Età giovanile a causa di due traumi affettivi a 16 e a 19 anni
ho sofferto di depressione in età giovanile a causa di due traumi affettivi a 16 e a 19 anni. Un neurologo mi prescrisse psicofarmaci per depressione reattiva. Dopo il parto la situazione precipitò in attacchi di panico e qualche fobia. Ho preso così nuovi antidepressivi ansiolitici (fino ad oggi). Mi sono separata e sono rimasta sola col bambino sostenuta dalla famiglia ma sono peggiorata. Ciclo di analisi interrotto. A causa delle paure e della crescente incertezza mi sono trovata in situazione di subdolo ma violento mobbing in ufficio cosa che mi ha dato il colpo di grazia.Il sindacato mi aveva suggerito di fare causa ma poi non è stato possibile. Isolata nella mia stanza trasalisco se qualcuno apre la porta. Soffro di cefalea, sono sempre stanca, al mattino devo mettere la sveglia almeno 2 ore prima di uscire, la sera a letto presto, di notte mi sveglio almeno una volta per notte e non ho più capacità di concentrazione nè fiducia in nessuno, mi sento inadeguata (anche perchè mi ha raggirata persino il mio EX avvocato. Il problema è che dormirei tutto il giorno e il lavoro è un incubo. Con innalzamento età pensionabile (indubbio privilegio) mi sento come un malato in carcere. Dimenticavo di aggiungere che adesso la mamma è invalida al 100% e nonostante i benefici della l.104 non sono in grado di curarla adeguatamente. A volte mi sembra di stare peggio di lei.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.1k visite dal 25/05/2013.
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