Ansia ed entact
Salve,
scrivo perché ho bisogno di alcuni chiarimenti riguardo una diagnosi e la cura che mi è stata prescritta.
Inizio col dire che circa 3 settimane fa ho avuto un forte attacco di panico con uno stato ansioso che si è protratto per qualche giorno.
Pochi giorni fa mi sono rivolta ad uno psichiatra il quale dopo avermi ascoltata mi ha diagnosticato un disturbo di ansia generalizzata, depressione, ipocondria e disturbo da attacchi di panico.
La causa di questo disturbo pare ricondursi ad un trauma che ho subito circa due anni fa, ho subito una grave violenza psicologica da parte di quello che all'epoca era il mio ragazzo.
La cura che mi è stata suggerita è entact in gocce, da prendere la prima settimana 3 gocce per poi aumentare a 6 (una dose veramente blanda, a suo parere).
Ancora non ho cominciato la cura, innanzitutto perché vedo in me stessa dei miglioramenti, sto lavorando molto sul problema., anche se ogni tanto si ripresentano fitte al petto, tachicardia, peso sullo stomaco, agitazione e paura di uscire di casa.. Considerando che prima questi fastidi erano costanti e adesso invece riesco a controllarli ritengo che abbia fatto grandi passi avanti, però vorrei tanto che sparissero del tutto, perché sopportare quest'ansia è veramente faticoso.
Ho molta paura di prendere questo farmaco perché temo che serva solamente ad "addormentare" i sintomi dell'ansia senza risolvere il trauma, e temo poi di entrare in un circolo vizioso di psicofarmaci e poi non riuscire più a smettere di prenderli. Come potrei risolvere il problema diversamente ?
Aggiungo che, pensando che questi problemi fossero di natura organica, (palpitazioni e tachicardia) ho effettuato a settembre scorso esami della tiroide, elettrocardiogramma ed ecocardiogramma, ed è risultato tutto nella norma. A inizio marzo ho fatto gli esami del sangue ed era tutto ok, tranne una lieve anemia.
scrivo perché ho bisogno di alcuni chiarimenti riguardo una diagnosi e la cura che mi è stata prescritta.
Inizio col dire che circa 3 settimane fa ho avuto un forte attacco di panico con uno stato ansioso che si è protratto per qualche giorno.
Pochi giorni fa mi sono rivolta ad uno psichiatra il quale dopo avermi ascoltata mi ha diagnosticato un disturbo di ansia generalizzata, depressione, ipocondria e disturbo da attacchi di panico.
La causa di questo disturbo pare ricondursi ad un trauma che ho subito circa due anni fa, ho subito una grave violenza psicologica da parte di quello che all'epoca era il mio ragazzo.
La cura che mi è stata suggerita è entact in gocce, da prendere la prima settimana 3 gocce per poi aumentare a 6 (una dose veramente blanda, a suo parere).
Ancora non ho cominciato la cura, innanzitutto perché vedo in me stessa dei miglioramenti, sto lavorando molto sul problema., anche se ogni tanto si ripresentano fitte al petto, tachicardia, peso sullo stomaco, agitazione e paura di uscire di casa.. Considerando che prima questi fastidi erano costanti e adesso invece riesco a controllarli ritengo che abbia fatto grandi passi avanti, però vorrei tanto che sparissero del tutto, perché sopportare quest'ansia è veramente faticoso.
Ho molta paura di prendere questo farmaco perché temo che serva solamente ad "addormentare" i sintomi dell'ansia senza risolvere il trauma, e temo poi di entrare in un circolo vizioso di psicofarmaci e poi non riuscire più a smettere di prenderli. Come potrei risolvere il problema diversamente ?
Aggiungo che, pensando che questi problemi fossero di natura organica, (palpitazioni e tachicardia) ho effettuato a settembre scorso esami della tiroide, elettrocardiogramma ed ecocardiogramma, ed è risultato tutto nella norma. A inizio marzo ho fatto gli esami del sangue ed era tutto ok, tranne una lieve anemia.
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Gentile Utente,
1) "..Ancora non ho cominciato la cura, innanzitutto perché vedo in me stessa dei miglioramenti, sto lavorando molto sul problema., anche se ogni tanto si ripresentano fitte al petto, tachicardia, peso sullo stomaco, agitazione e paura di uscire di casa.."
Sta continuando ad avere degli attacchi di ansia ma con una latenza diversa rispetto al periodo precedente alla visita specialistica che ha effettuato.
2) se è stata visitata da uno specialista che le ha consigliato una terapia farmacologica vuol dire che c'è necessità di fare una terapia (se no non le avrebbe consigliato un farmaco). Escitalopram è inoltre un farmaco ben tollerato che non da particolari effetti collaterali. La terapia farmacologica inoltre può essere d'aiuto per permettere una riduzione dell'ansia patologica, e le penetrerebbe di lavorare meglio in psicoterapia su quel trauma che lei ha avuto. Fare un farmaco non significa diventare dipendenti da una sostanza of essere addormentati, ma capire che c'è la necessità di un trattamento per un disturbo.
Inoltre lo specialista che la segue avrà escluso problematiche organiche, se le ha prescritto una terapia psicofarmacologica.
3) rimuginare non le serve per risolvere questo problema ma porta solo ad incrementare la sua ansia.
Cordiali saluti.
1) "..Ancora non ho cominciato la cura, innanzitutto perché vedo in me stessa dei miglioramenti, sto lavorando molto sul problema., anche se ogni tanto si ripresentano fitte al petto, tachicardia, peso sullo stomaco, agitazione e paura di uscire di casa.."
Sta continuando ad avere degli attacchi di ansia ma con una latenza diversa rispetto al periodo precedente alla visita specialistica che ha effettuato.
2) se è stata visitata da uno specialista che le ha consigliato una terapia farmacologica vuol dire che c'è necessità di fare una terapia (se no non le avrebbe consigliato un farmaco). Escitalopram è inoltre un farmaco ben tollerato che non da particolari effetti collaterali. La terapia farmacologica inoltre può essere d'aiuto per permettere una riduzione dell'ansia patologica, e le penetrerebbe di lavorare meglio in psicoterapia su quel trauma che lei ha avuto. Fare un farmaco non significa diventare dipendenti da una sostanza of essere addormentati, ma capire che c'è la necessità di un trattamento per un disturbo.
Inoltre lo specialista che la segue avrà escluso problematiche organiche, se le ha prescritto una terapia psicofarmacologica.
3) rimuginare non le serve per risolvere questo problema ma porta solo ad incrementare la sua ansia.
Cordiali saluti.
Dr. Matteo Preve
Specialista in Psichiatria e Psicoterapia Cognitiva
[#3]
Gentile Utente,
I farmaci come escitalopram non danno dipendenza ( i fenomeni di tolleranza e dipendenza sono legati alle sostanze di abuso e non alle terapie farmacologiche di farmaci come escitalopram). Inoltre sono noti i sintomi da sospensione che il farmaco può dare se sospeso bruscamente (pertanto dopo un periodo di assunzione è consigliata la riduzione graduale del farmaco).
Non ho detto che la sola psicoterapia non sia sufficiente, ma ho solo preso in considerazione quello che lo specialista che l'ha visitata ha considerato, cioè che lei necessita di una terapia (lui l'ha visitata e ha dato un consiglio terapeutico).
Cordiali saluti.
I farmaci come escitalopram non danno dipendenza ( i fenomeni di tolleranza e dipendenza sono legati alle sostanze di abuso e non alle terapie farmacologiche di farmaci come escitalopram). Inoltre sono noti i sintomi da sospensione che il farmaco può dare se sospeso bruscamente (pertanto dopo un periodo di assunzione è consigliata la riduzione graduale del farmaco).
Non ho detto che la sola psicoterapia non sia sufficiente, ma ho solo preso in considerazione quello che lo specialista che l'ha visitata ha considerato, cioè che lei necessita di una terapia (lui l'ha visitata e ha dato un consiglio terapeutico).
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 8.6k visite dal 05/05/2013.
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Approfondimento su Ansia
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