Opporsi alle dimissioni
Un mio familiare affetto da psicosi e schizofrenia già diagnosticate da almeno 5 anni è stato internato oggi in trattamento sanitario obbligatorio. E' la seconda volta nel giro di 2 settimane,già 2 settimane fa era stato dimesso NONOSTANTE io avessi espresso le mie perplessità allo psichiatra curante,in quanto avevo capito questa persona fingeva di essere stabile ma in realtà non lo era (come si è dimostrato oggi con un'aggressione fisica nei miei confronti e il conseguente secondo ricovero). Vorrei sapere se ci sia un modo con il quale io possa OPPORMI alle dimissioni di questa persona qualora io non le ritenessi opportune. E' già successo che la persona in questione fingesse di stare bene per il fine di essere dimessa prima.
Spero di ricevere una risposta.
Grazie
Spero di ricevere una risposta.
Grazie
[#1]
Gentile Utente,
il ricovero in forma di TSO come un ricovero volontario sono di competenza medica cosí come la decisione di dimissione. Inoltre suo fratello é maggiorenne pertanto la responsabilitá della cura e del´ trattamento é sua del fratello (compresa la decisione di fingere se effettivamente fingesse ma credo che sia un aspetto della sua malattia).
Il suo punto di vista come quello di ogni familiare deve comunque essere preso in considerazione come punto di informazione,in quanto, per la tipologia di disturbo di cui suo fratello soffre, sarebbe importante conoscere alle visite anche ipunti di riferimento dei familiari o del familiare di riferimento. Inoltre anche un controllo stretto della assunzione della terapia ol'utilizzo di farmaci depot potrebbe essere un primo passo.
Per le altre considerazioni di tipo legale (amministratore di sostegno, interdizione, ecc.) la rimando al consiglio del medico che segue suo fratello che ha piú precise informazioni cliniche.
Cordiali saluti.
il ricovero in forma di TSO come un ricovero volontario sono di competenza medica cosí come la decisione di dimissione. Inoltre suo fratello é maggiorenne pertanto la responsabilitá della cura e del´ trattamento é sua del fratello (compresa la decisione di fingere se effettivamente fingesse ma credo che sia un aspetto della sua malattia).
Il suo punto di vista come quello di ogni familiare deve comunque essere preso in considerazione come punto di informazione,in quanto, per la tipologia di disturbo di cui suo fratello soffre, sarebbe importante conoscere alle visite anche ipunti di riferimento dei familiari o del familiare di riferimento. Inoltre anche un controllo stretto della assunzione della terapia ol'utilizzo di farmaci depot potrebbe essere un primo passo.
Per le altre considerazioni di tipo legale (amministratore di sostegno, interdizione, ecc.) la rimando al consiglio del medico che segue suo fratello che ha piú precise informazioni cliniche.
Cordiali saluti.
Dr. Matteo Preve
Specialista in Psichiatria e Psicoterapia Cognitiva
[#2]
Gentile Utente,
comunque in ogni ospedale c'é un ufficio predisposto per prendere in esame anche le lamentele o critiche riguardo al servizio sanitario formito. quindi nel caso voglia puó anche rivolgeri a tale ufficio ed esprimere le sue perplessitá.
Cordiali saluti.
comunque in ogni ospedale c'é un ufficio predisposto per prendere in esame anche le lamentele o critiche riguardo al servizio sanitario formito. quindi nel caso voglia puó anche rivolgeri a tale ufficio ed esprimere le sue perplessitá.
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Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2k visite dal 21/05/2013.
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