Paura psicofarmaco
Gentili medici sono una ragazza 26enne che è fidanzata da poco con un ragazzo toscano il quale presenta varie fasi depressive nei cicli della sua vita, ovvero si può anche dire benissimo disturbo bipolare aumentato con quelli di personalità nel 2010 dopo il lutto del nonno .
E' stato protagonista di reati penali del quale ha affrontato un processo in cui si era un pò convinto della presenza del Diavolo nella sua vita e non solo questo . Fin qua và tutto regolare, però in esso subentra la psichiatria e questo medico lo ha aiutato nel suo problema, ma inserisce delle figure nuove come il giudice tutelare ed amministratore di sostegno . Con esse purtroppo si trova in condizioni ristrette perchè viene controllato tutto, e di conseguenza c'è meno possibilità per vedersi, uscire a mangiare una pizza, al cinema, è come tenuto schiavo di qualcosa . Cioè, non può andar via il pomeriggio perchè vanno gli infermieri a domicilio, fà una vita normale che lo svago è solo il computer, o perlomeno è quello concesso purtroppo ! Vive tutto ciò in modo negativo come se Questo lo avesse distrutto psicologicamente, e di fatti è peggiorato tantissimo rispetto all'inizio con le cure psichiatriche . Ora da pochi giorni è stato a Siena e gli hanno dato un farmaco "RISPERDAL" che è stato annunciato come effetto d'aumento di peso, lui già non può vedersi con la pancia, e ciò non lo aiuta, per di più ha conosciuto su facebook una ragazza che il fratello è stato molto male con quest'ultimo presentando problemi muscolari al viso se non sbaglio, e lui ora tiene paura di fare esso come cura . E' agitatissimo in ogni circostanza, dice che è come avere un cancro la sua situazione, insomma lo vedo molto sconfortato adesso, e odia gli psichiatri dicendo che questa disciplina rovina i giovani . Io non sò cosa fare, purtroppo la situazione è stata inserita ed indietro non si può tornare, migliorare ci ha provato tante volte ma non è servito a niente, ogni cosa và nel verso opposto, dice non è vita questa, mi sento schiavo e voglio libertà perchè non ho misure cautelari o altro, presenta pensieri di suicidio e sembra che tutto si ferma compreso la nostra relazione . Appare come se questa situazione blocca i suoi sogni, le ambizioni, il suo futuro, la libertà, i sentimenti, e lui non regge tutto questo . Sono abbastanza preoccupata perchè non sò come comportarmi da fidanzata ! Mi date voi qualche consiglio ? Vi ringrazio in anticipo ....... GRAZIE .
E' stato protagonista di reati penali del quale ha affrontato un processo in cui si era un pò convinto della presenza del Diavolo nella sua vita e non solo questo . Fin qua và tutto regolare, però in esso subentra la psichiatria e questo medico lo ha aiutato nel suo problema, ma inserisce delle figure nuove come il giudice tutelare ed amministratore di sostegno . Con esse purtroppo si trova in condizioni ristrette perchè viene controllato tutto, e di conseguenza c'è meno possibilità per vedersi, uscire a mangiare una pizza, al cinema, è come tenuto schiavo di qualcosa . Cioè, non può andar via il pomeriggio perchè vanno gli infermieri a domicilio, fà una vita normale che lo svago è solo il computer, o perlomeno è quello concesso purtroppo ! Vive tutto ciò in modo negativo come se Questo lo avesse distrutto psicologicamente, e di fatti è peggiorato tantissimo rispetto all'inizio con le cure psichiatriche . Ora da pochi giorni è stato a Siena e gli hanno dato un farmaco "RISPERDAL" che è stato annunciato come effetto d'aumento di peso, lui già non può vedersi con la pancia, e ciò non lo aiuta, per di più ha conosciuto su facebook una ragazza che il fratello è stato molto male con quest'ultimo presentando problemi muscolari al viso se non sbaglio, e lui ora tiene paura di fare esso come cura . E' agitatissimo in ogni circostanza, dice che è come avere un cancro la sua situazione, insomma lo vedo molto sconfortato adesso, e odia gli psichiatri dicendo che questa disciplina rovina i giovani . Io non sò cosa fare, purtroppo la situazione è stata inserita ed indietro non si può tornare, migliorare ci ha provato tante volte ma non è servito a niente, ogni cosa và nel verso opposto, dice non è vita questa, mi sento schiavo e voglio libertà perchè non ho misure cautelari o altro, presenta pensieri di suicidio e sembra che tutto si ferma compreso la nostra relazione . Appare come se questa situazione blocca i suoi sogni, le ambizioni, il suo futuro, la libertà, i sentimenti, e lui non regge tutto questo . Sono abbastanza preoccupata perchè non sò come comportarmi da fidanzata ! Mi date voi qualche consiglio ? Vi ringrazio in anticipo ....... GRAZIE .
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Gentile utente,
l'unica cosa che può fare è non contrapporsi ai trattamenti psichiatrici previsti.
l'unica cosa che può fare è non contrapporsi ai trattamenti psichiatrici previsti.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
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Ex utente
Sì ho capito, e di fatto stò cercando un modo per farlo capire che gli effetti sono diversi da persona a persona . Però il problema è sul suo peggioramento che è causato da una situazione inserita proprio da uno psichiatra .
E' quello che mi preoccupa molto, finchè c'è questo contesto dove non è libero e vede la vita in maniera scura, non potrà mai guarire . Intendo dire questo io, come posso gestire una cosa dove ci sono restrinzioni in ogni fattore, per qualcosa che abbia messo Questo ? Me lo spiega ?
Come può fare un giovane ha viversi l'adolescenza con negazioni a livello sentimentale perchè non ci danno maniera di vederci spesso, o frequentarci a causa della distanza ; non tiene possibilità di uscire come vuole perchè è controllato nei soldi e vengono gestiti da un'altra persona, non può permettersi di uscire con gli amici perchè il pomeriggio vanno gli infermieri a domicilio che deve prenderla davanti a loro . Ma è vita questa ? Lui la vede come un cancro e dice che chi ne soffre stà meglio di lui pure ;
Io sicuramente dovrà fare la cura o perlomeno provarla ; se fà male si potrà cambiare ovviamente, ma quello che è forte psicologicamente, è il movente, che tutto questo peggioramento, situazione attuale, è inserita dallo psichiatra ...... Invece che aiutarlo lo ha aiutato in una cosa nel 2011, e lo ha distrutto in ogni settore di vita sul 2012/2013 . E' come una morte dentro di sè, sembra condannato ad una cosa che non ha voluto lui, la libertà deve starci in una persona ; Non era in questo modo, ed è veramente in uno stato psicologico forte perchè ogni giorno accadono situazioni dove la colpa ricade su chi ha messo tutto ciò secondo me, non si potrebbe parlare di danno psichico permanente da colpa professionale ? Ha peggiorato le condizioni di vita sue, non và avanti, non c'è verso di trovare un sistema che possa fargli vedere nuove mete, tiene ambizioni e vengono negate, desideri lo stesso, passioni per lo spettacolo visto ne ha fatto parte come me, e vengono negate .
Deve essere lui il protagonista della sua vita, non lo psichiatra ; E invece è stato questo .... Almeno così mi sembra di capire da come me l'ha raccontata ed anche gli amici suoi che hanno avuto modo di poterci parlare in quel periodo . Dicono che stava migliorando, e poi tutto è crollato nel 2012 che non lo riconoscono più ;
Sono molto agitata per questa cosa perchè non sò cosa aspettarmi in futuro, sono innamorata e di conseguenza è difficile gestire tutto . L'unica cosa che dico è che tiene sfoghi di agitazione ma non c'è mai alcun atteggiamento di violenza . Al massimo manda a quel paese le persone ! Altro no ....
E' quello che mi preoccupa molto, finchè c'è questo contesto dove non è libero e vede la vita in maniera scura, non potrà mai guarire . Intendo dire questo io, come posso gestire una cosa dove ci sono restrinzioni in ogni fattore, per qualcosa che abbia messo Questo ? Me lo spiega ?
Come può fare un giovane ha viversi l'adolescenza con negazioni a livello sentimentale perchè non ci danno maniera di vederci spesso, o frequentarci a causa della distanza ; non tiene possibilità di uscire come vuole perchè è controllato nei soldi e vengono gestiti da un'altra persona, non può permettersi di uscire con gli amici perchè il pomeriggio vanno gli infermieri a domicilio che deve prenderla davanti a loro . Ma è vita questa ? Lui la vede come un cancro e dice che chi ne soffre stà meglio di lui pure ;
Io sicuramente dovrà fare la cura o perlomeno provarla ; se fà male si potrà cambiare ovviamente, ma quello che è forte psicologicamente, è il movente, che tutto questo peggioramento, situazione attuale, è inserita dallo psichiatra ...... Invece che aiutarlo lo ha aiutato in una cosa nel 2011, e lo ha distrutto in ogni settore di vita sul 2012/2013 . E' come una morte dentro di sè, sembra condannato ad una cosa che non ha voluto lui, la libertà deve starci in una persona ; Non era in questo modo, ed è veramente in uno stato psicologico forte perchè ogni giorno accadono situazioni dove la colpa ricade su chi ha messo tutto ciò secondo me, non si potrebbe parlare di danno psichico permanente da colpa professionale ? Ha peggiorato le condizioni di vita sue, non và avanti, non c'è verso di trovare un sistema che possa fargli vedere nuove mete, tiene ambizioni e vengono negate, desideri lo stesso, passioni per lo spettacolo visto ne ha fatto parte come me, e vengono negate .
Deve essere lui il protagonista della sua vita, non lo psichiatra ; E invece è stato questo .... Almeno così mi sembra di capire da come me l'ha raccontata ed anche gli amici suoi che hanno avuto modo di poterci parlare in quel periodo . Dicono che stava migliorando, e poi tutto è crollato nel 2012 che non lo riconoscono più ;
Sono molto agitata per questa cosa perchè non sò cosa aspettarmi in futuro, sono innamorata e di conseguenza è difficile gestire tutto . L'unica cosa che dico è che tiene sfoghi di agitazione ma non c'è mai alcun atteggiamento di violenza . Al massimo manda a quel paese le persone ! Altro no ....
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Chi commette reati penali è sottoposto a misure di sicurezza che sono stabilite nelle opportune sedi.
La co-presenza di un disturbo psichiatrico richiede un trattamento specifico che pare sia correttamente inserito.
Mi pare che voler scaricare colpe sullo psichiatra sia del tutto fuori luogo.
La co-presenza di un disturbo psichiatrico richiede un trattamento specifico che pare sia correttamente inserito.
Mi pare che voler scaricare colpe sullo psichiatra sia del tutto fuori luogo.
[#4]
Ex utente
No, non ci siamo capiti dottore . Questo è successo in passato dove giustamente anche lui sà di aver sbagliato nel 2010 . Non faccio riferimento al processo penale e la misura cautelare presa dal tribunale, quella è finita e sarebbe libero di andare dove vuole e fare ciò che gli pare, ma il blocco di tutto questo è la figura del giudice tutelare ed amministratore di sostegno, inseriti dallo psichiatra . Non è che scarico le colpe di quanto accaduto nel procedimento penale, per l'amor di Dio, però ha fatto cura nel 2011 ed è peggiorato di tanto a causa di esso . Non sò se mi spiego bene, perchè non è facile ....
C'è un procedimento penale e iniziano indagini, perizie, cura psichiatrica. Non c'è niente da dire perchè stava male .
C'è il procedimento penale e guarisce un pò migliorando con la cura .
Inserisce la figura dell'amministratore di sostegno e giudice tutelare che comportano tutto sotto controllo e restrinzioni, peggioramenti !
Viene riconosciuto dalla psichiatra e non viene accettata l'invalidità civile. Allora gli hanno dovuto proseguire una cura per farla accettare, e di conseguenza l'ha fatto perchè dice non stò bene .... Il problema è che in questo momento tutto quello che gli viene negato da certe persone inserite da lui, lo fà stare 100 volte peggio di come è iniziato !
Peggiora giorno per giorno, e prima non era così .
Se lui è ora in uno stato simile, è colpa del medico secondo me perchè doveva curare la persona, non intromettersi nella vita personale economica ed anche privata ;
Mi riferisco a questo, non è stato il tribunale ha mettere certe cose ; Gli è stata tolta la misura cautelare dopo l'assoluzione al processo nell'estate 2012 . Non c'entra il tribunale dottore, mi dispiace ...... Non ci capiamo evidentemente ; Pazienza .
C'è un procedimento penale e iniziano indagini, perizie, cura psichiatrica. Non c'è niente da dire perchè stava male .
C'è il procedimento penale e guarisce un pò migliorando con la cura .
Inserisce la figura dell'amministratore di sostegno e giudice tutelare che comportano tutto sotto controllo e restrinzioni, peggioramenti !
Viene riconosciuto dalla psichiatra e non viene accettata l'invalidità civile. Allora gli hanno dovuto proseguire una cura per farla accettare, e di conseguenza l'ha fatto perchè dice non stò bene .... Il problema è che in questo momento tutto quello che gli viene negato da certe persone inserite da lui, lo fà stare 100 volte peggio di come è iniziato !
Peggiora giorno per giorno, e prima non era così .
Se lui è ora in uno stato simile, è colpa del medico secondo me perchè doveva curare la persona, non intromettersi nella vita personale economica ed anche privata ;
Mi riferisco a questo, non è stato il tribunale ha mettere certe cose ; Gli è stata tolta la misura cautelare dopo l'assoluzione al processo nell'estate 2012 . Non c'entra il tribunale dottore, mi dispiace ...... Non ci capiamo evidentemente ; Pazienza .
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"...in cui si era un pò convinto della presenza del Diavolo nella sua vita e non solo questo . Fin qua và tutto regolare,..."
Gentile utente,
tutto regolare mi pare di no. Intanto se era "convinto" è una cosa, "un po' convinto" non significa niente, non è il caso di sminuire, se si trattava di un delirio, cosa che capita appunto nel disturbo in questione (bipolare) la cosa non è poco grave.
Le misure prese sono a tutela della persona, probabilmente anche perché l'adesione al trattamento non è così affidabile (cioè non si fidano che si curi in maniera stabile, anche quando sta bene etc), e a tutela del suo patrimonio.
Premesso che per trattare questo disturbo esistono cure anche di diversa concezione, e che possono comportare minori effetti collaterali e maggiore autonomia, tutto questo presuppone la consapevolezza di malattia, l'accettazione delle cure, il fatto di seguirle spontaneamente in maniera continuativa per prevenire il decorso a ricadute della malattia, e il funzionamento della cura stessa.
Gentile utente,
tutto regolare mi pare di no. Intanto se era "convinto" è una cosa, "un po' convinto" non significa niente, non è il caso di sminuire, se si trattava di un delirio, cosa che capita appunto nel disturbo in questione (bipolare) la cosa non è poco grave.
Le misure prese sono a tutela della persona, probabilmente anche perché l'adesione al trattamento non è così affidabile (cioè non si fidano che si curi in maniera stabile, anche quando sta bene etc), e a tutela del suo patrimonio.
Premesso che per trattare questo disturbo esistono cure anche di diversa concezione, e che possono comportare minori effetti collaterali e maggiore autonomia, tutto questo presuppone la consapevolezza di malattia, l'accettazione delle cure, il fatto di seguirle spontaneamente in maniera continuativa per prevenire il decorso a ricadute della malattia, e il funzionamento della cura stessa.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#7]
Ex utente
Regolare intendevo dire GIUSTO come aiuto perchè era perseguitato da una ragazza appartenente ad una setta satanica dove i pensieri e paure sono state diverse .
Le misure che dico arrivano da una richiesta dello psichiatra al Tribunale, non che quest'ultimo abbia messo certe figure .... La cura l'ha sempre fatta, però c'è questo senso di voler tenere ostaggio qualcuno e a me dà molto fastidio . Ci terrebbe suo figlio sotto controllo di una persona che gestisce i suoi soldi, che non può godersi la vita, non a modo di uscire con gli amici perchè arrivano infermieri, non può uscire la sera al cinema o al divertimento perchè gli è negato da questa gente . Ci sono problemi di vedersi con la pancia e loro aumentano la dose, non viene riconosciuta l'invalidità civile con un certificato che dice stia bene e viene inserita una più forte, non può vivere la relazione sentimentale, mi dice Lei dottore come si può non pensare al suicidio quando non sei è più padroni della propria vita ?
Esistono anche altre maniere a mio avviso per curare questi problemi, in primis la cognitivo comportamentale che non viene fatta purtroppo, e lui la cerca, ma siccome è a pagamento la risposta è negativa . Deve stare solo ai loro comodi, questo è il problema -
Non discuto mica la cura psichiatrica, ci vuole perchè sà benissimo che è facile alla depressione e bipolarismo, quindi è una patologia da tenere sotto controllo . Ma non è scemo, e la medicina la sà prendere anche da solo, dopo un anno, due, tre, uno si stanca per i miei gusti !
Nei migliori anni della vita non si può stare in questo modo ;
Per me è così ;
Non è vita quella che stà facendo, a questo punto capisco perchè chi và in psichiatria dice che è rovina per gli adolescenti ; Mica è sbagliato se tutti fanno in questa maniera !
Non dico altro che è meglio ......... Io trovo vergognoso intromettersi nella vita privata e personale perchè uno deve fare il medico e basta !
Questo è ciò che penso !
Invece che l'aiuto a trovato la morte ...... Lasciamo stare che è meglio, anche perchè il medico è stato pure in questo sito ho visto .....
Mi sono sfogata anche io, ma non ho ricevuto l'aiuto che cercavo ....
Volevo consigli su come comportarmi, se devo parlare con il medico, se ci sono modi per migliorare la situazione, cosa potrei fare per non farlo pensare in questo modo e vederla a maniere diverse questa fase.
Bo, sono confusa anche io, prenderò anche io una visita psichiatrica magari di coppia, perchè non ci capisco niente .....
Le misure che dico arrivano da una richiesta dello psichiatra al Tribunale, non che quest'ultimo abbia messo certe figure .... La cura l'ha sempre fatta, però c'è questo senso di voler tenere ostaggio qualcuno e a me dà molto fastidio . Ci terrebbe suo figlio sotto controllo di una persona che gestisce i suoi soldi, che non può godersi la vita, non a modo di uscire con gli amici perchè arrivano infermieri, non può uscire la sera al cinema o al divertimento perchè gli è negato da questa gente . Ci sono problemi di vedersi con la pancia e loro aumentano la dose, non viene riconosciuta l'invalidità civile con un certificato che dice stia bene e viene inserita una più forte, non può vivere la relazione sentimentale, mi dice Lei dottore come si può non pensare al suicidio quando non sei è più padroni della propria vita ?
Esistono anche altre maniere a mio avviso per curare questi problemi, in primis la cognitivo comportamentale che non viene fatta purtroppo, e lui la cerca, ma siccome è a pagamento la risposta è negativa . Deve stare solo ai loro comodi, questo è il problema -
Non discuto mica la cura psichiatrica, ci vuole perchè sà benissimo che è facile alla depressione e bipolarismo, quindi è una patologia da tenere sotto controllo . Ma non è scemo, e la medicina la sà prendere anche da solo, dopo un anno, due, tre, uno si stanca per i miei gusti !
Nei migliori anni della vita non si può stare in questo modo ;
Per me è così ;
Non è vita quella che stà facendo, a questo punto capisco perchè chi và in psichiatria dice che è rovina per gli adolescenti ; Mica è sbagliato se tutti fanno in questa maniera !
Non dico altro che è meglio ......... Io trovo vergognoso intromettersi nella vita privata e personale perchè uno deve fare il medico e basta !
Questo è ciò che penso !
Invece che l'aiuto a trovato la morte ...... Lasciamo stare che è meglio, anche perchè il medico è stato pure in questo sito ho visto .....
Mi sono sfogata anche io, ma non ho ricevuto l'aiuto che cercavo ....
Volevo consigli su come comportarmi, se devo parlare con il medico, se ci sono modi per migliorare la situazione, cosa potrei fare per non farlo pensare in questo modo e vederla a maniere diverse questa fase.
Bo, sono confusa anche io, prenderò anche io una visita psichiatrica magari di coppia, perchè non ci capisco niente .....
[#9]
Ex utente
Dottor Pacini, essendo della Toscana come lui, potrebbe magari fargli una visita di valutazione per aiutarlo ? Solo di valutazione ovviamente perchè credo il punto di riferimento sia il territorio, però almeno parla con un medico diverso, vediamo se dipende da questo, non saprei cosa pensare, perchè non mi sò spiegare essendo d'origine straniera .
Appare come se le misure siano state messe volutamente dal tribunale, invece non è così, è tutt'altro di meno rilevante, che loro hanno fatto pesare, ovvero la situazione economica in famiglia dove tutti hanno problemi in questo periodo, però non credo che gli venga negato tutto ; Invece qua viene negato le ambizioni, i sentimenti, l'amore, la vita personale, la vita privata, c'è solo la psichiatria e il comando degli altri !
Mi capisce adesso ?
Grazie delle risposte ugualmente .
Appare come se le misure siano state messe volutamente dal tribunale, invece non è così, è tutt'altro di meno rilevante, che loro hanno fatto pesare, ovvero la situazione economica in famiglia dove tutti hanno problemi in questo periodo, però non credo che gli venga negato tutto ; Invece qua viene negato le ambizioni, i sentimenti, l'amore, la vita personale, la vita privata, c'è solo la psichiatria e il comando degli altri !
Mi capisce adesso ?
Grazie delle risposte ugualmente .
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Gentile utente,
Concordo con il collega. Quel che sta descrivendo sono provvedimenti legali, che costringono il medico così come la persona che ha alterazioni mentali ad essere in questo rapporto "non libero".
Non si tratta di un rapporto di cura, ma di prevenzione e tutela sociale, che lo stato ha ritenuto di organizzare ponendo dei limiti alle decisioni di chi si trova in una determinata condizione mentale, e ha attribuito il compito di giudicare questa condizione ai medici.
Le ripeto che solitamente tutto questo trambusto nasce da due aspetti: uno è la pericolosità, e chi delira potenzialmente ce l'ha (essere perseguitato da una persona è un conto, credere nella presenza del diavolo è un'altra). L'altro è l'incapacità della persona di identificare il piano di realtà da quello del suo pensiero, che rende spesso incapaci di curarsi per poter cacciare i deliri. Quindi per persone pericolose e che non accettano le cure è previsto questo tipo di protezione, che nessuno si impegna per mettere in atto se non è a sua volta vincolato a farlo (il giudice perché deve attuare qualcosa in risposta a una situazione di pericolo, il medico perché è tenuto a farlo e punito se non lo fa e poi succede qualcosa), l'amministratore perché è nominato dal giudice.
Sulla storia della persecuzione non vorrei che quel che lei definisce "persecuzione" fosse quello che i medici definiscono delirio.
Concordo con il collega. Quel che sta descrivendo sono provvedimenti legali, che costringono il medico così come la persona che ha alterazioni mentali ad essere in questo rapporto "non libero".
Non si tratta di un rapporto di cura, ma di prevenzione e tutela sociale, che lo stato ha ritenuto di organizzare ponendo dei limiti alle decisioni di chi si trova in una determinata condizione mentale, e ha attribuito il compito di giudicare questa condizione ai medici.
Le ripeto che solitamente tutto questo trambusto nasce da due aspetti: uno è la pericolosità, e chi delira potenzialmente ce l'ha (essere perseguitato da una persona è un conto, credere nella presenza del diavolo è un'altra). L'altro è l'incapacità della persona di identificare il piano di realtà da quello del suo pensiero, che rende spesso incapaci di curarsi per poter cacciare i deliri. Quindi per persone pericolose e che non accettano le cure è previsto questo tipo di protezione, che nessuno si impegna per mettere in atto se non è a sua volta vincolato a farlo (il giudice perché deve attuare qualcosa in risposta a una situazione di pericolo, il medico perché è tenuto a farlo e punito se non lo fa e poi succede qualcosa), l'amministratore perché è nominato dal giudice.
Sulla storia della persecuzione non vorrei che quel che lei definisce "persecuzione" fosse quello che i medici definiscono delirio.
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Ex utente
Cercherò informazioni in merito parlando io stessa con il giudice tutelare, e vediamo se sono pazza io oppure realmente è in questo modo . Io non credo sia inserito dal tribunale per quel che pensate poichè il motivo è solo l'invalidità civile e avere un'entrata economica .
Così appare perchè i sintomi maggiori li provoca questa situazione, ovvero se non c'era giudice tutelare ed amministratore di sostegno, lui rimaneva libero di farsi la vita come vuole, facendo la cura psichiatrica, ma senza negazioni .
Nessuno a messo il medico come dite perchè c'è andato lui di sua volontà dopo la segnalazione della polizia facendo anche in TSV perchè lo riteneva necessario, fà benissimo le cure, il paziente è disponibile al colloquio e il progetto terapeutico, quindi non capisco perchè dire ciò .
Non è poco affidabile, è che la situazione inserita che lo tiene in uno stato psicologico forte e a sua volta senza libertà, lo rende agitato .... è quello che gli porta delirio semmai perchè nei momenti di disperazione non c'è controllo a mio avviso . E' impossibile curarsi in uno stato come il suo, se avesse libertà che certe persone cambiassero un pochino lo schema, forse si può ragionare ; però se continua in tale verso dubito che possa salvarsi da questo periodo psichiatrico .
Peggiorerà sempre di più .
Comunque mi informo appena possibile con il Tribunale e vi faccio sapere notizie, visto è giusto darvele per correttezza . Grazie .
Così appare perchè i sintomi maggiori li provoca questa situazione, ovvero se non c'era giudice tutelare ed amministratore di sostegno, lui rimaneva libero di farsi la vita come vuole, facendo la cura psichiatrica, ma senza negazioni .
Nessuno a messo il medico come dite perchè c'è andato lui di sua volontà dopo la segnalazione della polizia facendo anche in TSV perchè lo riteneva necessario, fà benissimo le cure, il paziente è disponibile al colloquio e il progetto terapeutico, quindi non capisco perchè dire ciò .
Non è poco affidabile, è che la situazione inserita che lo tiene in uno stato psicologico forte e a sua volta senza libertà, lo rende agitato .... è quello che gli porta delirio semmai perchè nei momenti di disperazione non c'è controllo a mio avviso . E' impossibile curarsi in uno stato come il suo, se avesse libertà che certe persone cambiassero un pochino lo schema, forse si può ragionare ; però se continua in tale verso dubito che possa salvarsi da questo periodo psichiatrico .
Peggiorerà sempre di più .
Comunque mi informo appena possibile con il Tribunale e vi faccio sapere notizie, visto è giusto darvele per correttezza . Grazie .
[#13]
Ex utente
Ma io non ritengo di avere ragione come pensate, dico quello che ho saputo, ed il giudice tutelare non lo ha messo il procedimento penale con tanto di amministratore di sostegno, ma lo psichiatra per scelta sua ! Quindi non sussiste quanto detto ;
Potevo capire se fosse inserito dal procedimento penale e dal giudice una posizione del genere sul controllo per come dite voi di pericolosità o altro, ma la parte penale non ha detto niente a riguardo, solamente la richiesta del medico psichiatra per aiutare la nonna con difficoltà economiche .... E' ben diverso ; Comunque lasciamo stare, mi rifarò viva io .....
Potevo capire se fosse inserito dal procedimento penale e dal giudice una posizione del genere sul controllo per come dite voi di pericolosità o altro, ma la parte penale non ha detto niente a riguardo, solamente la richiesta del medico psichiatra per aiutare la nonna con difficoltà economiche .... E' ben diverso ; Comunque lasciamo stare, mi rifarò viva io .....
[#17]
Gentile utente,
Sinceramente dell'ultima spiegazione non ho capito niente. Procedimento penale e amministratore di sostegno non capisco cosa c'entrino, né cosa c'entri la nonna in difficoltà economiche.
In ogni caso tenga presente che il principio generale di questi provvedimenti è di evitare il carcere a chi commette atti che in soggetti senza malattie mentali sarebbero causa automatica di pene carcerarie, e di proteggere il patrimonio da atti che la persona può compiere durante le sue fasi di malattia in cui non ha il controllo sulla lettura della realtà.
Sinceramente dell'ultima spiegazione non ho capito niente. Procedimento penale e amministratore di sostegno non capisco cosa c'entrino, né cosa c'entri la nonna in difficoltà economiche.
In ogni caso tenga presente che il principio generale di questi provvedimenti è di evitare il carcere a chi commette atti che in soggetti senza malattie mentali sarebbero causa automatica di pene carcerarie, e di proteggere il patrimonio da atti che la persona può compiere durante le sue fasi di malattia in cui non ha il controllo sulla lettura della realtà.
[#18]
Ex utente
NO, sono 2 cose diverse queste . Ora ho cercato fonti migliori perchè non ci capivo niente di tutto questo essendo di origine straniera e poco credente nella legge, vediamo ogni giorno cosa succede nella giustizia che non c'è .
Dunque, la questione è che lui ha sempre avuto schiacci nella vita dove entrano fasi depressive . L'ultima si è verificata con un amico che era diventato l'amico del cuore maggiormente cercato dopo il lutto del nonno che era la sua unica figura maschile di riferimento . A questo punto nel 2010 Egli si fidanza con una ragazza un pò egoista che parla molto spesso dell'occulto su FB e il mio fidanzato si lascia condizionare della sua idea, della bambola voodoo, il satanismo, ecc ... convincendosi in modo delirante che Quest'ultima potesse aver fatto magia nera o robe del genere per allontanare la loro amicizia . Allora lui se la prende con l'amico del cuore facendo come faceva lei nei suoi confronti sbagliando persona, e lo ha querelato per stalking . Fino a qua è tutto OK perchè è giusto, il processo è andato bene, c'è entrata la psichiatria giustamente con le perizie psichiatriche . La prima è andata bene perchè riporta il vero di quello che è stato, DISTURBO BIPOLARE DI PRIMO GRADO con SINTOMI PSICOTICI . Giusto, era così .... In questo percorso però il medico cerca di aiutare la nonna per la condizione economica, e quindi d'accordo con la USL fanno la richiesta dell'amministratore di sostegno . Subentra il giudice tutelare che inizia a fare disposizioni, ma il problema è che questo contento di controllo o comunque negazione, porta il mio compagno ad essere quello che realmente non è, ovvero una persona con maggiori disturbi poichè le cose tendono molto a peggiorare in certi momenti . Il medico inserito quest'ultime è cambiato e perciò non ha collaborato con Esse lasciando il suo paziente nella disperazione e problemi . Ci sono stati altri medici a seguirlo, ma nessuno di queste dottoresse ha collaborato con le figure subentrate, e quindi l'unica persona che può cambiare la situazione inserita è solo lo psichiatra . Non può rispondere ci voleva perchè la famiglia era nei debiti dopo il lutto di suo nonno ; Non si considera la libertà di una persona ? Mi sembra più che logico nei momenti in cui un soggetto non sente libertà, o si senta schiavo abbia maggiore depressione, sconforto, pensieri di suicidio, e atteggiamenti fuori luogo .
Dipende dal contesto inserito, non dalla persona secondo me ! .... Poi ognuno è libero di pensarla come vuole . Il fatto del RISPERDAL o la cura psichiatrica il giudice l'ha inserita perchè secondo Ella ancora non è guarito completamente, e nel disturbo bipolare può succedere il delirio di reiterare reato anche leggero, però di perdere controllo sulle cose, per es. sfogarsi in rete senza motivo accusando qualcuno ecc . L'ultima perizia non sincera ha detto che sia un pericolo sociale, mentre la prima no, a questo c'è il ricorso in appello lanciato dal suo legale, e quindi per sicurezza deve fare terapia, però il giudice non impone uscite o altro, può fare cura come vuole, seguito però dalla USL .
Quindi non saprei cosa pensare, dipende solo da PSICHIATRA e figure intorno ovvero l'ADS che dovrebbe dare più spazio alla libertà .
Però se non ci parla il medico psichiatra dei problemi riportati dal suo paziente, mi sembra inevitabile che quando sia lui ha parlare con Questa, le cose tendono a peggiorare, ed è ben diverso . Se lo facesse il medico forse cambierebbe qualcosa, dovrò parlarci prima o poi, tanto dovrebbe visitarlo in settimana, vediamo cosa succede . Intanto ha parlato con colloquio ieri sera insieme al medico di base che lo avrebbe tranquilizzato sul RISPERDAL e quindi è tutto OK .
Lunedì parte la cura, e speriamo possa funzionare ;
Grazie .
Dunque, la questione è che lui ha sempre avuto schiacci nella vita dove entrano fasi depressive . L'ultima si è verificata con un amico che era diventato l'amico del cuore maggiormente cercato dopo il lutto del nonno che era la sua unica figura maschile di riferimento . A questo punto nel 2010 Egli si fidanza con una ragazza un pò egoista che parla molto spesso dell'occulto su FB e il mio fidanzato si lascia condizionare della sua idea, della bambola voodoo, il satanismo, ecc ... convincendosi in modo delirante che Quest'ultima potesse aver fatto magia nera o robe del genere per allontanare la loro amicizia . Allora lui se la prende con l'amico del cuore facendo come faceva lei nei suoi confronti sbagliando persona, e lo ha querelato per stalking . Fino a qua è tutto OK perchè è giusto, il processo è andato bene, c'è entrata la psichiatria giustamente con le perizie psichiatriche . La prima è andata bene perchè riporta il vero di quello che è stato, DISTURBO BIPOLARE DI PRIMO GRADO con SINTOMI PSICOTICI . Giusto, era così .... In questo percorso però il medico cerca di aiutare la nonna per la condizione economica, e quindi d'accordo con la USL fanno la richiesta dell'amministratore di sostegno . Subentra il giudice tutelare che inizia a fare disposizioni, ma il problema è che questo contento di controllo o comunque negazione, porta il mio compagno ad essere quello che realmente non è, ovvero una persona con maggiori disturbi poichè le cose tendono molto a peggiorare in certi momenti . Il medico inserito quest'ultime è cambiato e perciò non ha collaborato con Esse lasciando il suo paziente nella disperazione e problemi . Ci sono stati altri medici a seguirlo, ma nessuno di queste dottoresse ha collaborato con le figure subentrate, e quindi l'unica persona che può cambiare la situazione inserita è solo lo psichiatra . Non può rispondere ci voleva perchè la famiglia era nei debiti dopo il lutto di suo nonno ; Non si considera la libertà di una persona ? Mi sembra più che logico nei momenti in cui un soggetto non sente libertà, o si senta schiavo abbia maggiore depressione, sconforto, pensieri di suicidio, e atteggiamenti fuori luogo .
Dipende dal contesto inserito, non dalla persona secondo me ! .... Poi ognuno è libero di pensarla come vuole . Il fatto del RISPERDAL o la cura psichiatrica il giudice l'ha inserita perchè secondo Ella ancora non è guarito completamente, e nel disturbo bipolare può succedere il delirio di reiterare reato anche leggero, però di perdere controllo sulle cose, per es. sfogarsi in rete senza motivo accusando qualcuno ecc . L'ultima perizia non sincera ha detto che sia un pericolo sociale, mentre la prima no, a questo c'è il ricorso in appello lanciato dal suo legale, e quindi per sicurezza deve fare terapia, però il giudice non impone uscite o altro, può fare cura come vuole, seguito però dalla USL .
Quindi non saprei cosa pensare, dipende solo da PSICHIATRA e figure intorno ovvero l'ADS che dovrebbe dare più spazio alla libertà .
Però se non ci parla il medico psichiatra dei problemi riportati dal suo paziente, mi sembra inevitabile che quando sia lui ha parlare con Questa, le cose tendono a peggiorare, ed è ben diverso . Se lo facesse il medico forse cambierebbe qualcosa, dovrò parlarci prima o poi, tanto dovrebbe visitarlo in settimana, vediamo cosa succede . Intanto ha parlato con colloquio ieri sera insieme al medico di base che lo avrebbe tranquilizzato sul RISPERDAL e quindi è tutto OK .
Lunedì parte la cura, e speriamo possa funzionare ;
Grazie .
[#19]
Gentile utente,
Lei da una parte capisce e riporta la diagnosi, ma dall'altra sembra non capire cosa questa può comportare. Il giudice avrà voluto fare in modo che non spendesse soldi o non facesse azioni sul patrimonio a danno della famiglia (in cui c'era anche la nonna che poteva risentire di eventuali spese o appropriazioni, almeno ho capito così).
Il disturbo bipolare è un disturbo recidivante, se la persona avesse accettato di curarsi come fanno altri non sarebbe stato attivato niente del genere, anche in presenza di reati. Evidentemente c'è qualcosa che fa pensare al giudice e ai medici che il giudice ascolta che la persona non si curerebbe da sola.
L'ADS è una figura che se vuole si sostituisce alla volontà legale della persona, il giudice è l'unico che può prevalere sulle sue decisioni e controllarle.
Va tenuta in considerazione la privazione della libertà per effetto della legge e quella che deriva dalla malattia, sono entrambe interferenze che limitano e producono una restrizione.
Lei da una parte capisce e riporta la diagnosi, ma dall'altra sembra non capire cosa questa può comportare. Il giudice avrà voluto fare in modo che non spendesse soldi o non facesse azioni sul patrimonio a danno della famiglia (in cui c'era anche la nonna che poteva risentire di eventuali spese o appropriazioni, almeno ho capito così).
Il disturbo bipolare è un disturbo recidivante, se la persona avesse accettato di curarsi come fanno altri non sarebbe stato attivato niente del genere, anche in presenza di reati. Evidentemente c'è qualcosa che fa pensare al giudice e ai medici che il giudice ascolta che la persona non si curerebbe da sola.
L'ADS è una figura che se vuole si sostituisce alla volontà legale della persona, il giudice è l'unico che può prevalere sulle sue decisioni e controllarle.
Va tenuta in considerazione la privazione della libertà per effetto della legge e quella che deriva dalla malattia, sono entrambe interferenze che limitano e producono una restrizione.
[#20]
Ex utente
Risolto, lo aiuta l'assistente sociale nei problemi con l'amministratore, e speriamo possa migliorare ; mi auguro possa controllare il delirio però !
Era qualcosa di non chiaro per me poichè essendo da poco in Italia come residenza a Roma, avevo poca conoscenza di certe cose . Io sono stata quasi fin da bambina a Londra e sono tornata in Italia per lavoro, quindi chiedo scusa se sono apparsa un pò fuori dalle righe .
Era qualcosa di non chiaro per me poichè essendo da poco in Italia come residenza a Roma, avevo poca conoscenza di certe cose . Io sono stata quasi fin da bambina a Londra e sono tornata in Italia per lavoro, quindi chiedo scusa se sono apparsa un pò fuori dalle righe .
[#21]
Gentile utente,
L'assistente sociale lo può aiutare, rimane che l'ADS è una figura con una sua autonomia decisionale.
Il delirio dovrebbe essere controllato dal risperdal (o da altra terapia analoga). Se poi la collaborazione alle cure migliora, le cure stesse diventano più varie e semplici, perché aumenta la scelta e la possibilità di fare quelle che meglio si tollerano sul piano medico.
L'assistente sociale lo può aiutare, rimane che l'ADS è una figura con una sua autonomia decisionale.
Il delirio dovrebbe essere controllato dal risperdal (o da altra terapia analoga). Se poi la collaborazione alle cure migliora, le cure stesse diventano più varie e semplici, perché aumenta la scelta e la possibilità di fare quelle che meglio si tollerano sul piano medico.
Questo consulto ha ricevuto 21 risposte e 3.2k visite dal 05/04/2013.
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