Attacchi d'ansia
Gentili dottori,scrivo per un problema che mi è comparso la prima volta martedi scorso. Durante la notte ho sognato di parlare tranquillamente con il mio fidanzato ma ad un certo punto gli ho detto di toccarmi il cuore perchè mi sentivo male e proprio in quel momento mi sono svegliata e mi sono accorta che il dolore l'avevo davvero,avvertivo battiti molto accelerati(per questo ho scritto anche in cardiologia) e avevo una sensazione molto forte al petto come se qualcuno mi stesse strappando il cuore.Premetto che ho fatto sport agonistico per 13 anni quindi è quasi impossibile avere malattie al cuore e anche il mio medico mi ha confermato che si tratta di ansia e stress.Venerdi ho accusato ancora battiti fortissimi e peso al petto e il medico mi ha detto di avere la pressione bassa sempre causata dall'ansia.L'ultimo "attacco" l'ho avuto ieri in macchina mentre ero con i miei genitori. Per me è un periodo di forte stress sia in famiglia sia per quanto riguarda lo sport perchè ho subito un "trauma" nel 2011 ad una gara e da allora avevo smesso,siccome ho ripreso proprio martedi potrebbe essere un rifiuto inconscio?o comunque la rabbia per aver discusso con il mio allenatore?ora sono comparsi altri sintomi ho sempre un peso al petto e una strana sensazione alla gola come se avessi pianto per tanto tempo poi mi sento debole infatti a volte tremo un po e sento i muscoli addominali molto tesi,la notte mi sveglio spesso. Tutto ciò potrebbe anche essere causato dall'ansia dalla paura di avere malattie al cuore? il medico mi ha detto di prendere ansiolitici se ciò non si placa,ma possono creare dipendenza questi farmaci?
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Gentile utente
L'utilizzo di soli ansiolitici può considerarsi oratica non corretta e, comunque, la situazione andrebbe inquadrata sia dal punto di vista internistico che psichiatrico.
La presenza di un sintomo di questo tipo va valutato eventualmente iniziando da esami del sangue se non sono stati praticati nel breve periodo.
L'utilizzo di soli ansiolitici può considerarsi oratica non corretta e, comunque, la situazione andrebbe inquadrata sia dal punto di vista internistico che psichiatrico.
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.8k visite dal 25/03/2013.
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