Suicidio

Buongiorno,
da circa 15 mesi prendo Paroxetina (20 mg. al mattino) per una patologia che, nell'ultima visita psichiatrica al CSM della mia città è stata diagnosticata come distimia.
Nei precedenti controlli i medici mi avevano diagnosticato un disturbo ossessivo, un'ansia generalizzata e in un'altra occasione nessuna patologia psichiatrica era stata riscontrata. Trattasi di medici psichiatri del medesimo CSM e questo nell'arco di circa 2 anni.
Premetto che il disturbo è altalenante da quando avevo 21 anni ed è stato trattato con farmaci antidepressivi e/o ansiolitici + quattro psicoterapie che devo dire non hanno migliorato il mio stato. Speso circa 10.000 Euro per niente.
Ho perso il lavoro quattro anni fa, ho una bassa scolarità e nessuno ha più voluto assumermi. Lavoravo nel campo assicurativo.
Negli ultimi mesi mi sono sentito particolarmente disperato, l'ho fatto presente alla psicoterapeuta cognitivo-comportamentale privata dove mi aveva indirizzato uno psichiatra del CSM. Ho anche riferito che avevo questi pensieri suicidi ma lei mi ha risposto che non ci credeva. Le ho telefonato che non potevo recarmi per il momento alle sedute perché non avevo denaro. Ha risposto in malomodo e voleva anche che le pagassi la mancata seduta. L'ho ricontattata a mezzo e-mail riferendo i pensieri autolesionistici ma non mi ha più ricontattato. Posso capirla.
L'ultima visita al CSM risale a un mese fa e la prossima è prevista per agosto. Nel frattempo la mia mente mi dice che un atto suicidiario sarebbe la cosa più razionale, almeno avrei finito di soffrire. Sono inutile, bocciato tre volte e probabilmente inadeguato in tutto. Quando uno viene bocciato tre volte e non finisce la scuola è ovvio che pensa di "non arrivarci". Che consiglio mi date ? Grazie e buona giornata.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Gentile utente,

Quando si sta male i pensieri suicidari sono parte integrante del quadro clinico, specie in caso di un episodio depressivo. Ne esistono di diversi tipi, non tutti equivalgono a intenzioni, e non è questa la sede per stabilirlo.
Piuttosto, esiste la possibilità di effettuare un breve ricovero per far mettere a punto in maniera rapida una cura, ma anche più semplicemente contatti lo psichiatra del csm denunciandogli questa sua urgenza. In caso contrario, si avvalga della guardia medica o del pronto soccorso, da dove probabilmente chiederanno una consulenza psichiatrica. Se sta male deve affrontare questo come ogni altra malattia. Si faccia quindi valutare subito.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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