Ansia-depressione
Buonasera, sono un ragazzo di 26 anni, da 10 anni soffro di ansia, e da circa 4 anche di depressione, negli ultimi 2 anni sono entrato in un circolo vizioso di pensieri assurdi e violenti (non ho mai fatto del male a nessuno) che mi stanno pian piano distruggendo psicologicamente.
Voglio innanzitutto raccontare un po della mia vita:
Da bambino ero un ragazzo iper attivo, non riuscivo mai a stare fermo, amavo molto fare sport, poi all'età di 14 anni sono stato investito da una vettura dove ho riportato la frattura di tibia e perone, ci sono voluti 3 mesi per riprendermi, ma nonostante mi ero ripreso, non avevo più voglia di uscire con gli amici, ma la prima sera che sono uscito mi è passato tutto.
Dopo sei mesi dal primo incidente ho avuto il secondo in moto, con la rottura di femore,ginocchio radio e ulna, lì ho impiegato più tempo per riprendermi, ma quando mi sono ripreso decisi immediatamente di uscire con gli amici, perchè avevo paura di riprovare la sensazione precedentemente avuta.
A 16 anni mentre ero in giro con gli amici, mi è venuto un improvviso attacco di panico, per me era la prima volta ho avuto una paura assurda, decisi di raccontare tutto a mia madre per capire cosa mi fosse successo, e lei decise di portarmi da un neurologo, mi diede una cura con xanax, laroxil, e un altro medicinale che non ricordo più, dopo un mese però decisi di interrompere la cura perchè mi sentivo bene......
a distanza di un anno di nuovo un forte attacco di panico, ma molto più forte, non riuscivo più a guidare e a muovermi da casa.... e nuovamente in cura, da allora non ho smesso più, cipralex, xanax, laroxil, non ricordo più tutti i nomi dei medicinali cambiati, però la cosa che più mi ha turbato è stato circa 4 anni fa; un ultimo incidente con la moto dove ho riportato la rottura del tendine rotuleo, mi trovavo in ospedale, ho bloccato di colpo i medicinali che prendevo, perchè ero convinto che il fattore psicologico di stare in un ospedale mi avrebbe aiutato, e invece un crollo totale, ecco la depressione, voglia di morire, pensieri violenti, cercavo di non uscire mai.... ho cercato di nuovo aiuto da un nuovo neurologo, che mi ha indirizzato da una psicologa, ma nulla da fare, non mi ha soddisfatto la psicoterapia di tipo cognitivo comportamentale, e sono ritornato dal neurologo..... ora mi sento sull'orlo del baratro.
Premetto che secondo me il mio lavoro non mi aiuto molto, sono in viaggio per il mondo 365 giorni all'anno, e di questo non sono affatto felice, mi ha tolto tante passioni,e non mi da la possibilità di potermi curare in modo corretto.
I miei pensieri mi ossessionano sempre di più, e mi rendono ansioso in modo da offuscarmi la vista, sento come una bomba al mio interno che esplode tra un momento all'altro, ultimamente il pensiero di farla finita e continuo, ma ho ancora la forza di contrastarlo, per quanto però non lo so.
Questo è solo un piccolo riassunto dei miei pensieri, e delle mie sensazioni.
Grazie mille per l'attenzione
Voglio innanzitutto raccontare un po della mia vita:
Da bambino ero un ragazzo iper attivo, non riuscivo mai a stare fermo, amavo molto fare sport, poi all'età di 14 anni sono stato investito da una vettura dove ho riportato la frattura di tibia e perone, ci sono voluti 3 mesi per riprendermi, ma nonostante mi ero ripreso, non avevo più voglia di uscire con gli amici, ma la prima sera che sono uscito mi è passato tutto.
Dopo sei mesi dal primo incidente ho avuto il secondo in moto, con la rottura di femore,ginocchio radio e ulna, lì ho impiegato più tempo per riprendermi, ma quando mi sono ripreso decisi immediatamente di uscire con gli amici, perchè avevo paura di riprovare la sensazione precedentemente avuta.
A 16 anni mentre ero in giro con gli amici, mi è venuto un improvviso attacco di panico, per me era la prima volta ho avuto una paura assurda, decisi di raccontare tutto a mia madre per capire cosa mi fosse successo, e lei decise di portarmi da un neurologo, mi diede una cura con xanax, laroxil, e un altro medicinale che non ricordo più, dopo un mese però decisi di interrompere la cura perchè mi sentivo bene......
a distanza di un anno di nuovo un forte attacco di panico, ma molto più forte, non riuscivo più a guidare e a muovermi da casa.... e nuovamente in cura, da allora non ho smesso più, cipralex, xanax, laroxil, non ricordo più tutti i nomi dei medicinali cambiati, però la cosa che più mi ha turbato è stato circa 4 anni fa; un ultimo incidente con la moto dove ho riportato la rottura del tendine rotuleo, mi trovavo in ospedale, ho bloccato di colpo i medicinali che prendevo, perchè ero convinto che il fattore psicologico di stare in un ospedale mi avrebbe aiutato, e invece un crollo totale, ecco la depressione, voglia di morire, pensieri violenti, cercavo di non uscire mai.... ho cercato di nuovo aiuto da un nuovo neurologo, che mi ha indirizzato da una psicologa, ma nulla da fare, non mi ha soddisfatto la psicoterapia di tipo cognitivo comportamentale, e sono ritornato dal neurologo..... ora mi sento sull'orlo del baratro.
Premetto che secondo me il mio lavoro non mi aiuto molto, sono in viaggio per il mondo 365 giorni all'anno, e di questo non sono affatto felice, mi ha tolto tante passioni,e non mi da la possibilità di potermi curare in modo corretto.
I miei pensieri mi ossessionano sempre di più, e mi rendono ansioso in modo da offuscarmi la vista, sento come una bomba al mio interno che esplode tra un momento all'altro, ultimamente il pensiero di farla finita e continuo, ma ho ancora la forza di contrastarlo, per quanto però non lo so.
Questo è solo un piccolo riassunto dei miei pensieri, e delle mie sensazioni.
Grazie mille per l'attenzione
[#1]
Gentile utente,
in questo momento la migliore cosa che può fare sarebbe rivolgersi al suo medico di fiducia per reintrodurrre una terapia farmacologica adeguata per superare questo momento.
Inoltre posso dirle che in alcune forme di depressione la persona avverte un rallentamento del normale fluire dei pensieri, ed le poche idee o pensieri che rimangono tendono a concentrarsi su alcuni contenuti, che generano cosí ansia ed angoscia. Gran parte delle emozioni e pensieri che sta vivendo in questo momento sono espressione dello stato depressivo. Una soluzione c'è, basta fare i passi giusti per aiutarsi, e per risolvere questo periodo così negativo per lei.
Cordiali saluti.
in questo momento la migliore cosa che può fare sarebbe rivolgersi al suo medico di fiducia per reintrodurrre una terapia farmacologica adeguata per superare questo momento.
Inoltre posso dirle che in alcune forme di depressione la persona avverte un rallentamento del normale fluire dei pensieri, ed le poche idee o pensieri che rimangono tendono a concentrarsi su alcuni contenuti, che generano cosí ansia ed angoscia. Gran parte delle emozioni e pensieri che sta vivendo in questo momento sono espressione dello stato depressivo. Una soluzione c'è, basta fare i passi giusti per aiutarsi, e per risolvere questo periodo così negativo per lei.
Cordiali saluti.
Dr. Matteo Preve
Specialista in Psichiatria e Psicoterapia Cognitiva
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.6k visite dal 19/04/2013.
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