Ansia e somatizzazioni
Gentili dottori, ho avuto in anni passati episodi di attacchi di panico che ho curato, su indicazione del mio medico, con alprazolam e paroxetina (l'ansia era molto forte e, non capendo cosa mi succedeva, ero, per l'appunto, andato in panico).
A distanza di anni dopo la sospensione delle terapie, crisi di panico non ne ho più avute ma sono sempre state presenti delle somatizzazioni che via via cambiavano espressione (gastrite, palpitazioni ecc.)
Recentemente, in seguito ad una difficile situazione lavorativa fonte di parecchio stress mentale, ed essendo io un tipo già di per sè razionale e che tenta di avere il controllo di tutto, sono aumentate queste somatizzazioni a carico della zona cervicale con forti tensioni, sensazioni di pressione e di "restare bloccato", contratture muscolari. Razionalmente non vado in panico come una volta, ma fisicamente le sensazioni sono più forti e mi destano preoccupazione.
Il mio medico mi ha prescritto alprazolam 0.25 tre volte al dì, che sto prendendo, e, nel caso le cose non fossero migliorate, mi avrebbe consigliato di riprendere con la paroxetina, cosa che non ho ancora fatto.
La mia domanda è questa:
In che modo differiscono questi due farmaci nella loro azione?, ossia, la paroxetina risolve in maniera più radicale il problema ansioso rispetto all'alprazolam e dunque quale dei due farmaci è da preferire? Quale infine ha maggiori effetti collaterali?
Ringrazio cordialmente per le risposte che vorrete darmi
A distanza di anni dopo la sospensione delle terapie, crisi di panico non ne ho più avute ma sono sempre state presenti delle somatizzazioni che via via cambiavano espressione (gastrite, palpitazioni ecc.)
Recentemente, in seguito ad una difficile situazione lavorativa fonte di parecchio stress mentale, ed essendo io un tipo già di per sè razionale e che tenta di avere il controllo di tutto, sono aumentate queste somatizzazioni a carico della zona cervicale con forti tensioni, sensazioni di pressione e di "restare bloccato", contratture muscolari. Razionalmente non vado in panico come una volta, ma fisicamente le sensazioni sono più forti e mi destano preoccupazione.
Il mio medico mi ha prescritto alprazolam 0.25 tre volte al dì, che sto prendendo, e, nel caso le cose non fossero migliorate, mi avrebbe consigliato di riprendere con la paroxetina, cosa che non ho ancora fatto.
La mia domanda è questa:
In che modo differiscono questi due farmaci nella loro azione?, ossia, la paroxetina risolve in maniera più radicale il problema ansioso rispetto all'alprazolam e dunque quale dei due farmaci è da preferire? Quale infine ha maggiori effetti collaterali?
Ringrazio cordialmente per le risposte che vorrete darmi
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Utente
Gentile dottore, sto seguendo psicoterapia da circa due anni presso un medico psicoterapeuta, che mi ha portato indubbi benefici, pur essendo il percorso lungo. Proprio per il percorso fatto, che mi ha fatto prendere consapevolezza maggiore di determinate situazioni personali, vorrei riuscire ad affrontare queste somatizzazioni senza affidarmi unicamente ai farmaci come in passato, o perlomeno usandoli con maggior consapevolezza ed entro un quadro più ampio.
Grazie per l'interessamento.
Grazie per l'interessamento.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.5k visite dal 29/04/2013.
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