Desiderio sessuale assente a 18 anni?
Salve a tutti, seguo spesso il vostro sito perchè lo trovo molto interessante. Nonostante ciò mi sono appena iscritta e sono qui per chiedere il vostro aiuto riguardo a dei problemi che ho dal punto di vista sessuale. Sono una ragazza, ho 18 anni e da poco tempo ho iniziato ad avere rapporti sessuali; premetto di non aver avuto belle esperienze sentimentali durante l' adolescenza, sono state esperienze abbastanza brutte e dolorose per me, tra cui in particolare alcune che mi hanno segnato profondamente perchè mi hanno creato problemi con la mia vita sessuale.
Il mio problema è che non riesco a vivermi bene il rapporto sessuale, ora sono fidanzata da un paio di mesi con un ragazzo che mi fa stare bene, che cerca in tutti i modi di fare l' amore con me e comprende i miei problemi ma nonostante questo io non riesco ad avere un rapporto vero e proprio con lui, pochissime volte abbiamo avuto un rapporto e non ho provato piacere.
Sinceramente è da circa 2 anni che non provo desiderio di fare sesso, non ho mai voglia e non immagino scene erotiche; non pratico masturbazione e non l' ho mai fatto. Quando facciamo i "preliminari" sto bene e mi sento eccitata, quando passiamo alla penetrazione mi stringo, provo dolore e mi passa la voglia.
Riguardo il mio passato, oltre ad aver avuto brutte esperienze, ho anche in mezzo il fatto che sono nata "per errore", cioè mia madre mi ha avuta da ragazzina e io ho il terrore appunto di rimanere incinta da giovane anche io.
Non so come comportarmi perchè sto malissimo, mi sento sbagliata, confusa e non riesco a far stare bene il mio fidanzato e stare bene con lui perchè sono dell' opinione che per stare bene in coppia bisogna stare bene anche dal punto di vista sessuale. Soffro molto per questo ma non riesco a venirne fuori.
Durante il rapporto non sono rilassata e le poche volte che sono riuscita a rilassarmi un po' e a completare il rapporto ho provato poco piacere, non quanto mi aspettavo; provo molto più piacere con i preliminari, le coccole e i baci.
Riguardo la paura di rimanere incinta usiamo il preservativo, quindi sono tranquilla sotto questo punto di vista, ma nonostante ciò come ho già detto non mi rilasso, stringo le gambe, tremo, ho paura e provo dolore: non riesco neanche a controllarmi.
Non sono ancora andata dal ginecologo, ma ci andrò presto per essere sicura di non avere malattie anche se penso di non averne perchè è tutto normale e ho il ciclo regolare, non ho mai bruciori o perdite fuori dal normale; mi è capitato che mi venisse la cistite dopo un rapporto e a volte dei dolori al ventre.
Cosa devo fare? Potete aiutarmi? Vorrei evitare di andare da uno psicologo o in consultario, sono timida.
Non riesco a lasciarmi andare durante il rapporto, a estraniarmi dalla realtà e a pensare solo a quel momento; inoltre in passato ho provato anche schifo verso il pene, l' idea della penetrazione anche ora non mi piace.
Vedo tutte le mie coetanee felici di fare sesso e io lo vivo come un tormento e una cosa dolorosa da evitare, di cui posso fare tranquillamente a meno per tutta la mia vita.
Provo costantemente un senso di inadeguatezza, mi sento anormale, sbagliata, provo ansia e voglia di stare tranquilla, calma senza il problema del sesso che mi angoscia.
Vorrei vivermi bene la mia sessualità ma nello stesso tempo rinunciare, lasciare il mio fidanzato perchè non voglio farlo soffrire con i miei problemi e continuare a vivere senza l' ansia di fare sesso, perchè non ne sento il bisogno, sia con gli altri ragazzi che ho avuto prima sia con lui. Percepisco il sesso come qualcosa di sbagliato, brutto e carnale, l' idea di farlo non mi piace; vorrei solo "usarlo" come mezzo per dimostrare al mio partner che lo amo.
Non è giusto, non è naturale, per favore datemi un consiglio, almeno ditemi che cosa ho.
Grazie a tutti
Il mio problema è che non riesco a vivermi bene il rapporto sessuale, ora sono fidanzata da un paio di mesi con un ragazzo che mi fa stare bene, che cerca in tutti i modi di fare l' amore con me e comprende i miei problemi ma nonostante questo io non riesco ad avere un rapporto vero e proprio con lui, pochissime volte abbiamo avuto un rapporto e non ho provato piacere.
Sinceramente è da circa 2 anni che non provo desiderio di fare sesso, non ho mai voglia e non immagino scene erotiche; non pratico masturbazione e non l' ho mai fatto. Quando facciamo i "preliminari" sto bene e mi sento eccitata, quando passiamo alla penetrazione mi stringo, provo dolore e mi passa la voglia.
Riguardo il mio passato, oltre ad aver avuto brutte esperienze, ho anche in mezzo il fatto che sono nata "per errore", cioè mia madre mi ha avuta da ragazzina e io ho il terrore appunto di rimanere incinta da giovane anche io.
Non so come comportarmi perchè sto malissimo, mi sento sbagliata, confusa e non riesco a far stare bene il mio fidanzato e stare bene con lui perchè sono dell' opinione che per stare bene in coppia bisogna stare bene anche dal punto di vista sessuale. Soffro molto per questo ma non riesco a venirne fuori.
Durante il rapporto non sono rilassata e le poche volte che sono riuscita a rilassarmi un po' e a completare il rapporto ho provato poco piacere, non quanto mi aspettavo; provo molto più piacere con i preliminari, le coccole e i baci.
Riguardo la paura di rimanere incinta usiamo il preservativo, quindi sono tranquilla sotto questo punto di vista, ma nonostante ciò come ho già detto non mi rilasso, stringo le gambe, tremo, ho paura e provo dolore: non riesco neanche a controllarmi.
Non sono ancora andata dal ginecologo, ma ci andrò presto per essere sicura di non avere malattie anche se penso di non averne perchè è tutto normale e ho il ciclo regolare, non ho mai bruciori o perdite fuori dal normale; mi è capitato che mi venisse la cistite dopo un rapporto e a volte dei dolori al ventre.
Cosa devo fare? Potete aiutarmi? Vorrei evitare di andare da uno psicologo o in consultario, sono timida.
Non riesco a lasciarmi andare durante il rapporto, a estraniarmi dalla realtà e a pensare solo a quel momento; inoltre in passato ho provato anche schifo verso il pene, l' idea della penetrazione anche ora non mi piace.
Vedo tutte le mie coetanee felici di fare sesso e io lo vivo come un tormento e una cosa dolorosa da evitare, di cui posso fare tranquillamente a meno per tutta la mia vita.
Provo costantemente un senso di inadeguatezza, mi sento anormale, sbagliata, provo ansia e voglia di stare tranquilla, calma senza il problema del sesso che mi angoscia.
Vorrei vivermi bene la mia sessualità ma nello stesso tempo rinunciare, lasciare il mio fidanzato perchè non voglio farlo soffrire con i miei problemi e continuare a vivere senza l' ansia di fare sesso, perchè non ne sento il bisogno, sia con gli altri ragazzi che ho avuto prima sia con lui. Percepisco il sesso come qualcosa di sbagliato, brutto e carnale, l' idea di farlo non mi piace; vorrei solo "usarlo" come mezzo per dimostrare al mio partner che lo amo.
Non è giusto, non è naturale, per favore datemi un consiglio, almeno ditemi che cosa ho.
Grazie a tutti
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Gentile utente,
Il desiderio in realtà sembra averlo, altrimenti i preliminari le sarebbero ugualmente fastidiosi, il rapporto però è disturbato nel suo svolgimento. Lo è in automatico, il che può derivare da pensieri o timori o associazioni mentali che ormai vanno "in automatico".
Precedenti esperienze traumatizzanti possono sì interferire se il cervello ne richiama il contenuto durante i rapporti. In altri casi è solo una "fobia" del rapporto inteso come penetrazione, contaminazione, pericolo etc che ovviamente ancor prima di permettere il piacere lo ostacola. Esistono forme di timidezza patologica in cui alcuni blocchi nei rapporti creano una reazione di paura e evitamento, anche se la persona soffre per questo suo limite.
Da uno psichiatra ci andrei, anche perché problemi come i suoi per uno specialista sono non rari e non "strani", per cui non deve andare a riferire con il timore che chi la ascolta rimanga "stupito".
Il desiderio in realtà sembra averlo, altrimenti i preliminari le sarebbero ugualmente fastidiosi, il rapporto però è disturbato nel suo svolgimento. Lo è in automatico, il che può derivare da pensieri o timori o associazioni mentali che ormai vanno "in automatico".
Precedenti esperienze traumatizzanti possono sì interferire se il cervello ne richiama il contenuto durante i rapporti. In altri casi è solo una "fobia" del rapporto inteso come penetrazione, contaminazione, pericolo etc che ovviamente ancor prima di permettere il piacere lo ostacola. Esistono forme di timidezza patologica in cui alcuni blocchi nei rapporti creano una reazione di paura e evitamento, anche se la persona soffre per questo suo limite.
Da uno psichiatra ci andrei, anche perché problemi come i suoi per uno specialista sono non rari e non "strani", per cui non deve andare a riferire con il timore che chi la ascolta rimanga "stupito".
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
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Gentile utente,
Il desiderio in realtà sembra averlo, altrimenti i preliminari le sarebbero ugualmente fastidiosi, il rapporto però è disturbato nel suo svolgimento. Lo è in automatico, il che può derivare da pensieri o timori o associazioni mentali che ormai vanno "in automatico".
Precedenti esperienze traumatizzanti possono sì interferire se il cervello ne richiama il contenuto durante i rapporti. In altri casi è solo una "fobia" del rapporto inteso come penetrazione, contaminazione, pericolo etc che ovviamente ancor prima di permettere il piacere lo ostacola. Esistono forme di timidezza patologica in cui alcuni blocchi nei rapporti creano una reazione di paura e evitamento, anche se la persona soffre per questo suo limite.
Da uno psichiatra ci andrei, anche perché problemi come i suoi per uno specialista sono non rari e non "strani", per cui non deve andare a riferire con il timore che chi la ascolta rimanga "stupito".
Il desiderio in realtà sembra averlo, altrimenti i preliminari le sarebbero ugualmente fastidiosi, il rapporto però è disturbato nel suo svolgimento. Lo è in automatico, il che può derivare da pensieri o timori o associazioni mentali che ormai vanno "in automatico".
Precedenti esperienze traumatizzanti possono sì interferire se il cervello ne richiama il contenuto durante i rapporti. In altri casi è solo una "fobia" del rapporto inteso come penetrazione, contaminazione, pericolo etc che ovviamente ancor prima di permettere il piacere lo ostacola. Esistono forme di timidezza patologica in cui alcuni blocchi nei rapporti creano una reazione di paura e evitamento, anche se la persona soffre per questo suo limite.
Da uno psichiatra ci andrei, anche perché problemi come i suoi per uno specialista sono non rari e non "strani", per cui non deve andare a riferire con il timore che chi la ascolta rimanga "stupito".
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Gentile utente,
"anche se mi piacerebbe avere la forza per guarirmi da sola"
Nessuno in nessuna malattia si guarisce da solo. Alcuni disturbi passano da soli, se mai.
Lo psichiatra è semplicemente la scelta più logica in base al tipo di sintomi lamentati, non è un medico che si occupa di casi gravi o all'ultimo stadio, o di persone che non ce l'hanno fatta a guarirsi da sole.
"anche se mi piacerebbe avere la forza per guarirmi da sola"
Nessuno in nessuna malattia si guarisce da solo. Alcuni disturbi passano da soli, se mai.
Lo psichiatra è semplicemente la scelta più logica in base al tipo di sintomi lamentati, non è un medico che si occupa di casi gravi o all'ultimo stadio, o di persone che non ce l'hanno fatta a guarirsi da sole.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 11.3k visite dal 04/04/2013.
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