Ossessione da relazione
Buona sera,
Volevo chiedere un urgente parere sul mio stato che mi sta logorando da ormai 2 anni. Premetto che ora sono in cura da una psicologa cognitivo- comportamentale da circa 2 mesi.
Tutto è iniziato quando mi sono fidanzata con il mio attuale ragazzo: disturbi fisici d'ansia e pensieri e rimuginii continui se lo amassi o no; attualmente l'ossessione sembra essersi spostata ed è cambiata in sentimenti più radicati e allontanamento ( lo sento più distante e mi sento, quando sono con lui come se lo dovessi lasciare e come se la nostra storia durasse ancora poco). E' possibile?? inoltre a questi pensieri s attacca anche una forte angoscia, NON CE LA FACCIO PIU sento che mi sto arrendendo. Inoltre studio psicologia e a maggior ragione vorrei risolvere, secondo voi dovrei prendere psicofarmaci??
Grazie mille attendo veloce risposta
Volevo chiedere un urgente parere sul mio stato che mi sta logorando da ormai 2 anni. Premetto che ora sono in cura da una psicologa cognitivo- comportamentale da circa 2 mesi.
Tutto è iniziato quando mi sono fidanzata con il mio attuale ragazzo: disturbi fisici d'ansia e pensieri e rimuginii continui se lo amassi o no; attualmente l'ossessione sembra essersi spostata ed è cambiata in sentimenti più radicati e allontanamento ( lo sento più distante e mi sento, quando sono con lui come se lo dovessi lasciare e come se la nostra storia durasse ancora poco). E' possibile?? inoltre a questi pensieri s attacca anche una forte angoscia, NON CE LA FACCIO PIU sento che mi sto arrendendo. Inoltre studio psicologia e a maggior ragione vorrei risolvere, secondo voi dovrei prendere psicofarmaci??
Grazie mille attendo veloce risposta
[#1]
Gentile Utente,
Se la sintomatologia risulta fortemente invalidante e non riesce a gestirla come prima, credo che potrebbe essere preso in esame il possibile utilizzo di una terapia adeguata secondo il disturbo da trattare.
Molto spesso si riesce a trattare gli aspetti ossessivi in maniera adeguata attraverso l'associazione di psicoterapia cognitivo comportamentale e terapia farmacologica. Nulla toglie che successivamente possa, in secondo momento, ridurre e sospendere la terapia farmacologica continuando il percorso psicoterapico.
Inoltre credo che lo stato di tensione associato a nervosismo che sta vivendo non la sta aiutando, probabilmente, a lavorare bene con il terapeuta.
Cordiali saluti.
Se la sintomatologia risulta fortemente invalidante e non riesce a gestirla come prima, credo che potrebbe essere preso in esame il possibile utilizzo di una terapia adeguata secondo il disturbo da trattare.
Molto spesso si riesce a trattare gli aspetti ossessivi in maniera adeguata attraverso l'associazione di psicoterapia cognitivo comportamentale e terapia farmacologica. Nulla toglie che successivamente possa, in secondo momento, ridurre e sospendere la terapia farmacologica continuando il percorso psicoterapico.
Inoltre credo che lo stato di tensione associato a nervosismo che sta vivendo non la sta aiutando, probabilmente, a lavorare bene con il terapeuta.
Cordiali saluti.
Dr. Matteo Preve
Specialista in Psichiatria e Psicoterapia Cognitiva
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.5k visite dal 20/05/2013.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.