così)...", da quello che descrive la sua problematica sembrerebbe di tipo ossessivo (sono noti quadri clinici di ossessioni con rituali numerici)
2) credo sarebbe per lei utile farsi consigliare da uno specialista anche perché per fare una diagnosi precisa e dare una chiara indicazione, non é possibile farlo per via telematica. in sede di visita é posssbibile fare anche una diagnosi differenziale tenendo conto anche della sua storia clinica.
3) alcune volte questo tipo di ossessioni o la ripetitivitá mentale (vedi risposta 2) si possono accentuare con il consumo di THC; se fosse un consumatore sarebbe utile sospendere tale consumo.
4) indipendentemente da tutto le consiglierei anche di fare una visita neurologica per escludere altre patologie a carico del sistema nervoso centrale (epilessia temporale).
Cordiali saluti.

Dr. Matteo Preve
Specialista in Psichiatria e Psicoterapia Cognitiva

[#2]
Utente
Utente
THC intende droghe?? no guardi non ne faccio proprio uso, non assumo nessun medicinale quindi immagini se mi dovessi rovinare con quelle schifezze.
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Dr. Matteo Preve Psichiatra, Farmacologo, Medico delle dipendenze, Psicoterapeuta 411 11
Gentile Utente,
si con THC intendevo cannabis (spinello).
Comunque le consiglio di effettuare una visita specialistica da un suo medico di fiducia per effettuare in sede di visita anche la diagnosi differenziale tra vari disturbi che possono rendersi responsabili di questo "fenomeno" (lo chiamo fenomeno perché é da chiarire). Probabilmente consiglierei prima di fare una visita neurologica e successivamente psichiatrica/psicologica.
Cordiali saluti.
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