Passano i giorni e il malessere continua e mi reco di nuovo dal mio medico di famiglia
Gentili dottori, mi avvalgo del PC per avere delle delucidazioni anche se non è uno strumento per fare una diagnosi precisa.
Premetto che ho avuto un periodo di stress derivante dal fatto che mi sono laureato a dicembre dopo aver sostenuto 8 esami in 6 mesi e da una situazione familiare complessa causata da litigi.
A seguito della laurea ho avuto un periodo di scarico mentale e fisico; mi sentivo appagato e determinato a continuare il percorso universitario.
Qualche giorno dopo Natale ho iniziato ad avere un disturbo ad un occhio, a cui sono stato sottoposto nel '12 a coagulazione di foro retinico, e mi recai dall'oculista che mi disse che il problema fosse derivante alla sinusite e al fumo della stufa di casa. Dopo aver messo del collirio per gg non notavo dei miglioramenti e li è cominciato il momento no; sono venute le paure che possa aver avuto qualche problema serio all'occhio, paure di un nuovo intervento nonostante l'oculista mi avesse rassicurato; il tutto si è sistemato in una 20na di gg in cui è sparito tutto.La sinusite però è rimasta!
Ho trascorso dei giorni a casa conducendo una vita un po sregolata, svegliandomi ed andando a dormire tardi fin quando il giorno 8 febbraio mio padre stava misurando la pressione a mia nonna con un apparecchio casalingo e per gioco me la feci misurare e mi risultò 145 la massima con un'aritmia.Andai subito in agitazione: gambe tremolanti, tachicardia, battiti che si sentivano ben chiari dietro la nuca e sensazione di spossatezza. Mi recai subito dal medico di famiglia che mi misurò la pressione ma era tutto nella norma e mi rassicurò.Da lì sono cominciati i problemi.Nei giorni seguenti avvertivo dei dolori al petto e al braccio e preso dallo spavento mi feci fare un elettrocardogramma e un ecocardiogramma che sono risultati perfetti e il cardiologo mi disse che fosse qualcosa derivante all'ansia.Passano i giorni e il malessere continua e mi reco di nuovo dal mio medico di famiglia; mi dice che il problema è di ansia relativa allo stress accumulato e alla situazione familiare che sto vivendo e mi dice che passerà.Passano i giorni ma la situazione non migliora. Inizio ad avvertire mal di testa, vertigini, sensazione di sbandamento, insonnia, confusione mentale, sensazione di testa ovattata e orecchie tappate, dolore cervicale, indolenzimento muscolare, fatica nel mettere a fuoco gli oggetti, bruciore agli occhi, diarrea.Inoltre sono cominciati a presentarsi pensieri negativi, paura della depressione, sensazione di essere appagati da tutto.Tutto ciò è sfociato in pochi ma intensi attacchi di ansia con tremore delle gambe e tachicardia.Ritengo che questi attacchi siano dovuti soprattutto al fatto che mi sto fossilizzando sul fatto che io possa avere qualcosa di grave.Giovedì scorso ritornando dal medico per l'ennesima volta siamo arrivati alla conclusione di iniziare una routine di accertamenti ed infatti ho fatto l'emocromo che ritirerò domani.Dal VS punto di vista, da cosa è dovuto questo mio malessere?
Premetto che ho avuto un periodo di stress derivante dal fatto che mi sono laureato a dicembre dopo aver sostenuto 8 esami in 6 mesi e da una situazione familiare complessa causata da litigi.
A seguito della laurea ho avuto un periodo di scarico mentale e fisico; mi sentivo appagato e determinato a continuare il percorso universitario.
Qualche giorno dopo Natale ho iniziato ad avere un disturbo ad un occhio, a cui sono stato sottoposto nel '12 a coagulazione di foro retinico, e mi recai dall'oculista che mi disse che il problema fosse derivante alla sinusite e al fumo della stufa di casa. Dopo aver messo del collirio per gg non notavo dei miglioramenti e li è cominciato il momento no; sono venute le paure che possa aver avuto qualche problema serio all'occhio, paure di un nuovo intervento nonostante l'oculista mi avesse rassicurato; il tutto si è sistemato in una 20na di gg in cui è sparito tutto.La sinusite però è rimasta!
Ho trascorso dei giorni a casa conducendo una vita un po sregolata, svegliandomi ed andando a dormire tardi fin quando il giorno 8 febbraio mio padre stava misurando la pressione a mia nonna con un apparecchio casalingo e per gioco me la feci misurare e mi risultò 145 la massima con un'aritmia.Andai subito in agitazione: gambe tremolanti, tachicardia, battiti che si sentivano ben chiari dietro la nuca e sensazione di spossatezza. Mi recai subito dal medico di famiglia che mi misurò la pressione ma era tutto nella norma e mi rassicurò.Da lì sono cominciati i problemi.Nei giorni seguenti avvertivo dei dolori al petto e al braccio e preso dallo spavento mi feci fare un elettrocardogramma e un ecocardiogramma che sono risultati perfetti e il cardiologo mi disse che fosse qualcosa derivante all'ansia.Passano i giorni e il malessere continua e mi reco di nuovo dal mio medico di famiglia; mi dice che il problema è di ansia relativa allo stress accumulato e alla situazione familiare che sto vivendo e mi dice che passerà.Passano i giorni ma la situazione non migliora. Inizio ad avvertire mal di testa, vertigini, sensazione di sbandamento, insonnia, confusione mentale, sensazione di testa ovattata e orecchie tappate, dolore cervicale, indolenzimento muscolare, fatica nel mettere a fuoco gli oggetti, bruciore agli occhi, diarrea.Inoltre sono cominciati a presentarsi pensieri negativi, paura della depressione, sensazione di essere appagati da tutto.Tutto ciò è sfociato in pochi ma intensi attacchi di ansia con tremore delle gambe e tachicardia.Ritengo che questi attacchi siano dovuti soprattutto al fatto che mi sto fossilizzando sul fatto che io possa avere qualcosa di grave.Giovedì scorso ritornando dal medico per l'ennesima volta siamo arrivati alla conclusione di iniziare una routine di accertamenti ed infatti ho fatto l'emocromo che ritirerò domani.Dal VS punto di vista, da cosa è dovuto questo mio malessere?
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Gentile utente
Visto che sono passati già quattro mesi dall'inizio dei sintomi, sarebbe il caso di sentire il parere di uno specialista in psichiatria.
Visto che sono passati già quattro mesi dall'inizio dei sintomi, sarebbe il caso di sentire il parere di uno specialista in psichiatria.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Utente
La ringrazio per la risposta puntuale e prenderò atto del suo consiglio.
Vorrei menzionarvi però un particolare che, forse potrebbe comunque non essere rilevante, mi disse l'oculista. Durante la visita mi disse che molto probabilmente soffrivo di sinusite cronica e avrei dovuto curarla; quindi, ora, prima della visita psichiatrica meglio una visita da un otorino?
Grazie per la disponibilità.
Vorrei menzionarvi però un particolare che, forse potrebbe comunque non essere rilevante, mi disse l'oculista. Durante la visita mi disse che molto probabilmente soffrivo di sinusite cronica e avrei dovuto curarla; quindi, ora, prima della visita psichiatrica meglio una visita da un otorino?
Grazie per la disponibilità.
[#3]
Utente
Gentili dottori, torno a scrivere qui...
La situazione lentamente migliora, ma non del tutto.
Circa 10 giorni fa, sono stato da un neurologo che mi ha fatto una visita completa; mi ha detto che la mia situazione è riconducibile a stress derivante dalla situazione universitaria e familiare a cui sono stato sottoposto. tutti i sintomi inoltre, a suo parere, sono relativi ad una situazione di stato ansioso che andrà via nel tempo e che a 24 anni non possono essere trattati farmacologicamente.
Mi ha consigliato di praticare sport e dedicarmi ad attività che mi piacciono e mi ha dato delle compresse, Neurofast, da prendere 1 al mattino ed una alla sera per 15 giorni e 1 al mattino per altri 15 giorni.
Ad oggi sono a 5 giorni di cura, la situazione sta leggermente migliorando dal punto di vista dell'ansia però avverto ancora questi sbandamenti, la testa intronata, le orecchie tappate e problemi di udito.
Cosa mi consigliate di fare?
Vale la pena ancora di recarsi da uno psicologo/psichiatra?
La situazione lentamente migliora, ma non del tutto.
Circa 10 giorni fa, sono stato da un neurologo che mi ha fatto una visita completa; mi ha detto che la mia situazione è riconducibile a stress derivante dalla situazione universitaria e familiare a cui sono stato sottoposto. tutti i sintomi inoltre, a suo parere, sono relativi ad una situazione di stato ansioso che andrà via nel tempo e che a 24 anni non possono essere trattati farmacologicamente.
Mi ha consigliato di praticare sport e dedicarmi ad attività che mi piacciono e mi ha dato delle compresse, Neurofast, da prendere 1 al mattino ed una alla sera per 15 giorni e 1 al mattino per altri 15 giorni.
Ad oggi sono a 5 giorni di cura, la situazione sta leggermente migliorando dal punto di vista dell'ansia però avverto ancora questi sbandamenti, la testa intronata, le orecchie tappate e problemi di udito.
Cosa mi consigliate di fare?
Vale la pena ancora di recarsi da uno psicologo/psichiatra?
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.5k visite dal 02/04/2013.
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