Fobia degli insetti
Salve,
Ho 22 anni e da sempre (per quanto mi possa ricordare) soffro di una fortissima paura verso gli insetti. Non si tratta semplicemente di disgusto, bensì di una vera e propria fobia che non riesco a controllare e che condiziona le mie abitudini.
Studio medicina e di recente, sostenendo l'esame di psichiatria, ho scoperto che questo genere di fobia specifica è effettivamente una patologia psichiatrica e che potrebbe esserci una terapia adatta. Però non so esattamente come funzioni né dove esattamente debba rivolgermi.
So solo che se c'è una maniera per risolvere questo problema vorrei provare a farlo.
Spiego meglio la situazione:
-Quando vedo un insetto vicino a me o semplicemente entra un insetto nella mia stanza entro in uno stato di forte ansia e tensione. La mia reazione istintiva è quella di scappare, sono in preda ad un forte panico e agitazione. Se devo essere io a scacciarlo o non c'è modo di farlo uscire la tensione diventa insostenibile. Ammazzare un insetto è una cosa che mi risulta praticamente impossibile.
-La paura è più forte con insetti volanti o di maggiori dimensioni, non fa alcuna differenza se sono pericolosi o meno. Per esempio la stessa ansia mi può venire per un ape o una farfalla o un moscone. Se c'è un insetto nella stanza non posso evitare di pensarci e fare altre cose, mi è impossibile ignorarlo.
-La paura è molto più forte se sono in un luogo chiuso, come casa, che se sono all'aperto (perché posso allontanarmi più facilmente). Naturalmente però non posso fare un picnic all'aperto restando tranquillo. È più forte se sono solo.
-Cerco sempre di tenere chiuse tutte le porte e finestre, soprattutto d'estate e soprattutto di notte (di notte mi crea ansia lasciare una finestra aperta), per evitare che possano entrare insetti. Ultimamente sono sempre più scrupoloso e attento nel farlo, e questo mi crea molto fastidio.
-Sin da piccolo ricordo di aver sempre avuto questa paura. Da piccolo avevo paura anche di altri animali (persino i cani) però questa paura è sempre stata meno forte e ora (vivendo con una ragazza che ha molti animali) sono riuscito a superarla.
-Non mi dà lo stesso panico vedere foto o filmati di insetti, anche se mi suscitano comunque un certo fastidio.
Volevo sapere: se, come credo in base a questi sintomi, soffro realmente di questo disturbo, è trattabile? Se sì, in cosa consiste la terapia? Leggevo di terapie di esposizione allo stimolo, ma non credo di essere in grado di sopportarlo.
Ad ogni modo, dove conviene che mi rivolga? Direttamente ad uno specialista privato? Nel reparto in ospedale trattano queste fobie?
Grazie in anticipo per la disponibilità.
Ho 22 anni e da sempre (per quanto mi possa ricordare) soffro di una fortissima paura verso gli insetti. Non si tratta semplicemente di disgusto, bensì di una vera e propria fobia che non riesco a controllare e che condiziona le mie abitudini.
Studio medicina e di recente, sostenendo l'esame di psichiatria, ho scoperto che questo genere di fobia specifica è effettivamente una patologia psichiatrica e che potrebbe esserci una terapia adatta. Però non so esattamente come funzioni né dove esattamente debba rivolgermi.
So solo che se c'è una maniera per risolvere questo problema vorrei provare a farlo.
Spiego meglio la situazione:
-Quando vedo un insetto vicino a me o semplicemente entra un insetto nella mia stanza entro in uno stato di forte ansia e tensione. La mia reazione istintiva è quella di scappare, sono in preda ad un forte panico e agitazione. Se devo essere io a scacciarlo o non c'è modo di farlo uscire la tensione diventa insostenibile. Ammazzare un insetto è una cosa che mi risulta praticamente impossibile.
-La paura è più forte con insetti volanti o di maggiori dimensioni, non fa alcuna differenza se sono pericolosi o meno. Per esempio la stessa ansia mi può venire per un ape o una farfalla o un moscone. Se c'è un insetto nella stanza non posso evitare di pensarci e fare altre cose, mi è impossibile ignorarlo.
-La paura è molto più forte se sono in un luogo chiuso, come casa, che se sono all'aperto (perché posso allontanarmi più facilmente). Naturalmente però non posso fare un picnic all'aperto restando tranquillo. È più forte se sono solo.
-Cerco sempre di tenere chiuse tutte le porte e finestre, soprattutto d'estate e soprattutto di notte (di notte mi crea ansia lasciare una finestra aperta), per evitare che possano entrare insetti. Ultimamente sono sempre più scrupoloso e attento nel farlo, e questo mi crea molto fastidio.
-Sin da piccolo ricordo di aver sempre avuto questa paura. Da piccolo avevo paura anche di altri animali (persino i cani) però questa paura è sempre stata meno forte e ora (vivendo con una ragazza che ha molti animali) sono riuscito a superarla.
-Non mi dà lo stesso panico vedere foto o filmati di insetti, anche se mi suscitano comunque un certo fastidio.
Volevo sapere: se, come credo in base a questi sintomi, soffro realmente di questo disturbo, è trattabile? Se sì, in cosa consiste la terapia? Leggevo di terapie di esposizione allo stimolo, ma non credo di essere in grado di sopportarlo.
Ad ogni modo, dove conviene che mi rivolga? Direttamente ad uno specialista privato? Nel reparto in ospedale trattano queste fobie?
Grazie in anticipo per la disponibilità.
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Gentile utente e futuro collega,
I sintomi che descrive sono ascrivibili ad un disturbo ansioso e nel caso la fobia specifica sembra la più corretta anche se solamente attraverso un giudizio medico di specialista che la può visitare si può stabilire una diagnosi corretta. La terapia di esposizione allo stimolo può essere effettuata solo in un deciduo momento quando parte della sintomatologia ansiosa e ridotta o per stimoli progressivi (da cose che le fanno meno paura a quelle che le fanno più paura) e va effettuata in sede psicoterapeutica (cognitivo comportamentale) sotto la guida di uno psicoterapeuta. La terapia farmacologica consiste in farmaci antidepressiva SSRI, SNRI, TRICICLICI, benzodiazepine (il farmaco verra scelto in base alla diagnosi ed alla sua situazione clinica). Può rivolgersi a specialista privato od a pubblico declamo sua scelta. Nel sistema sanitario ci sono centri di salute mentale dove può reperire informazioni più precise (per il pubblico).
Cordiali saluti.
I sintomi che descrive sono ascrivibili ad un disturbo ansioso e nel caso la fobia specifica sembra la più corretta anche se solamente attraverso un giudizio medico di specialista che la può visitare si può stabilire una diagnosi corretta. La terapia di esposizione allo stimolo può essere effettuata solo in un deciduo momento quando parte della sintomatologia ansiosa e ridotta o per stimoli progressivi (da cose che le fanno meno paura a quelle che le fanno più paura) e va effettuata in sede psicoterapeutica (cognitivo comportamentale) sotto la guida di uno psicoterapeuta. La terapia farmacologica consiste in farmaci antidepressiva SSRI, SNRI, TRICICLICI, benzodiazepine (il farmaco verra scelto in base alla diagnosi ed alla sua situazione clinica). Può rivolgersi a specialista privato od a pubblico declamo sua scelta. Nel sistema sanitario ci sono centri di salute mentale dove può reperire informazioni più precise (per il pubblico).
Cordiali saluti.
Dr. Matteo Preve
Specialista in Psichiatria e Psicoterapia Cognitiva
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.1k visite dal 14/04/2013.
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