Depressione,ansia,instabilità sentimentale e citalopram

Salve,mi ritrovo nuovamente a chiedere un consiglio su problemi di depressione/ansia che mi affliggono da anni,o meglio,problemi direi altalenanti che si ripresentano solitamente in questo periodo (cambio di stagione).Dopo un periodo di depressione e attacchi di panico nel 2009 dovuti ad eventi famigliari (la morte di mia nonna e l'allontanamento lavorativo del mio partner) ho iniziato la psicoterapia più 10 gocce di Citalopram come farmaco.Per riprendermi ci sono voluti un pò di mesi ma posso dire che già dal 2010 ho iniziato ad avere uno stile di vita tranquillo,niente più attacchi di panico o altro.Lo scorso anno (e diciamo in maniera lieve anche nei precedenti) al cambio di stagione ho riavuto una ricaduta brusca,associata anche all'aver diminuito la posologia del Citalopram a solo 4 gocce in quel periodo.Sotto consiglio del mio medico di base e dopo una nuova visita dallo psichiatria ho alzato nuovamente la dose a 12 gocce e da allora fino a questo periodo le cose sono tornate ad essere tranquillissime.E' però da circa 3 settimane che ho iniziato nuovamente a fissarmi su pensieri e paure che razionalmente so essere insensate,tipo la paura di non riuscire a provare sentimenti nella mia relazione,di essermi spento,di avere nuovamente una ricaduta,fino al punto da procurarmela per davvero questa ricaduta con nuovi attacchi di panico/ansia e sensazione di essere depresso,piango a volte senza motivo,non riesco ad avere stimoli etc.La cosa mi preoccupa perchè ero davvero riuscito a superare il problema e mi sento svilito e sconfitto ora che questi problemi sono tornati.Non riesco tra l'altro ad associare questa ricaduta a nulla di sensato,le stesse paure che ho so che sono immaginarie visto che poi paradossalmente nel momento in cui passo più tempo col mio partner provando sensazioni positive questi dubbi sul sentirmi spento e vuoto mi spariscono,per poi tornare quando sono solo.Indubbiamente mi rendo conto che l'equilibrio che avevo trovato sta un pò cedendo e mi domando se è attribuibile solo al cambio di stagione e se mi converrebbe parlarne col mio medico e riuscire a superare il tutto correggendo magari anche solo per questo periodo il dosaggio del Citalopram.Dentro di me vorrei davvero che sia così,che sia solo un 'periodo' e che magari il dosaggio,che normalmente ha effetto,adesso non ce la fa,perchè il dover riaffrontare la depressione in forma acuta come anni fa,mi spaventa tanto.
Grazie.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Da quanto tempo non fa un controllo dallo psichiatra?

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Utente
Utente
Da circa un anno,ma proprio perchè non ho avuto problemi,anzi,ero davvero convinto di aver superato del tutto il problema...E' possibile che il Citalopram abbia portato assuefazione o in determinati periodi dell'anno ha bisogno di essere aumentato?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Gentile utente

È buona norma fare controlli periodici dal proprio psichiatra almeno con una cadenza di circa 6-8 settimane nel periodo di trattamento anche in condizioni di benessere sintomatologico e senza sintomi residui.
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Utente
Utente
Io in realtà sono stato seguito principalmente da una psicologa,dallo psichiatra ci sono stato solo nel momento in cui la psicologa mi ha consigliato di rivolgermi per integrare la terapia con lei ad una con farmaci,ed ovviamente per questo tipo di prescrizione era necessario il parere di un esperto,ma dopo la prescrizione del farmaco ho continuato solo a vedere la psicologa.Oggi ho sentito il mio medico curante che mi ha consigliato di aumentare graduatamente la dose da 12 a 15 gocce,di lui ho molta fiducia e conosce bene la mia storia,però non so se ascoltarlo ed iniziare da subito l'aumento del dosaggio o comunque aspettare una visita specialistica che a sto punto in ogni caso farò di nuovo.Lui crede che considerando la mia storia con una dose piena di 15 gocce di Citalopram dovrei nuovamente trovare benefici come in passato.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Conoscere la storia del paziente non fornisce competenza specialistica per la prescrizione farmacologica o per eventuali altre variazioni.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Conoscere la storia del paziente non fornisce competenza specialistica per la prescrizione farmacologica o per eventuali altre variazioni.

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