Cefalea e non solo

Buonasera Dottore,
sono una donna di 44 anni ,dal 2003 al 2010 ho assunto paroxetina x il panico e poi x 2 anni successivi la fluoxetina e siccome stavo bene ho smesso in tre mesi di assumere quest'ultimo,nel frattempo però aumentavano i miei mal di testa fino ad impedirmi di vivere la vita ed ora dopo 6 mesi di martirio e visite neurologiche e psichitriche e ricoveri ed esami di ogni tipo tutti negativi mi ritrovo che al mal di testa mi si associa il panico e la pressione alta ,l'insonnia e il mioclono. Mi sono state prescritte diverse terapie che non hanno sortito effetti positivi.Ora mi ritrovo a prender il cardicor e l'enapren x la pressione e ogni qualvolta devo sperimentare un farmaco tipo il diapakin non riesco a prenderlo x paura che mi faccia male,quindi solo al pensiero di assumere questo tipo di farmaci sto male,ho tentato poi con elopram 10mg e gapapentin100 e dopo 10 min ero agitata irrequieta,poi una sensazione di rilassamento e sonnolenza che al contrario hanno prodotto panico continuo e quando per sfinimento cercavo di addormentarmi ricadevo continuamente nella paura di morire ho dormito solo 2 ore e poi tutto il giorno con una confusione e oppressione e ovattamento alla testa,tachicardia e tremore interno. Non so se sono io o i farmaci o entrambe le situazioni.SO SOLO CHE STO MALE . ORA DEVO PROVARE IL MUTABON MITE 1\2 CP E IL DEPAMAG 100 E 5 GOCCE DI EN 3 VLTE AL Dì E LA PAURA MI ASSALE,ESISTE UN METODO PER SCARDINARE STO MECCANISMO . DOVE COME E A CHI POTREI RIVOLGERMI? GRAZIE
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Dr. Federico Baranzini Psichiatra, Psicoterapeuta, Geriatra, Farmacologo, Medico delle dipendenze 41 6
Gentile Utente

da quello che racconta mi pare che il suo problema non siano tanto le cefalee quanto la gestione della sua ansia e le somatizzazioni (accertamenti riferiti essere negativi). Pertanto i farmaci prescritti dal suo curante possono rappresentare una valida cura, ma devono essere assunti.

Un approccio non alternativo ma complementare e di supporto nella gestione dell'ansia e delle somatizzazioni è l'avvio di una pratica di rilassamento o di meditazione, tipo yoga o mindfulness. Queste pratiche esperienziali non sostituiscono le cure tradizionali ma possono aiutarla a renderle più accettabili.

Cordiali saluti

Federico Baranzini
www.psichiatra-a-milano.it

Federico Baranzini - Psichiatra e Psicoterapeuta a Milano
Dottore in Psicofarmacologia Clinica
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Utente
Utente
Grazie Dottore ,

che ne pensa dell' agopuntura per la mia situazione d'ansia smisurata? Probabilmente ho sviluppato una certa farmacofobia, a furia di terapie non efficaci che mi hanno intossicato corpo e anima. Dopo averLe scritto ho iniziato il mutabon e il depamag e le en già le prendevo da 3 gg,dopo un'ora di agitazione mi son tranquillizza e ho dormito,solo che continuo ad esser assopita anche da sveglia. Il medico di base mi ha detto che devo abituarmi ai farmaci e proverò ad intraprendere un'attività complementare per la gestione dell'ansia,sempre che io riesca a non farmi venir l'ansia nell' approccio .
Caspita quanto pesa la vita di un'ansiosa!

Nel ringraziarLa La saluto cordialmente.


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