Psicosi crisi esistenziale
Buonasera.
Come da titolo la mia domanda riguarda le psicosi.
Io ho problemi.
La cosa che mi da terribilmente fastidio è il fatto che non riesco a vivere serenamente.
Ho fatto anni di sedute ho preso coscienza di mille cose ma perchè devo vivere ciò che accade intorno a me?
Sembra che io non abbia un'identita.
Ma porco ....., come fa una persona a capire che la realtà non è la fantasia.
Se sto parlando con una, due, o più persone che un discorso normale si trasforma in un assurdo complotto che mi dilania, quando invece santo e dio riesco a capire che sto parlando una qualsiasi cosa che non sono io, devo (vi rubo un termine) oggettivarmi in qualcosa di esterno.
Eppure ho dei momenti nei quali dico finalmente questa sensazione se ne è andata e sto bene, ma poi inizio a stare bene e devo trovare un assurdo modo per struggermi il cervello nell' interpretare mentalmente un melodramma che diventa poi la nuova proiezione di un nuovo complotto.
Mi chiedo perchè?
Eppure riesco a riconoscere cosa sia una cosa che intando fare realmente(sia che riesco o no) da una puramente immaginaria che poi diventa uno stato di malessere.
Non capisco più niente di perchè devo somatizzare ogni cosa che passa per la mia testa solo perchè il mio cervello ha pensato ydhdkddl, ad esempio.
Cioè non è una cosa normale.
Se, vi faccio un esempio io faccio una battuta per scherzo e riconosco che non ci fosse nulla di male, devo tornare indietro per capire SE ABBIA DETTO QUALCOSA DI MALE.
Non è normale per me è assurdo completamente.
Da cosa viene mossa una carica psicotica, cosa c'è di bloccato nell'individuo cha la subisce, eppure ho dei momenti di totale serenità.
Cioè il mio cervello non sono io ed io non sono perforza il mio cervello, eppure ce qualcosa che ogni tanto si sposta e mi fa vivere male.
Voi che avete studiato ci capite qualcosa?
Se molto di ciò che è stato scritto nei libri è vero come si può liberare la mente da queste terribili condanne esistenziali?
Mi potete dare un consiglio valido?
grazie
Come da titolo la mia domanda riguarda le psicosi.
Io ho problemi.
La cosa che mi da terribilmente fastidio è il fatto che non riesco a vivere serenamente.
Ho fatto anni di sedute ho preso coscienza di mille cose ma perchè devo vivere ciò che accade intorno a me?
Sembra che io non abbia un'identita.
Ma porco ....., come fa una persona a capire che la realtà non è la fantasia.
Se sto parlando con una, due, o più persone che un discorso normale si trasforma in un assurdo complotto che mi dilania, quando invece santo e dio riesco a capire che sto parlando una qualsiasi cosa che non sono io, devo (vi rubo un termine) oggettivarmi in qualcosa di esterno.
Eppure ho dei momenti nei quali dico finalmente questa sensazione se ne è andata e sto bene, ma poi inizio a stare bene e devo trovare un assurdo modo per struggermi il cervello nell' interpretare mentalmente un melodramma che diventa poi la nuova proiezione di un nuovo complotto.
Mi chiedo perchè?
Eppure riesco a riconoscere cosa sia una cosa che intando fare realmente(sia che riesco o no) da una puramente immaginaria che poi diventa uno stato di malessere.
Non capisco più niente di perchè devo somatizzare ogni cosa che passa per la mia testa solo perchè il mio cervello ha pensato ydhdkddl, ad esempio.
Cioè non è una cosa normale.
Se, vi faccio un esempio io faccio una battuta per scherzo e riconosco che non ci fosse nulla di male, devo tornare indietro per capire SE ABBIA DETTO QUALCOSA DI MALE.
Non è normale per me è assurdo completamente.
Da cosa viene mossa una carica psicotica, cosa c'è di bloccato nell'individuo cha la subisce, eppure ho dei momenti di totale serenità.
Cioè il mio cervello non sono io ed io non sono perforza il mio cervello, eppure ce qualcosa che ogni tanto si sposta e mi fa vivere male.
Voi che avete studiato ci capite qualcosa?
Se molto di ciò che è stato scritto nei libri è vero come si può liberare la mente da queste terribili condanne esistenziali?
Mi potete dare un consiglio valido?
grazie
[#2]
Gentile Utente,
per quanto sia possibile comprendere dal suo discorso sembra emergere apparentemente un tratto ossessivo come sua condizione di fondo, sarebbe utile conoscere la diagnosi e le eventuali terapie fin qui effettuate,
Saluti
per quanto sia possibile comprendere dal suo discorso sembra emergere apparentemente un tratto ossessivo come sua condizione di fondo, sarebbe utile conoscere la diagnosi e le eventuali terapie fin qui effettuate,
Saluti
Dr G. Nicolazzo
Specialista in Psichiatria
Psicoterapeuta
[#3]
Ex utente
Rispondrò ad entrambi.
Vengo seguito dalla psichiatra della asl.
\Io ho comunque in parte rifiutato alcune terapie e le cose per un periodo si sono aggravate ma poi sono tornate pressochè più stabili e sono in una fase di stallo se così la posso definire.
Naturalmente se avessi preso solo farmaci senza essere seguito sarei davvero uscito di senno.
Terapie ho seguito solo risperdal e poi gli antidepressici e ansiolitici sono stati eliminati perchèi me li hanno sconsigliati a causa di tratti maniacali nei quali sono stato aiutato in parte a riconoscere.
Avro una seduta tra due settimane e le diagnosi fatte sono molto conplicate, cioè non c'è una dignosi precisa ma si nsono evidenziati dei tratti ossessivi molto molto marcati e anche tratti paranoici.
Queste due più le manie sono tutti collegati.
La cosa che mi fa specie e che ho avuto una buona consapevolezza di ciò che mi stava accadendo.
La cosa peggiore sta nelc fatto che non riesco ad interagire con l'ambiente in presenza di un buon coinvolgimeto con gli altri.
Sto prendendo 1,5 mg di risperdal da 2 settimane al mattino.
So cosa mi sta dando questi problemi ma non riesco a fare pulizia cerebrale ed a reinteragire con l'ambiente.
Non vi posso dare un riferimento di diagnosi esatta, non ne ho una definitiva.
Mi dispiace.
é possibile rimuovere non tanto i pensieri ma il blocco ossessivo?
Grazie
Vengo seguito dalla psichiatra della asl.
\Io ho comunque in parte rifiutato alcune terapie e le cose per un periodo si sono aggravate ma poi sono tornate pressochè più stabili e sono in una fase di stallo se così la posso definire.
Naturalmente se avessi preso solo farmaci senza essere seguito sarei davvero uscito di senno.
Terapie ho seguito solo risperdal e poi gli antidepressici e ansiolitici sono stati eliminati perchèi me li hanno sconsigliati a causa di tratti maniacali nei quali sono stato aiutato in parte a riconoscere.
Avro una seduta tra due settimane e le diagnosi fatte sono molto conplicate, cioè non c'è una dignosi precisa ma si nsono evidenziati dei tratti ossessivi molto molto marcati e anche tratti paranoici.
Queste due più le manie sono tutti collegati.
La cosa che mi fa specie e che ho avuto una buona consapevolezza di ciò che mi stava accadendo.
La cosa peggiore sta nelc fatto che non riesco ad interagire con l'ambiente in presenza di un buon coinvolgimeto con gli altri.
Sto prendendo 1,5 mg di risperdal da 2 settimane al mattino.
So cosa mi sta dando questi problemi ma non riesco a fare pulizia cerebrale ed a reinteragire con l'ambiente.
Non vi posso dare un riferimento di diagnosi esatta, non ne ho una definitiva.
Mi dispiace.
é possibile rimuovere non tanto i pensieri ma il blocco ossessivo?
Grazie
[#4]
Ex utente
Un'altra cosa che mi succede è quella dove sembra che io debba tenere la testa impegnata per forza su qualcosa. Il bello è che se volessi stare tranquillo ho in parte le possibilità di poterlo fare ma poi non è cosi.
Mi è capitato ultimamente di stare con le persone e di reagire in modo spontaneo e senza dovermi preoccupare di chissa cosa.
Mi succede spesso ultimamente che vado a dormire tranquillo e la mattina di svegliarmi e non ricordare niente cioè mi spiego: mi sveglio chiedendomi: MA IERI COSA è SUCCESSO.
Eppure non bevo non mi drogo da 8 anni( non ho mai preso ne acidi ne oppiacei)
L'unico vizio è la sigaretta e bo.
Spesso mi guardo quando sento alcune frasi e mi mi chiedo:MA IO HO FATTO QUALCOSA?
è una cosa strana eppure riconosco che le cose alle quali partecipo nella vita di tutti i giorni ricordo bene cosa realmente faccio o cosa ho fatto mai poi vengono fuori certe cose che non riesco ha definire.
A me viene da pensare che mi immedesim otalmente tanto in ciò che mi circonda e me ne rendo in parte quasi responsabile.
Eppure sono convinto che posso essere aiutato, perchè ancora un po di cervellino mi è rimasto.
Non so come altro spiegare la mia condizione.
Mi è capitato ultimamente di stare con le persone e di reagire in modo spontaneo e senza dovermi preoccupare di chissa cosa.
Mi succede spesso ultimamente che vado a dormire tranquillo e la mattina di svegliarmi e non ricordare niente cioè mi spiego: mi sveglio chiedendomi: MA IERI COSA è SUCCESSO.
Eppure non bevo non mi drogo da 8 anni( non ho mai preso ne acidi ne oppiacei)
L'unico vizio è la sigaretta e bo.
Spesso mi guardo quando sento alcune frasi e mi mi chiedo:MA IO HO FATTO QUALCOSA?
è una cosa strana eppure riconosco che le cose alle quali partecipo nella vita di tutti i giorni ricordo bene cosa realmente faccio o cosa ho fatto mai poi vengono fuori certe cose che non riesco ha definire.
A me viene da pensare che mi immedesim otalmente tanto in ciò che mi circonda e me ne rendo in parte quasi responsabile.
Eppure sono convinto che posso essere aiutato, perchè ancora un po di cervellino mi è rimasto.
Non so come altro spiegare la mia condizione.
[#7]
Ex utente
Salve,
ho un'ultima domanda:mi è stato consigliato da un amico una lettura che secondo lui mi può aiutare.
Mi ha parlato di un libro chiamato L'IO DIVISO DI RONALD LANG.
vOI LO CONOSCETE?
A quanto mi ha detto fa al caso mio visto che non sono più delirante come una volta.
Grazie a chi mi vorra rispondere.
Arrivederci.
ho un'ultima domanda:mi è stato consigliato da un amico una lettura che secondo lui mi può aiutare.
Mi ha parlato di un libro chiamato L'IO DIVISO DI RONALD LANG.
vOI LO CONOSCETE?
A quanto mi ha detto fa al caso mio visto che non sono più delirante come una volta.
Grazie a chi mi vorra rispondere.
Arrivederci.
[#8]
Gentile Utente,
il testo da lei citato ( l'io diviso, R. Laing ) tratta argomenti che, almeno da quanto descrive, nulla hanno a che fare con la sue problematiche; credo sia molto più importante nel suo caso un buon percorso terapeutico presso uno psichiatra,
Saluti
il testo da lei citato ( l'io diviso, R. Laing ) tratta argomenti che, almeno da quanto descrive, nulla hanno a che fare con la sue problematiche; credo sia molto più importante nel suo caso un buon percorso terapeutico presso uno psichiatra,
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 3.7k visite dal 25/04/2013.
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