Spicosi mio padre soffre di questa malattia da 40 anni,io e mia madre abbiamo bisogno di aiuto

cerco 1 soluzione per mio padre che soffre di psicosi....
non conosco tutti gli aspetti clinici,so solo cosa significa avere accanto 1 persona che soffre di questa brutta malattia,le ragioni sono ovvie:
non ha mai avuto l'amore della sua famiglia(famiglia schifosa,gente davvero troppo ignorante e anche cattiva)
fin da piccolo è stato cacciato via di casa perchè suo padre ha sempre prferito il fratello minore che si è laureato,realizzato e mio padre non è stato mai considerato,poco fa è morto il padre e sta ricadendo in stato confusionale...(a causa del cambio di stagione anche!).
I sintomi che ha sono:
pensieri,pensieri,pensieri....quasi sempre negativi
rimane incantato e pensa, a volte anche a voce alta cose cattive nei confronti di mia madre:
cose tipo ti farò fuori,ad esempio ieri,mia madre per la paura era rimasta sveglia ad aspettare che tornassi io,lui la vede sveglia in cucina e gli dice: perchè sei qui e non vai a dormire? che hai paura che ti faccio fuori?
Altri episodi passati nei periodi più tristi:
si voleva suicidare... ci sono tanti episodi dietro tutti questi anni.

In casa io e mia madre non viviamo +,
non siamo tranquille,io xsonalmente la notte non riesco ad addormentarmi,xkè la paura ke ci faccia fuori con 1 coltello o altro è alta.
Mi fa tanta pena vedere mio padre conciato in questa maniera, mia madre è da 40 anni che porta questa croce sulle spalle,dopo tutte le cose cattive che ha fatto a mia madre,l'ha anche tradita,in passato le ha alzato le mani + di una volta,e lei è ancora qui con lui ad assorbirsi tutto in silenzio.
e mio padre mi fa davvero tanta pena...mi dispiace tanto,fino ad oggi nn ci sono mai stati significativi cambiamenti,
sono quì per CHIEDERVI AIUTO
siamo 1 famiglia davvero triste,non c'è mai stata felicità ma solo sofferenza x tante cose successe,
io sono una ragazza di 22 anni
e non posso stare qui ad aspettare che ci ammazzi o che si ammazzi da solo(visto che ha minacciato tante volte di buttarsi giù e di fare del male a mia mamma).
HO BISOGNO di alcuni consigli
posso dirvi che prende un botto di pillole al giorno:
depackin,cardiospirina,tavor,lamictal,risperidone teva,glucophage,zanipril.
Ha anche cirrosi epatica (perchè beveva) ed epatite C.
Quello che più mi rende triste sono le pillole che prende,
perchè diventa uno zombi,ha gli occhi socchiusi parla piano e resta 1 pò stordito;
io stessa ho avuto difficoltà a riconoscere chi fosse mio padre,quello cattivo o l'anniellino che infondo è,xkè non è cattivo,ha sempre amato me e i miei fratelli,però è sempre stato geloso della famiglia unita di mia madre.
Si può migliorare la situazione della sua mente riducendo l'uso di psicofarmaci?
A quale istituzione mi posso rivolgere? abitiamo a Bari
Ci sono delle strutture che accolgono questo tipo di pazienti?
Io e mia mamma abbiamo bisogno di ritornare a vivere...
abbiamo bisogno di serenità
siamo stanche di questo calvario che dura da circa 40 anni.
AIUTATECI DAVVERO! DATECI DELLE RISPOSTE
[#1]
Dr. Matteo Preve Psichiatra, Medico delle dipendenze, Farmacologo, Psicoterapeuta 411 11
Gentile utente,
Deve rivolgersi ad uno specialista psichiatra che possa variare e seguire suo padre nel tempo. La terapia viene regolata sulla base della sintomatologia. Se al momento nonostante la terapia farmacologica presenta i sintomi da lei descritti, ritengo che sia opportuno una rivalutazione psichiatrica. La riduzione o l'incremento di una terapia sono fatti sulla base dello stato clinico del paziente. Se non sta bene ha bisogno di una rivalutazione.
Nel territorio nazionale esistono Centri di Salute Mentale dove può ritrovare specialisti che possono consigliarla in merito alle strutture o possibilità terapeutiche che esistono sul suo territorio.
Cordiali saluti.

Dr. Matteo Preve
Specialista in Psichiatria e Psicoterapia Cognitiva

[#2]
Attivo dal 2013 al 2021
Ex utente
A questo ci ero arrivata anche da sola...
è ovvio che è in cura da uno psichiatra che conosce da anni la sua storia,
però credo che i problemi non si risolvano solo con le medicine...
lui segue questa terapia,e in base ai suoi periodi cambiano le dosi,
ma il mio è una richiesta di aiuto un pò diversa e + umana...
capire se si la situazione può migliorare,può tornare ad essere 1 persona come le altre o non lo sarà mai?
é già stato ricoverato l'estate scorsa, l'hanno tenuto ricoverato 2 settimane x imbottirlo di farmaci poi è uscito...
Non ci sono delle tecniche psichiatriche particolari... sarà sempre così?
La psicosi che ha è bipolare ...
è una malattia che ha radici genetiche,e chi è vicino a questa gente,corre il rischio di farsi coinvolgere anch'esso da questi disturbi?
[#3]
Dr. Matteo Preve Psichiatra, Medico delle dipendenze, Farmacologo, Psicoterapeuta 411 11
Gentile utente,
Se la malattia è un disturbo bipolare la base della terapia deve essere basata sulla corretta stabilizzazione a cui deve seguire una corretta psicoeducazione. Il trattamento del disturbo bipolare prevede due tipi di strategie terapeutiche cioè nell'immediato risolvere la fare acuta e nel lungo termine impostare la terapia per consentire una corretta stabilizzazione ed educazione del paziente. La malattia è soggetta a riacutizzazioni e ricadute pertanto la prosecuzione della terapia, l'effettuazione di visite di controllo regolari, il riconoscimento dei sintomi precoci, e le altre caratteristiche del disturbo sono la base per poter garantire una migliore qualità della vita al paziente ed ai familiari del paziente.
Inoltre la questione non è più o meno farmaci, ma stabilire la terapia corretta per il tipo di disturbo (che può voler dire anche più farmaci insieme in associazione).
Cordiali saluti.

Le Consiglio https://www.medicitalia.it/blog/psichiatria/3187-la-psicoeducazione-nel-disturbo-bipolare.html