Insonnia cronica
Gentili Dottori, da sempre ho sofferto di disturbi del sonno, soprattutto risveglio anticipato. Adesso ho 54 anni e nel corso degli anni ho provato su indicazione dello psichiatra, vari tipi di antidepressivi ssri (zoloft, cipralex, fevarin, paroxetina) per circa 2 mesi ciascuno, affiancati a benzodiazepine per dormire, ma il risultato nel tempo, è sempre stato un aumento dell'ansia e peggioramento del sonno. Successivamente mi fu prescritto un antidepressivo sedativo, (lantanon) al dosaggio di 90 mg. affiancato a delle compresse di iperico (mithen) che per circa un anno, un anno e mezzo ha funzionato benissimo sul sonno. Da circa un anno però ho avuto un nuovo peggioramento dell'ansia e insonnia e quindi mi è stato prescritto surmontil 25 gocce prima di dormire, ma dopo la prima assunzione sono stato sveglio tutta la notte. L'unica soluzione che al momento mi fa stare bene, avendo provato di tutto, è il lantanon (dosaggio variabile 60-90 mg) affiancato a 1 mg di esilgan, ma sono preoccupato per l'assunzione protratta di tali farmaci. Gradirei un Vostro gradito parere in merito. Ringrazio di cuore.
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Gentile utente,
immagino che il suo psichiatra curante le abbia dato qualsiasi informazione in merito.
Da parte mia posso dire che il senso di tutto è un monitoraggio preciso sia della sintomatologia che degli esami di laboratorio e/o strumentali che si ritengono necessari al fine di tale monitoraggio.
L'unico aspetto di riflessione è sul l'utilizzo a lungo termine di farmaci ansiolitici od ipnoinducenti. In linea teorica tale prassi è sconsigliata per il rischio di assuefazione.
immagino che il suo psichiatra curante le abbia dato qualsiasi informazione in merito.
Da parte mia posso dire che il senso di tutto è un monitoraggio preciso sia della sintomatologia che degli esami di laboratorio e/o strumentali che si ritengono necessari al fine di tale monitoraggio.
L'unico aspetto di riflessione è sul l'utilizzo a lungo termine di farmaci ansiolitici od ipnoinducenti. In linea teorica tale prassi è sconsigliata per il rischio di assuefazione.
Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.2k visite dal 26/05/2013.
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