Alprazolam e gravidanza
Salve,sono una donna di 38 anni.Ho già 2 figli,di 16 e 13 anni.Ora con mio marito vorremmo un terzo figlio,ma io da circa 10 anni soffro di terribili attacchi di panico.Ho cambiato tante terapie in questi anni.Sono stata anche vista da neurologi e psichiatri.Ho cambiato tante terapie,dalle en,al sereupin,all'alprazolam,ecc...Per farla breve ora come ora io sto bene prendendo una pastiglia da 1 mg x 3 volte al giorno.Premetto che ci sono dei giorni,dove magari me ne basta una sola,di pastiglia,ma il più delle volte,sono 2 o 3 al giorno.A dicembre mi sono presa incinta,poi ho avuto un aborto spontaneo.Avevo sospeso l'alprazolam,per paura di fare danni,ma sono stata malissimo e credevo di morire.Ora sono ritornata alle mie vecchie abitudini.In questo periodo abbiamo iniziato a riprovare per la gravidanza,ma io non oso neanche pensare di ritornare a passare quello che ho passato a dicembre,quando non ho più seguito la terapia.Cosa devo fare?E' così pericoloso l'alprazolam in gravidanza?Oppure posso comunque prendere qualcosa?Premetto che tutto quello che riguarda omeopatia o erbe in genere,le ho provate tutte,ma non ho avuto nessun beneficio.Vi prego,datemi una risposta.La voglia di un altro bebè è forte ma la paura è altrettanto tanta.Un grazie a chi mi risponderà
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L'alprazolam non è indicato per gli attacchi di panico. Dà dipendenza e non cura niente. Le consiglio di andare da uno psichiatra, iniziare una cura con SSRI, continuarla alle dosi opportune e per il tempo necessario (almeno un anno). La psicoterapia, soprattutto se cognitivo-comportamentale, associata alla terapia farmacologica può essere di aiuto.
Capisco che questo interferisca non poco col vostro desiderio di avere un bambino, perché il tempo passa, ma l'unico modo di guarire è essere costanti: 3-4 settimane a dosi piene per valutare se il farmaco è efficace, e poi continuare per il tempo che occorre.
Cordiali saluti
Capisco che questo interferisca non poco col vostro desiderio di avere un bambino, perché il tempo passa, ma l'unico modo di guarire è essere costanti: 3-4 settimane a dosi piene per valutare se il farmaco è efficace, e poi continuare per il tempo che occorre.
Cordiali saluti
Franca Scapellato
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Utente
Gentilissima Dott,il giorno 19 di aprile,ho già un appuntamento con un medico che mi aveva vista ancora agli esordi di questi attacchi.Le chiedo come mai allora,leggo in continuazione sui forum delle donne che soffrono di attacchi di panico,di alcune di esse,che malgrado siano in terapia farmacologica hanno potuto continuare o programmare una gravidanza senza problemi.Chiaramente sono state seguite e monitorate durante tutto il persorso.Le chiedo scusa ma non so cosa voglia dire SSRI,e se effettivamente non c'è proprio nulla da poter prendere in gravidanza,perchè quando mi sono presa incinta a dicembre,avevo tel anche al telefono rosso di roma,e mi avevano detto che l'assunzione di alprazolam(al dì là della sua efficacia)poteva provocare,ma non in percentuale molto più alta delle donne che non lo assumono,solamente un rischio maggiore di labbro leporino.Quindi mi hanno detto di prenderlo.Grazie x la risposta
[#3]
SSRI: Inibitori della Ricaptazione di Serotonina, cioè antidepressivi. Le benzodiazepine come l'alprazolam sono sintomatici, quindi finché dura l'effetto tengono tranquilli, poi finisce l'effetto e subentra la carenza del farmaco e quindi l'ansia. Non per niente si consiglia di non superare i 15 giorni di trattamento, proprio per evitare fenomeni di dipendenza.
Per quanto riguarda il rapporto rischio beneficio va fatta un'accurata valutazione con il medico che la segue; la letteratura non è concorde, secondo alcuni ci sono rischi di malformazioni (teratogenicità), secondo altri aumenterebbe il rischio di aborti spontanei. Si tratta sempre di probabilità, non di certezze.
Comunque ripeto che sta assumendo una terapia non adatta che cronicizza il suo problema di panico.
Per quanto riguarda il rapporto rischio beneficio va fatta un'accurata valutazione con il medico che la segue; la letteratura non è concorde, secondo alcuni ci sono rischi di malformazioni (teratogenicità), secondo altri aumenterebbe il rischio di aborti spontanei. Si tratta sempre di probabilità, non di certezze.
Comunque ripeto che sta assumendo una terapia non adatta che cronicizza il suo problema di panico.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 12.4k visite dal 07/04/2013.
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