Grave crisi di identità sessuale

Gentili psichiatri e psicoterapeuti, sono disperato e tormentato.
Sono un ragazzo di 27 anni, non ho avuto un'infanzia e un'adolescenza facile. Premetto che all'incirca fino all'età di 10 anni, per tutto il periodo delle elementari ho avuto amicizie al 90% femminili con qualche variante maschile che si limitava alle ore scolastiche. Il mio rapporto con mio padre è stato sempre contrastante perchè siamo due generazioni completamente diverse, lui ha più di 70 anni. Quella che doveva essere la normale identificazione con mio padre non è mai avvenuta anche a causa di mio fratello 2 anni più grande di me che facendomi molti dispetti spesso e volentieri mi metteva contro mio padre generando liti e scatti vari di mio padre che alla fine me le dava (non l'ho mai visto picchiare mio fratello). Sono cresciuto molto insicuro e con bassa autostima. Già alle medie ho cominciato a guardare alcuni miei compagni con interesse sessuale. Più o meno nel periodo in cui c'è stato il boom di internet ho cominciato a masturbarmi guardando video porno etero per un primo periodo (ma già qui l'attenzione era focalizzata sui maschi) e successivamente video omosessuali. Per molto tempo, più o meno per tutto il periodo del liceo, nonostante guardassi i ragazzi della mia classe (1 in particolare) mi sembrava tutto normale, nel senso che nonostante sapessi della mia potenziale omosessualità non gli davo molto peso. Più o meno per tutto il periodo dell'università fino ad ora gradualmente questa mia condizione mi ha portato ad un doc omosessuale irrefrenabile. Ho letto molti libri, ho visitato siti, mi sono fatto una vera e propria cultura ma non riesco ad uscire da questa ampasse. Di esperienze ne ho avute pochissime. I primi anni di università sono stato con una ragazza ma è durata si e no un mese per vari problemi suoi di instabilità (in quel poco che c'è stato mi ricordo che c'è stata anche eccitazione). Nel 2011, all'età di 25 anni ho avuto il mio primo e ultimo rapporto completo con una ragazza (c'è stata eccitazione anche qui). Il problema è che secondo me quelle esperienze che avrei dovuto fare in età adolescenziale (mai avvenute per eccessiva timidezza indotta da questa insicurezza sessuale alla base) le sto facendo ora (per modo di dire). Ho provato ad andare 2 o 3 volte con uomini (in effetti anche qui c'è stata eccitazione, con loro il solo pensiero mi provocava un erezione mentre con le donne senza contatto fisico preliminare non succedeva nulla). Ora vorrei sapere, il mio stato di incertezza sessuale è dovuto alla poca esperienza? (tra qualche ora andrò con una prostituta per verificare la mia condizione attuale, purtroppo non ho molto successo con le donne nonostante sia un ragazzo piacente). E' possibile che la convinzione di essere omosessuale si sia radicata così in profondità da quando ho cominciato a nutrire interesse per gli uomini in giovane età da rendermi insicuro, con bassa autostima e facilmente eccitabile pensando agli uomini? ps stress e fobie a iosa.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42k 1k 63
Gentile utente

Visto i dubbi e gli anni trascorsi, ha mai pensato di rivolgersi ad uno specialista sia per capire se ha un DOC realmente sia per comprendere meglio il suo orientamento sessuale?

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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Utente
Utente
le mie esperienze di psicoterapia sono un altro tasto dolente, in effetti sono stato da una psichiatra per circa 6 mesi ma non ho avuto il coraggio di esporre il problema reale perchè le ideologie (peraltro molto conosciute ed anche criticate per la struttura e le basi su cui poggia tutta la psicanalisi) erano e sono inidonee al tipo di problema (mi sono informato su internet). In realtà questa psichiatra mi era stata consigliata in circostanze che non riguardano da vicino il mio problema psicologico. Qualche anno dopo sono andato da un'altra psicoterapeuta ma mi ha consigliato di prendere psicofarmaci (cosa che non vorrei fare perchè ho paura che potrebbero peggiorare le mie disfunzioni erettili). Ho fatto 2 sedute ma ci volevano troppi soldi e ho rinunciato. Io vorrei iniziare una psicoterapia seria, che riesca ad andare a fondo al mio problema e che mi aiuti ad uscire da questa tortura. Ho sentito parlare di un certo Joseph Nicolosi che a quanto pare esercita in america (anche lui molto criticato) ma che sembrerebbe essere la soluzione a tutti i miei problemi. Conoscete qualche luminare esperto nel campo che potrebbe aiutarmi? Io sono di Roma. La mia condizione incerta mi causa dei disagi sempre più insostenibili. Non accetterei mai la conclusione che devo rassegnarmi alla mia omosessualità, piuttosto preferisco non vivere e restare da solo a vita.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42k 1k 63
Gentile utente

La questione andrebbe inquadrata e trattata secondo le indicazioni che sono fornite.

Oltretutto, se la questione si inquadra in un doc, quindi con fissazioni relative ad argomenti, esso va trattato indipendentemente.

Se invece si tratta di discutere della sua omosessualità eventuale e dei dubbi che le crea il discorso è ben diverso e non può attendersi una correzione del suo orientamento sessuale.
In un percorso serio la consapevolezza è il migliore trattamento.

Siccome lei pare essere al confine con un doc direi di trattare il doc e poi, eventualmente, può discutere il suo orientamento sessuale, fermo restando che deve fornire tutti i dettagli dei disturbi per consentire un inquadramento efficace.
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Utente
Utente
Gentile dottore

la ringrazio per la risposta, vorrei tuttavia sottolineare l'ipotesi che la mia confusione sessuale sia conseguenza di processi mentali che vengono elaborati in automatico a seguito di troppe circostanze analoghe ripetutesi nel tempo che hanno radicato un disturbo ossessivo (in realtà parlare di doc è inappropriato perchè fortunatamente il flusso di pensieri che mi tormenta non è accompagnato da compulsioni) nella mia mente. Secondo lei è plausibile? Glie lo sto chiedendo perchè a quanto pare le neuroscienze stanno facendo passi da gigante; mi riferisco ai concetti di psicologia quantistica e neuroplasticità. A quanto pare è possibile monitorare dettagliatamente i vari processi neuronali. Lo scopo che vorrei raggiungere con la psicoterapia è comprendere se gli impulsi sessuali "involontari" dipendano da una modalità di pensiero cristallizzata in un preciso comportamento che nel corso degli anni ha preso il sopravvento spingendomi in una direzione "alternativa". Secondo lei è plausibile indirizzare il pensiero verso una condizione desiderata attraverso l'analisi delle elaborazioni mentali "involontarie"? Chiedo scusa per le tante domande. Le sarei molto grato se potesse indicarmi qualche psichiatra o psicoterapeuta esperto nella materia che potrebbe aiutarmi. Io sono di Roma, conosce qualcuno che possa darmi una mano?
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Utente
Utente
Nessuno può aiutarmi?
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Utente
Utente
Gentili dottori

Sono alla ricerca di uno psicoterapeuta per cercare di superare questa ossessione che mi tormenta.
Potreste dirmi se per il mio problema è più adatta una psicoterapia cognitivo-comportamentale o psicoanalitica?
Grazie a tutti
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42k 1k 63
Questo lo stabilisce chi la visita direttamente, valutando sia l'eleggibilità al trattamento che l'orientamento eventuale.
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Utente
Utente
La ringrazio per la risposta,

tra un paio di mesi entrerò in analisi, sperando di trovare il medico più adatto.
Continuerò a scrivere su questo sito per eventuali riscontri.

Distinti saluti