Diagnosi bipolare?
Gentili medici,
Mi scuso se riapro questo post per chiunque abbia voglia di rispondermi. Sono afflitto da un dubbio sulla mia diagnosi, pur rendendomi conto dell'impossibilità di fare diagnosi online speravo che poteste aiutarmi a sciogliere questi dubbi. In questo periodo è insorta una depressione che definirei minore, in quanto non è caratterizzta da tristezza e apatia, tuttavia mi sento spento e ho difficoltà a fare le stesse cose che facevo prima perchè non ho l'impulso nè la voglia di farle, diciamo che è questo l'aspetto più importante. Avevo cominciato una cura con Xeiristar (60 mg) oltre all'Anafranil (75 mg) e Zyprexa e sia gennaio che febbraio sono stato bene, da qualche tempo ho avuto una ricaduta a seguito di un periodo in cui avevo cominciato a praticare una serie di attività (quindi diciamo che a regola dovrebbe essere stata questa la mia fase ipomaniacale..ma si può definire tale semplicemente un periodo, in realtà poche settimane, in cui ho semplicemente fatto qualche progetto un pò più azzardato che non sono riuscito a portare avanti?) che poi, come puntualente accade, sono stato costretto ad abbandonare per l'incipiente depressione. La prima domanda che vorrei porLe è proprio questa: è possibile che una sintomatologia depressiva si aggravi pur in presenza di ben due antidepressivi a dosaggio terapeutico, oppure questa risposta così instabile all'antidepressivo fa pensare ad una diagnosi di tipo bipolare? Non sarebbe invece possibile che il carico di farmaci ad azione sedativa (Zyprexa, Seroquel Haldol ) possa aver un potere depressogeno, ed essere stato questo a determinare questa lieve flessione? Se volessi ricapitolare brevemente la mia vita negli ultimi tre anni, questa è stata sempre dominata da progetti iniziati e mai portati a termine (il tratto che mi angustia di più a dire il vero), di studi fatti ottimamente per alcuni periodi ed invece trascurati per altri, con conseguente flessione nei voti. Questo in realtà farebbe pensare ad una diagnosi di tipo bipolare o quanto meno ciclotimico. Dico ciclotimico perchè così come le fasi "euforiche" anche quelle depressive non spiccano per gravità, non arrivo mai, per dirla con le parole del mio medico, a "non alzarmi più dal letto", semplicemente sono tediato da questa inerzia nel fare determinate cose, come studiare, ecc...D'altra parte le fasi positive sono caratterizzate dal riprendere in mano la mia vita, ricominciare ad avere vita sociale, ecc...Devo per correttezza dire però che a luglio dell'anno scorso sentendomi meglio ed avendo cominciato, come da copione, una serie di attività, ho pensato di sospendere le cure con fare quasi arrogante, e leggermente presuntuoso, che di solito non mi appartiene. Il mio curante si stà convincendo di questa cosa, ma è ancora abbastanza dubbioso, questo lo percepisco dal modo in cui mi descrive, dicendomi che non ho nulla d'eclatante in fase eccitata, non arrivo mai a bere smodatamente nè a fare spese folli nè dormire di meno. Proprio questo è il punto: io non mi ritrovo in nessun canone neanche di ipomaniacalità, semplicemente in alcuni periodi risollevato dal fardello della depressione che non debbo più portare, mi concedo di dedicarmi a più attività del solito: cominciare uno sport, studiare meglio, ricominciare ad uscire la sera, salvo poi abbandonare tutto quando sono costretto dalla morsa della depressione. Secondo me non può trattarsi di (ipo)maniacalità, eppure queste depressioni a cicli così ricorrenti farebbero pensare proprio questo, difatti quello che non mi convince proprio è come può essere possibile ricadere in depressione nonostante un trattamento antidepressivo congruo. Come vede i miei dubbi sono molti, spero nella sua risposta per tentare quanto meno di chiarirmi un pò le idee semplicemente vedendo come la pensa, non pretendendo una diagnosi, ma magari mi può dire se ritrova queste caratteristiche in qualche suo paziente, cioè se sia veramente possibile indicare quei periodi come ipomaniacali, oppure magari la questione è molto più semplice e si può parlare di semplice depressione ricorrente. Un'ultima questione, se anche si trattasse di una fase depressiva del disturbo bipolare, la quetiapina in formulazione a rilascio immediato non ha alcuna efficacia o possiede anch'essa un' efficacia di stabilizzatore e antidepressiva? LA ringrazio per l'attenzione, cordialmente.
Mi scuso se riapro questo post per chiunque abbia voglia di rispondermi. Sono afflitto da un dubbio sulla mia diagnosi, pur rendendomi conto dell'impossibilità di fare diagnosi online speravo che poteste aiutarmi a sciogliere questi dubbi. In questo periodo è insorta una depressione che definirei minore, in quanto non è caratterizzta da tristezza e apatia, tuttavia mi sento spento e ho difficoltà a fare le stesse cose che facevo prima perchè non ho l'impulso nè la voglia di farle, diciamo che è questo l'aspetto più importante. Avevo cominciato una cura con Xeiristar (60 mg) oltre all'Anafranil (75 mg) e Zyprexa e sia gennaio che febbraio sono stato bene, da qualche tempo ho avuto una ricaduta a seguito di un periodo in cui avevo cominciato a praticare una serie di attività (quindi diciamo che a regola dovrebbe essere stata questa la mia fase ipomaniacale..ma si può definire tale semplicemente un periodo, in realtà poche settimane, in cui ho semplicemente fatto qualche progetto un pò più azzardato che non sono riuscito a portare avanti?) che poi, come puntualente accade, sono stato costretto ad abbandonare per l'incipiente depressione. La prima domanda che vorrei porLe è proprio questa: è possibile che una sintomatologia depressiva si aggravi pur in presenza di ben due antidepressivi a dosaggio terapeutico, oppure questa risposta così instabile all'antidepressivo fa pensare ad una diagnosi di tipo bipolare? Non sarebbe invece possibile che il carico di farmaci ad azione sedativa (Zyprexa, Seroquel Haldol ) possa aver un potere depressogeno, ed essere stato questo a determinare questa lieve flessione? Se volessi ricapitolare brevemente la mia vita negli ultimi tre anni, questa è stata sempre dominata da progetti iniziati e mai portati a termine (il tratto che mi angustia di più a dire il vero), di studi fatti ottimamente per alcuni periodi ed invece trascurati per altri, con conseguente flessione nei voti. Questo in realtà farebbe pensare ad una diagnosi di tipo bipolare o quanto meno ciclotimico. Dico ciclotimico perchè così come le fasi "euforiche" anche quelle depressive non spiccano per gravità, non arrivo mai, per dirla con le parole del mio medico, a "non alzarmi più dal letto", semplicemente sono tediato da questa inerzia nel fare determinate cose, come studiare, ecc...D'altra parte le fasi positive sono caratterizzate dal riprendere in mano la mia vita, ricominciare ad avere vita sociale, ecc...Devo per correttezza dire però che a luglio dell'anno scorso sentendomi meglio ed avendo cominciato, come da copione, una serie di attività, ho pensato di sospendere le cure con fare quasi arrogante, e leggermente presuntuoso, che di solito non mi appartiene. Il mio curante si stà convincendo di questa cosa, ma è ancora abbastanza dubbioso, questo lo percepisco dal modo in cui mi descrive, dicendomi che non ho nulla d'eclatante in fase eccitata, non arrivo mai a bere smodatamente nè a fare spese folli nè dormire di meno. Proprio questo è il punto: io non mi ritrovo in nessun canone neanche di ipomaniacalità, semplicemente in alcuni periodi risollevato dal fardello della depressione che non debbo più portare, mi concedo di dedicarmi a più attività del solito: cominciare uno sport, studiare meglio, ricominciare ad uscire la sera, salvo poi abbandonare tutto quando sono costretto dalla morsa della depressione. Secondo me non può trattarsi di (ipo)maniacalità, eppure queste depressioni a cicli così ricorrenti farebbero pensare proprio questo, difatti quello che non mi convince proprio è come può essere possibile ricadere in depressione nonostante un trattamento antidepressivo congruo. Come vede i miei dubbi sono molti, spero nella sua risposta per tentare quanto meno di chiarirmi un pò le idee semplicemente vedendo come la pensa, non pretendendo una diagnosi, ma magari mi può dire se ritrova queste caratteristiche in qualche suo paziente, cioè se sia veramente possibile indicare quei periodi come ipomaniacali, oppure magari la questione è molto più semplice e si può parlare di semplice depressione ricorrente. Un'ultima questione, se anche si trattasse di una fase depressiva del disturbo bipolare, la quetiapina in formulazione a rilascio immediato non ha alcuna efficacia o possiede anch'essa un' efficacia di stabilizzatore e antidepressiva? LA ringrazio per l'attenzione, cordialmente.
[#1]
Gentile utente,
tutte le sue richieste di consulto precedente pongono in dubbio una qualsiasi diagnosi psichiatrica.
Dalla depressione atipica al disturbo borderline il suo dubbio è sempre la diagnosi, anche quando ha ricevuto risposta sulla ciclotimia e la sua volontà a voler assumere un trattamento differente.
E' probabile che lei non abbia una completa fiducia del suo curante con il quale è invitato ad interfacciarsi in modo sincero per poter avere qualsiasi chiarimento.
tutte le sue richieste di consulto precedente pongono in dubbio una qualsiasi diagnosi psichiatrica.
Dalla depressione atipica al disturbo borderline il suo dubbio è sempre la diagnosi, anche quando ha ricevuto risposta sulla ciclotimia e la sua volontà a voler assumere un trattamento differente.
E' probabile che lei non abbia una completa fiducia del suo curante con il quale è invitato ad interfacciarsi in modo sincero per poter avere qualsiasi chiarimento.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Ex utente
Gentile dott. Ruggiero,
La ringrazio per la risposta. Volevo chiarire che sicuramente il rapporto con il mio curante in questo momento non è il "massimo", tenterò comunque di mettere in pratica il suo suggerimento e cercherò di avere un rapporto quanto più sincero possibile con il mio curante. Tuttavia in questo periodo quanto alla diagnosi rimane sempre piuttosto incerto, come se non sapesse bene dove andare a parare, mentre invece ho capito che la diagnosi è fondamentale anche per impostare una cura adeguata! Tuttavia speravo di ricevere un riscontro anche da voi, non certo per sostituirsi al parere del mio curante, ma per avere le idee un pò più chiare. In un precedente post ho ricevuto dei chiarimenti importanti dal dott. Pacini, ma le cose nell'ultimo periodo sono precipitate e non riesco più a raccapezzarmi e sembra che neanche il mio curante ci riesca. Ad esempio come dicevo una ricaduta nonostante due antidepressivi a dosaggio terapeutico è una questione ancora sospesa e su cui speravo Voi poteste aiutarmi a fare un pò di chiarezza, magari semplicemente dicendomi se avete avuto simili riscontri anche nella Vostra pratica clinica. Inoltre avevo chiesto anche dei chiarimenti in merito all'assunzione di Seroquel a rilascio prolungato o meno perchè non mi sono ben chiare le varie efficacie delle due formulazioni. Mi scusi ancora se reitero le stesse domande, ma magari se si potesse esprimere anche Lei in merito a queste oscillazioni e farmi capire se dal suo punto di vista sono da considerarsi "bipolari" oppure se secondo Lei, tramite i dati che ho fornito, è una semplice ricaduta portata magari dagli antipsicotici e/o da un mancato aggiustamento della dose di antidepressivi, semplicemente questo. La ringrazio ugualmente per il suo pronto riscontro, con la speranza di poterLA rileggere, cordialmente.
La ringrazio per la risposta. Volevo chiarire che sicuramente il rapporto con il mio curante in questo momento non è il "massimo", tenterò comunque di mettere in pratica il suo suggerimento e cercherò di avere un rapporto quanto più sincero possibile con il mio curante. Tuttavia in questo periodo quanto alla diagnosi rimane sempre piuttosto incerto, come se non sapesse bene dove andare a parare, mentre invece ho capito che la diagnosi è fondamentale anche per impostare una cura adeguata! Tuttavia speravo di ricevere un riscontro anche da voi, non certo per sostituirsi al parere del mio curante, ma per avere le idee un pò più chiare. In un precedente post ho ricevuto dei chiarimenti importanti dal dott. Pacini, ma le cose nell'ultimo periodo sono precipitate e non riesco più a raccapezzarmi e sembra che neanche il mio curante ci riesca. Ad esempio come dicevo una ricaduta nonostante due antidepressivi a dosaggio terapeutico è una questione ancora sospesa e su cui speravo Voi poteste aiutarmi a fare un pò di chiarezza, magari semplicemente dicendomi se avete avuto simili riscontri anche nella Vostra pratica clinica. Inoltre avevo chiesto anche dei chiarimenti in merito all'assunzione di Seroquel a rilascio prolungato o meno perchè non mi sono ben chiare le varie efficacie delle due formulazioni. Mi scusi ancora se reitero le stesse domande, ma magari se si potesse esprimere anche Lei in merito a queste oscillazioni e farmi capire se dal suo punto di vista sono da considerarsi "bipolari" oppure se secondo Lei, tramite i dati che ho fornito, è una semplice ricaduta portata magari dagli antipsicotici e/o da un mancato aggiustamento della dose di antidepressivi, semplicemente questo. La ringrazio ugualmente per il suo pronto riscontro, con la speranza di poterLA rileggere, cordialmente.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.3k visite dal 25/03/2013.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Disturbo bipolare
Il disturbo bipolare è una patologia che si manifesta in più fasi: depressiva, maniacale o mista. Scopriamo i sintomi, la diagnosi e le possibili terapie.