L'ansia che cambia il modo di vedere il mondo
Ho 60 anni e soffro di ansia generalizzata , continua, con dei picchi in situazioni particolari.Ho fatto anni di psicoterapia ed ho compreso che la mia percezione della realtà è distorta:essa mi appare minacciosa, ogni cosa mi preoccupa, sono afflitta da sensi di colpa e di inadeguatezza.Questo ha origine, oltre che, probabilmente, da una predisposizione genetica, anche da traumi subiti nell'infanzia.Non posso fare a meno di assumere ansiolitici. La domanda che vi pongo è : perchè quando l'ansia si placa con gli psicofarmaci anche la mia autopercezione e la percezione della realtà si modifica? Come è possibile che un ansiolitico possa cambiare il modo in cui valuto le cose le persone e me stessa? Mi viene da pensare che non sia la paura che genera l'ansia, ma l'ansia che fa scattare la paura....Grazie
Sara
Sara
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Gentile utente
Quali ansiolitici assume ed a quali dosaggi?
Quali ansiolitici assume ed a quali dosaggi?
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[#2]
Utente
Gentile Dottore faccio uso di Tavor al bisogno, o, talvolta di Xanax.Di entrambi mi e' sufficiente un basso dosaggio (anche 1/2 compressa da 1 mg). Resta la domanda: perché alleviando l'ansia cambia la mia percezione e non posso cambiare la percezione per non farmi venire l'ansia? Grazie
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Utente
Gentile Dottore faccio uso di Tavor al bisogno, o, talvolta di Xanax.Di entrambi mi e' sufficiente un basso dosaggio (anche 1/2 compressa da 1 mg). Resta la domanda: perché alleviando l'ansia cambia la mia percezione e non posso cambiare la percezione per non farmi venire l'ansia? Grazie
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Gentile utente,
scusi ma la mia scheda si aggiorna molto velocemente a causa dei numerosi consulti e qualche volta qualcuno sfugge alla mia attenzione.
L'utilizzo di benzodiazepine nel disturbo d'ansia non ha alcuna indicazione pratica.
Le benzodiazepine, inoltre, presentano tra gli effetti collaterali la possibilità di creare confusione mentale ed alterazione nel senso di valutazione delle cose (ad esempio del pericolo, e per tale motivo si consiglia attenzione in particolari attività), senza per questo fornire una efficacia terapeutica che non possa poi sfociare nella dipendenza e nella assuefazione, per cui, le sensazioni vissute possono essere conseguenza di questi due ultimi meccanismi creandosi poi un circolo vizioso.
Di fatto, il trattamento dei disturbi d'ansia prevede l'utilizzo di altre molecole, in esattezza di diagnosi, il cui uso deve essere protratto nel tempo e valutato periodicamente da uno specialista in psichiatria.
scusi ma la mia scheda si aggiorna molto velocemente a causa dei numerosi consulti e qualche volta qualcuno sfugge alla mia attenzione.
L'utilizzo di benzodiazepine nel disturbo d'ansia non ha alcuna indicazione pratica.
Le benzodiazepine, inoltre, presentano tra gli effetti collaterali la possibilità di creare confusione mentale ed alterazione nel senso di valutazione delle cose (ad esempio del pericolo, e per tale motivo si consiglia attenzione in particolari attività), senza per questo fornire una efficacia terapeutica che non possa poi sfociare nella dipendenza e nella assuefazione, per cui, le sensazioni vissute possono essere conseguenza di questi due ultimi meccanismi creandosi poi un circolo vizioso.
Di fatto, il trattamento dei disturbi d'ansia prevede l'utilizzo di altre molecole, in esattezza di diagnosi, il cui uso deve essere protratto nel tempo e valutato periodicamente da uno specialista in psichiatria.
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Utente
Ho post la stessa domanda agli specialist in psicologia e mi sono sentita compresa, nel senso che hanno letto il mio disturbo e, ciascuno secondo il suo pensiero, mi hanno risposto. Come mai la psichiatria , che pure é scienza della psivhe, si limita a prescrivere farmaci senza interessarsi nemmeno della problematica che viene posta all'attenzione?
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Ha posto una domanda tecnica sul farmaco in psicologia ed ha ricevuto una risposta che ipotizza un meccanismo non corretto.
Lei fa una domanda specifica sulla azione delle benzodiazepine e riceve la risposte inerente, nonnha ricevuto alcuna prescrizione farmacologica, forse si riferisce a qualche suo curante dal vivo.
Non ha forse letto la risposta che chiarisce che l'uso di benzodiazepine non è risolutivo nei suoi disturbi, nonchè gli effetti delle stesse sui sintomi che lamenta.
Lei fa una domanda specifica sulla azione delle benzodiazepine e riceve la risposte inerente, nonnha ricevuto alcuna prescrizione farmacologica, forse si riferisce a qualche suo curante dal vivo.
Non ha forse letto la risposta che chiarisce che l'uso di benzodiazepine non è risolutivo nei suoi disturbi, nonchè gli effetti delle stesse sui sintomi che lamenta.
[#9]
Utente
Ho letto e compreso la sua risposta,con la quale ribadisce che gli ansiolitici non risolveranno il mio problema, e la ringrazio.Ma a me interessava sapere come fosse possibile che l'assunzione di un farmaco cambiasse radicalmente il mio modo di percepire la realtà, percheoncepire lecose, le relazioni, gli avvenimenti in un modo piuttosto che in un altro mi sembra andare al di là di un semplice scomparire dell'ansia e quindi ipotizzavo che nascesse primal'ansia degli stessi pensieri/emozioni negative. La mia domanda nasceva dal desiderio di comprendere alla radice il meccanismo chemi favivere male...
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Il problema non è il meccanismo alla radice che la fa vivere male ma l'uso delle benzodiazepine in modo continuato che, di fatto, distorce il senso di realtà e le fornisce sensazioni non corrispondenti alle sue sensazioni.
E' uno degli effetti più frequenti nell'utilizzo prolungato di questa classe di farmaci, senza dover necessariamente scomodare conscio, inconscio e quanto altro possibile.
La "radice" del problema attuale, risulta essere un trattamento non adeguato al sintomo ed alla diagnosi che pare che non sia mai stata fatta in modo adeguato.
E' uno degli effetti più frequenti nell'utilizzo prolungato di questa classe di farmaci, senza dover necessariamente scomodare conscio, inconscio e quanto altro possibile.
La "radice" del problema attuale, risulta essere un trattamento non adeguato al sintomo ed alla diagnosi che pare che non sia mai stata fatta in modo adeguato.
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Utente
Ho letto e compreso la sua risposta,con la quale ribadisce che gli ansiolitici non risolveranno il mio problema, e la ringrazio.Ma a me interessava sapere come fosse possibile che l'assunzione di un farmaco cambiasse radicalmente il mio modo di percepire la realtà, percheoncepire lecose, le relazioni, gli avvenimenti in un modo piuttosto che in un altro mi sembra andare al di là di un semplice scomparire dell'ansia e quindi ipotizzavo che nascesse primal'ansia degli stessi pensieri/emozioni negative. La mia domanda nasceva dal desiderio di comprendere alla radice il meccanismo chemi favivere male...
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 2.5k visite dal 01/06/2013.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.