Distimia / depressione atipica - nessuna risposta agli stimolanti
Gentili Medici,
Sono un ragazzo di 27 anni. 4 Anni fa ho intrapreso un periodo di cura della durata di 8 mesi con fluoxetine per via di un caso di distimia. I sintomi coincidevano con quelli descritti nel DSM per la distimia, con dei tratti melanconici. Fattostà che, in quesi 8 mesi di cura con Fluoxetine (20mg al giorno) assunsi pure dell'ecstasy MDMA, complice forse la spensieratezza e la noncuranza dovute al Fluoxetine. Durante il trattamento ero di umore migliore, piu motivato, a giorni mi trovavo finalmente pieno di energie. Tuttavia la libido e la "capacita meccanica" erano completamente compromesse.Terminata la cura con fluoxetine, dovuta a remissione dei sintomi, "poop out" del farmaco e arrivo dell'estate (il medico riteneva la situazione esacerbata dall'incombente inverno), mi ritrovo a interrompere il farmaco di colpo senza problemi. Quello che tuttavia mi ritrovai, e per un lungo periodo (2-3anni), fu la disfunzione erettile e un sacco di altri deficit cognitivi (spero mi scusiate la terminologia ma negli ultimi anni non ho potuto fare a meno di cercare rimedio): anhedonia, emotional blunting (non"provo" emozioni, "le penso"), hypersomnia, pensieri confusi, memoria pessima, capacità di seguire un discorso compromesse, addirittura mentre parlo il cervello "si blocca" e va in bianco per qualche secondo, non sapendo dove continuare.. Non so se attribuire questi sintomi al MDMA, alla fluoxetina, o ad entrambi. La mia sensazione soggettiva è che sia da attribuire ad entrambi. Ma andiamo oltre. Decisi d aspettare 3 anni prima di andare da un urologo che mi prescrisse del cialis, e da quel giorno, dopo una sola pillola, la mia funzione meccanica è ristorata, ma un problema di "underarousal" persiste: per raggiungere l orgasmo sono necessari tempi assolutamente fuori norma, complice il fatto che durante l' atto sessuale non riesco ad "essere nel momento" e mi vengono in mente una miriade d altre cose non inerenti. D'altro canto, neppure nel quotidiano esistono attività che mi eccitino o intrighino, neppure gli hobby. Tentai di automedicarmi con piante e supplementi ottenibili senza prescrizione, come Ginseng, Rhodiola Rhosea, Bacopa monnieri. Tuttavia, queste cosiddette piante adattogene non diedero risultati soddisfacenti. Decisi allora di rivolgermi ad uno psichiatra, che mi diagnosticò un disordine di deficit dell attenzione senza iperattività (feci due test, uno per l eta 8-10 anni e uno per la situazione corrente). Mi prescrisse del Ritalin, che non ebbe effetto alcuno (fino a dosi di 60mg instant release). In dubbio sul perchè di questa "mai vista prima" (parole sue) mancanza di risposta, provammo del modafinil: anche questo non diede risultato alcuno. La diagnosi è ora di Dystimia e depressione atipica, e intende iniziare un trattamento con Tianeptine (importato dalla germania) e, se non dovesse funzionare, con Moclobemide. Avete mai incontrato pazienti che non rispondono agli stimolanti? Cosa se ne puo dedurre a livello biologico?
Sono un ragazzo di 27 anni. 4 Anni fa ho intrapreso un periodo di cura della durata di 8 mesi con fluoxetine per via di un caso di distimia. I sintomi coincidevano con quelli descritti nel DSM per la distimia, con dei tratti melanconici. Fattostà che, in quesi 8 mesi di cura con Fluoxetine (20mg al giorno) assunsi pure dell'ecstasy MDMA, complice forse la spensieratezza e la noncuranza dovute al Fluoxetine. Durante il trattamento ero di umore migliore, piu motivato, a giorni mi trovavo finalmente pieno di energie. Tuttavia la libido e la "capacita meccanica" erano completamente compromesse.Terminata la cura con fluoxetine, dovuta a remissione dei sintomi, "poop out" del farmaco e arrivo dell'estate (il medico riteneva la situazione esacerbata dall'incombente inverno), mi ritrovo a interrompere il farmaco di colpo senza problemi. Quello che tuttavia mi ritrovai, e per un lungo periodo (2-3anni), fu la disfunzione erettile e un sacco di altri deficit cognitivi (spero mi scusiate la terminologia ma negli ultimi anni non ho potuto fare a meno di cercare rimedio): anhedonia, emotional blunting (non"provo" emozioni, "le penso"), hypersomnia, pensieri confusi, memoria pessima, capacità di seguire un discorso compromesse, addirittura mentre parlo il cervello "si blocca" e va in bianco per qualche secondo, non sapendo dove continuare.. Non so se attribuire questi sintomi al MDMA, alla fluoxetina, o ad entrambi. La mia sensazione soggettiva è che sia da attribuire ad entrambi. Ma andiamo oltre. Decisi d aspettare 3 anni prima di andare da un urologo che mi prescrisse del cialis, e da quel giorno, dopo una sola pillola, la mia funzione meccanica è ristorata, ma un problema di "underarousal" persiste: per raggiungere l orgasmo sono necessari tempi assolutamente fuori norma, complice il fatto che durante l' atto sessuale non riesco ad "essere nel momento" e mi vengono in mente una miriade d altre cose non inerenti. D'altro canto, neppure nel quotidiano esistono attività che mi eccitino o intrighino, neppure gli hobby. Tentai di automedicarmi con piante e supplementi ottenibili senza prescrizione, come Ginseng, Rhodiola Rhosea, Bacopa monnieri. Tuttavia, queste cosiddette piante adattogene non diedero risultati soddisfacenti. Decisi allora di rivolgermi ad uno psichiatra, che mi diagnosticò un disordine di deficit dell attenzione senza iperattività (feci due test, uno per l eta 8-10 anni e uno per la situazione corrente). Mi prescrisse del Ritalin, che non ebbe effetto alcuno (fino a dosi di 60mg instant release). In dubbio sul perchè di questa "mai vista prima" (parole sue) mancanza di risposta, provammo del modafinil: anche questo non diede risultato alcuno. La diagnosi è ora di Dystimia e depressione atipica, e intende iniziare un trattamento con Tianeptine (importato dalla germania) e, se non dovesse funzionare, con Moclobemide. Avete mai incontrato pazienti che non rispondono agli stimolanti? Cosa se ne puo dedurre a livello biologico?
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Gentile utente,
purtroppo la responsività ai farmaci non è un dato meccanico e certo,come lei ben saprà in medicina si parla sempre di percentuali di risposta.Ammesso quindi che una diagnosi sia corretta e un farmaco indicato per tale diagnosi,la risposta individuale non può mai essere certa in modo totale perchè l'assetto biochimico dei neurotrasmettitori e le loro reazioni con i relativi recettori possono essere differenti da soggetto a soggetto sia per motivi genetici che ambientali nel senso più lato dl termine.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani.
purtroppo la responsività ai farmaci non è un dato meccanico e certo,come lei ben saprà in medicina si parla sempre di percentuali di risposta.Ammesso quindi che una diagnosi sia corretta e un farmaco indicato per tale diagnosi,la risposta individuale non può mai essere certa in modo totale perchè l'assetto biochimico dei neurotrasmettitori e le loro reazioni con i relativi recettori possono essere differenti da soggetto a soggetto sia per motivi genetici che ambientali nel senso più lato dl termine.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani.
[#2]
Utente
Gentile Dottor Biondani
capisco quel che vuol dire, che è sempre possibile che un farmaco non faccia effetto e che, specialmente in psichiatria, è risaputo che il processo sia di tipo "trial & error" per la maggior parte. Tuttavia, detto questo, se mi è concessa un ulteriore domanda, ritiene sensata l'ipotizzato percorso Tianeptina ed eventualmente Moclobemide? Devo dire che pensare di essere già al punto di dover provare dei triciclici e dei inibitori MAO, anche se reversibili, mi fa un po paura. Un altra ipotesi del dottore erano duloxetina e bupoprione: il primo ho preferito rifiutarlo perchè non voglio rischiare effetti sulla sfera sessuale, dato il fatto che la battaglia per il recupero è ben lungi dall esser finita, mentre del bupropione è stato detto che rende irascibili, e ""rovina"" la memoria...
capisco quel che vuol dire, che è sempre possibile che un farmaco non faccia effetto e che, specialmente in psichiatria, è risaputo che il processo sia di tipo "trial & error" per la maggior parte. Tuttavia, detto questo, se mi è concessa un ulteriore domanda, ritiene sensata l'ipotizzato percorso Tianeptina ed eventualmente Moclobemide? Devo dire che pensare di essere già al punto di dover provare dei triciclici e dei inibitori MAO, anche se reversibili, mi fa un po paura. Un altra ipotesi del dottore erano duloxetina e bupoprione: il primo ho preferito rifiutarlo perchè non voglio rischiare effetti sulla sfera sessuale, dato il fatto che la battaglia per il recupero è ben lungi dall esser finita, mentre del bupropione è stato detto che rende irascibili, e ""rovina"" la memoria...
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 5.1k visite dal 30/03/2013.
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