Disturbo borderline e psicofarmaci
Rieccomi qui. Dopo anni di sofferenze già ampiamente elencate su questo sito, mi ritrovo nel 2013 con nulla di risolto di fatto, ma all'attivo ancora tanto malessere di cui sono terribilmente stufa. Sì, me lo hanno detto che se non ci si cura si va a stare peggio, e no, l'ottimismo non basta affatto, specialmente quando è "forzato". Non ho più voglia di parlare, ho parlato troppo. L'unica cosa che voglio dire è che mi hanno diagnosticato il disturbo borderline di personalità. Come al solito "né carne né pesce". Vabbè.
Emetofobia che continua
Fobie disparate annesse (degli elettrodomestici, di guidare, di ammalarmi...)
Sensazione di vuoto
Ideazioni di suicidio
Disturbi alimentari
Umore altalenante anche nel giro di poche ore...
E la mia solita corazza di persona "matura, responsabile, un po' introversa ma gentile, sorridente". Non so come faccio a tenere in piedi questa scena, ma è un automatismo.
Comunque, mi resta solo il desiderio di essere felice. Sì lo desidero terribilmente.
Così mi sono rivolta ad una psichiatra. Anni di psicologi non hanno sortito il risultato, così ho deciso di provare un'altra strada.
La visita però non mi é affatto piaciuta!! È durata circa 20 minuti, mi ha chiesto cosa mi sentivo (e giuro che lì per lì ho immaginato che anche uno perfettamente sano avrebbe potuto dire certe cose e il risultato sarebbe stato uguale) e poi ha detto solo "eeh, qui ci vuole il Depakin", e mi ha prescritto gli esami del sangue.
Ora, che si chiamasse Depakin o Tizio, Caio o Sempronio, a me non significava nulla. Il punto è che da "brava paziente", come tutti fanno, sono andata a cercare informazioni su internet, e oltre ad aver appreso che nasce come anti epilettico, si dice sia un farmaco molto pesante dal punto di vista fisico (infatti leggevo che molti effettuano esami del sangue periodici), che funziona a dosaggi elevati (non meno di 500 mg) e che.... Faccia ingrassare tantissimo!!! Ecco, consapevole dei miei problemi, so di aver bisogno di aiuto, ma se ho riferito di aver un DCA, come può pensare di darmi un farmaco che fa gonfiare ed ingrassare?? Non esiste un'alternativa?? Voglio aiuto, ma il Depakin non lo assumerò mai!!!
Emetofobia che continua
Fobie disparate annesse (degli elettrodomestici, di guidare, di ammalarmi...)
Sensazione di vuoto
Ideazioni di suicidio
Disturbi alimentari
Umore altalenante anche nel giro di poche ore...
E la mia solita corazza di persona "matura, responsabile, un po' introversa ma gentile, sorridente". Non so come faccio a tenere in piedi questa scena, ma è un automatismo.
Comunque, mi resta solo il desiderio di essere felice. Sì lo desidero terribilmente.
Così mi sono rivolta ad una psichiatra. Anni di psicologi non hanno sortito il risultato, così ho deciso di provare un'altra strada.
La visita però non mi é affatto piaciuta!! È durata circa 20 minuti, mi ha chiesto cosa mi sentivo (e giuro che lì per lì ho immaginato che anche uno perfettamente sano avrebbe potuto dire certe cose e il risultato sarebbe stato uguale) e poi ha detto solo "eeh, qui ci vuole il Depakin", e mi ha prescritto gli esami del sangue.
Ora, che si chiamasse Depakin o Tizio, Caio o Sempronio, a me non significava nulla. Il punto è che da "brava paziente", come tutti fanno, sono andata a cercare informazioni su internet, e oltre ad aver appreso che nasce come anti epilettico, si dice sia un farmaco molto pesante dal punto di vista fisico (infatti leggevo che molti effettuano esami del sangue periodici), che funziona a dosaggi elevati (non meno di 500 mg) e che.... Faccia ingrassare tantissimo!!! Ecco, consapevole dei miei problemi, so di aver bisogno di aiuto, ma se ho riferito di aver un DCA, come può pensare di darmi un farmaco che fa gonfiare ed ingrassare?? Non esiste un'alternativa?? Voglio aiuto, ma il Depakin non lo assumerò mai!!!
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Gentile Utente,
non faccia il medico di se stessa perchè non credo che aiuti nessuno e nemmeno lei. Se una terapia viene prescritta dal medico avrá una sua indicazione e probabilmente il suo psichiatra dalla breve anamnesi che ha fatto avrá coscienziosamente deciso di consigiarle di assumere il valporato. Inoltre se ha dei dubbi sulla efficacia terapeutica o sulla insorgenza di effetti collaterali dovrebbe richiedere al suo psichiatra la spiegazione di entrambi, e nel caso non sopporti gli effetti collaterali che il farmaco potrebbe dare (e dico potrebbe perchè a priori non si puó sapere se lei svilupperá aumento dell'appetito o meno), dovrebbe concordare con il suo medico in sede di visita un trattamento che possa conciliare le sue esigenze estetiche (di peso) da una parte e una corretta stabilizzazione dall'altra (che risulta alquanto importante per il mantenimento di un peso stabile, senza ingrassare e dimagrire).
Il valproato oltre che essere un antiepilettico, è anche uno stabilizzatore dell'umore ed il dosaggio richiesto per la stabilizzazione varia da persona a persona, pertanto la posologia di cui ha bisogno sará valutata dal suo psichiatra. Il valproato richiede dei controlli ematici (livello plasmatico, funzionalitá epatica, bilirubina totale e diretta, a 3 settimane, a 2 mesi ed a 6 mesi dall'introduzione del farmaco e secondo quanto consigliato dal medico).
Cordiali saluti.
non faccia il medico di se stessa perchè non credo che aiuti nessuno e nemmeno lei. Se una terapia viene prescritta dal medico avrá una sua indicazione e probabilmente il suo psichiatra dalla breve anamnesi che ha fatto avrá coscienziosamente deciso di consigiarle di assumere il valporato. Inoltre se ha dei dubbi sulla efficacia terapeutica o sulla insorgenza di effetti collaterali dovrebbe richiedere al suo psichiatra la spiegazione di entrambi, e nel caso non sopporti gli effetti collaterali che il farmaco potrebbe dare (e dico potrebbe perchè a priori non si puó sapere se lei svilupperá aumento dell'appetito o meno), dovrebbe concordare con il suo medico in sede di visita un trattamento che possa conciliare le sue esigenze estetiche (di peso) da una parte e una corretta stabilizzazione dall'altra (che risulta alquanto importante per il mantenimento di un peso stabile, senza ingrassare e dimagrire).
Il valproato oltre che essere un antiepilettico, è anche uno stabilizzatore dell'umore ed il dosaggio richiesto per la stabilizzazione varia da persona a persona, pertanto la posologia di cui ha bisogno sará valutata dal suo psichiatra. Il valproato richiede dei controlli ematici (livello plasmatico, funzionalitá epatica, bilirubina totale e diretta, a 3 settimane, a 2 mesi ed a 6 mesi dall'introduzione del farmaco e secondo quanto consigliato dal medico).
Cordiali saluti.
Dr. Matteo Preve
Specialista in Psichiatria e Psicoterapia Cognitiva
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.9k visite dal 19/05/2013.
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Approfondimento su Disturbi di personalità
I disturbi di personalità si verificano in caso di alterazioni di pensiero e di comportamento nei tratti della persona: classificazione e caratteristiche dei vari disturbi.