Depressione maggiore
Buongiorno
Ho 35 anni e da alcuni anni, a fasi alterne soffro di episodi di depressione; ho iniziato a soffrirne a 25 anni per un eccessivo stress da studio nell'anno della laurea, ma con la terapia farmacologica in sei mesi ho risolto, il fenomeno si e' ripresentato dopo aver subito mobbing nell'azienda in cui lavoravo da 4 anni, mobbing per essermi ribellata ad avance insistenti di un collega con amicizie influenti..e in questo caso il ricorso alla terapia (ovvero entact da 10mg al giorno) per 6 mesi ha risolto il secondo episodio.
Caratterialmente sono ansiosa e molto sensibile, estroversa e amante della compagnia,non ho mai avuto difficolta a farmi voler bene.
Il terzo episodio si e' verificato dopo 1 anno di mobbing da parte della mia responsabile che era nota per aver fatto scappare molte persone...dopo alcuni mesi passati infernali ( crisi continue di pianto, ansia, agitazione, difficolta a dormire, stanchezza, disinteresse verso tutto) ho ceduto e mi sono rivolta ad uno psichiatra che mi ha dato wellbutrin da 300mg, nel giro di un mese stavo un filo meglio, diciamo che dopo 3 ero ritornata ancora quella di prima.
Dopo 1 anno e mezzo di terapia, scalata a wellbutrin da 150mg, su indicazioni di uno specialista neurologo, da cui ero in cura per emicrania legata ad un trauma cervicale da incidente stradale, convinto che il farmaco non mi servisse, non capiva perche' ero depressa, diceva che era assurdo che prendessi antidepressivi, mi ha consigliato di scalarlo ed eliminarlo in tre mesi, quindi a marzo 2012 ero senza supporto farmacologico.
Nel frattempo avevo cambiato ufficio liberandomi della strega, quindi tutto sembrava andare per il verso giusto.
Premetto che dal lun al ven per lavoro sono lontano da casa, per casa intendo i miei genitori con cui ho sempre vissuto.
la provincia in cui lavoro non mi piace e non mi sono integrata,le mie amicizie sono rimaste le solite del weekend, o comunque legate a quelle storiche.io vivo la settimana in prospettiva del ven. Sto cercando di ottenere l'avvicinamento.
Ho passato l'estate del 2012 bene, mi sentivo molto energica e dormivo molto meno di prima,ero piu' efficiente al lavoro e mi dedicavo tre volte a settimana ad attivita sportive.
A settembre ho iniziato ad avvertire un calo delle energie e il solito desiderio di piangere e il peso di questo lavoro lontano da casa, il sacrificio economico, l'insoddisfazione di non avere un fidanzato,la solitudine.
Nel giro di due mesi ero in depressione totale, pianti continui, isolamento, stanchezza, ansia,difficolta' concentrazione,senso di inadeguatezza,quindi ho chiamato lo psichiatra, di nuovo terapia, piu forte pero', wellbutrin 300 e cymbalta da 60mg, ora dopo due mesi, sto bene, sintomi spariti.
Ho iniziato una terapia cognitivo comportamentale, la mia paura, ad oggi e' quella di avere ancora ricadute, e non farcela da sola in futuro, questo mi spaventa.
Ora esco, rido, canto, ma ho paura, la depressione e ' un cancro da cui devo guarire, ma come?
Ho 35 anni e da alcuni anni, a fasi alterne soffro di episodi di depressione; ho iniziato a soffrirne a 25 anni per un eccessivo stress da studio nell'anno della laurea, ma con la terapia farmacologica in sei mesi ho risolto, il fenomeno si e' ripresentato dopo aver subito mobbing nell'azienda in cui lavoravo da 4 anni, mobbing per essermi ribellata ad avance insistenti di un collega con amicizie influenti..e in questo caso il ricorso alla terapia (ovvero entact da 10mg al giorno) per 6 mesi ha risolto il secondo episodio.
Caratterialmente sono ansiosa e molto sensibile, estroversa e amante della compagnia,non ho mai avuto difficolta a farmi voler bene.
Il terzo episodio si e' verificato dopo 1 anno di mobbing da parte della mia responsabile che era nota per aver fatto scappare molte persone...dopo alcuni mesi passati infernali ( crisi continue di pianto, ansia, agitazione, difficolta a dormire, stanchezza, disinteresse verso tutto) ho ceduto e mi sono rivolta ad uno psichiatra che mi ha dato wellbutrin da 300mg, nel giro di un mese stavo un filo meglio, diciamo che dopo 3 ero ritornata ancora quella di prima.
Dopo 1 anno e mezzo di terapia, scalata a wellbutrin da 150mg, su indicazioni di uno specialista neurologo, da cui ero in cura per emicrania legata ad un trauma cervicale da incidente stradale, convinto che il farmaco non mi servisse, non capiva perche' ero depressa, diceva che era assurdo che prendessi antidepressivi, mi ha consigliato di scalarlo ed eliminarlo in tre mesi, quindi a marzo 2012 ero senza supporto farmacologico.
Nel frattempo avevo cambiato ufficio liberandomi della strega, quindi tutto sembrava andare per il verso giusto.
Premetto che dal lun al ven per lavoro sono lontano da casa, per casa intendo i miei genitori con cui ho sempre vissuto.
la provincia in cui lavoro non mi piace e non mi sono integrata,le mie amicizie sono rimaste le solite del weekend, o comunque legate a quelle storiche.io vivo la settimana in prospettiva del ven. Sto cercando di ottenere l'avvicinamento.
Ho passato l'estate del 2012 bene, mi sentivo molto energica e dormivo molto meno di prima,ero piu' efficiente al lavoro e mi dedicavo tre volte a settimana ad attivita sportive.
A settembre ho iniziato ad avvertire un calo delle energie e il solito desiderio di piangere e il peso di questo lavoro lontano da casa, il sacrificio economico, l'insoddisfazione di non avere un fidanzato,la solitudine.
Nel giro di due mesi ero in depressione totale, pianti continui, isolamento, stanchezza, ansia,difficolta' concentrazione,senso di inadeguatezza,quindi ho chiamato lo psichiatra, di nuovo terapia, piu forte pero', wellbutrin 300 e cymbalta da 60mg, ora dopo due mesi, sto bene, sintomi spariti.
Ho iniziato una terapia cognitivo comportamentale, la mia paura, ad oggi e' quella di avere ancora ricadute, e non farcela da sola in futuro, questo mi spaventa.
Ora esco, rido, canto, ma ho paura, la depressione e ' un cancro da cui devo guarire, ma come?
[#1]
Gentile utente,
Dopo un certo numero di episodi depressivi vi é l'indicazione a mantenere il trattamento antidepressiva per almeno 24 mesi. Sarà cura dello specialista verificare anche la possibilità di variare il dosaggio oppure di aggiungere un farmaco ad azione stabilizzante.
Cordiali saluti
Dopo un certo numero di episodi depressivi vi é l'indicazione a mantenere il trattamento antidepressiva per almeno 24 mesi. Sarà cura dello specialista verificare anche la possibilità di variare il dosaggio oppure di aggiungere un farmaco ad azione stabilizzante.
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
[#2]
Utente
Gent.Dott
La ringrazio per la risposta,sentirmi prospettare l'idea di un farmaco stabilizzante mi rattrista un poco, non mi fraintenda, intendo dire che ho sempre sperato di riuscire a mettere a posto questo problema, con pazienza e tempo, su questo sono ottimista, tutto si risolve,mi dispiacerebbe l'idea di arrendermi alla schiavitù di un farmaco per stare bene.
Non capisco per quale meccanismo mi accade questo, perché la depressione, quei sintomi assurdi che ti fanno isolare dal mondo e vedere tutto con negatività.
Ho sempre lottato per ottenere quello che voglio, faticando, non riesco ad accettare questa sconfitta.
A volte penso che se un solo episodio depressivo 'ti segna', nel senso che ti rende piu debole, non so perché, ma e' come se si inceppasse qualcosa nel cervello difronte ad un' aggressione esterna al tuo equilibrio e si ripresentano quei sintomi assurdi.
Io voglio davvero stare bene, avere una vita normale, come tutti, senza medicine, poter innamorarmi di nuovo e non dover dire di questo problema...io starei lontano da una persona con questii disturbi,potendo scegliere, se fossi un uomo, non mi complicherei la vita inutilmente, in effetti e' così, sono single da tanto tempo..eppure ho voglia di innamorarmi..ed essere ricambiata ovviamente.
Sono una donna dolce e gentile, carina a detta di tutti, e con una simpatia e ironia che mi ha sempre permesso di relazionarmi bene con uomini e donne, non sono mai sola, ho amiche e amici (meno)che nonostante il mio problema, non si stufano di insistere per farmi uscire e cmq mi hanno sempre telefonato, si preoccupano, mi vogliono bene, e per me questo e' importante, anche la mia famiglia e' speciale, mia mamma forse un po' invadente ha un cuore incredibile, e la sua positivita' e' coinvolgente, e' una donna fantastica, ha 70 anni mille acciacchi e sempre il sorriso.
Senza di lei sarei persa...
Lo psichiatra non esclude che possa star bene senza, forse me lo dice per rassicurarmi, comunque sia non smetterò mai questa cura senza le sue indicazioni, non voglio rivivere l'inferno della depressione.
Lei pensa che sia possibile? Dal punto di vista statistico chi ha piu episodi depressivi li avrà sempre? E sarà sempre peggio?faccio davvero fatica a pensare ad un peggio di quello che ho appena passato.
La ringrazio in anticipo per la gentile risposta.
Cordialità
La ringrazio per la risposta,sentirmi prospettare l'idea di un farmaco stabilizzante mi rattrista un poco, non mi fraintenda, intendo dire che ho sempre sperato di riuscire a mettere a posto questo problema, con pazienza e tempo, su questo sono ottimista, tutto si risolve,mi dispiacerebbe l'idea di arrendermi alla schiavitù di un farmaco per stare bene.
Non capisco per quale meccanismo mi accade questo, perché la depressione, quei sintomi assurdi che ti fanno isolare dal mondo e vedere tutto con negatività.
Ho sempre lottato per ottenere quello che voglio, faticando, non riesco ad accettare questa sconfitta.
A volte penso che se un solo episodio depressivo 'ti segna', nel senso che ti rende piu debole, non so perché, ma e' come se si inceppasse qualcosa nel cervello difronte ad un' aggressione esterna al tuo equilibrio e si ripresentano quei sintomi assurdi.
Io voglio davvero stare bene, avere una vita normale, come tutti, senza medicine, poter innamorarmi di nuovo e non dover dire di questo problema...io starei lontano da una persona con questii disturbi,potendo scegliere, se fossi un uomo, non mi complicherei la vita inutilmente, in effetti e' così, sono single da tanto tempo..eppure ho voglia di innamorarmi..ed essere ricambiata ovviamente.
Sono una donna dolce e gentile, carina a detta di tutti, e con una simpatia e ironia che mi ha sempre permesso di relazionarmi bene con uomini e donne, non sono mai sola, ho amiche e amici (meno)che nonostante il mio problema, non si stufano di insistere per farmi uscire e cmq mi hanno sempre telefonato, si preoccupano, mi vogliono bene, e per me questo e' importante, anche la mia famiglia e' speciale, mia mamma forse un po' invadente ha un cuore incredibile, e la sua positivita' e' coinvolgente, e' una donna fantastica, ha 70 anni mille acciacchi e sempre il sorriso.
Senza di lei sarei persa...
Lo psichiatra non esclude che possa star bene senza, forse me lo dice per rassicurarmi, comunque sia non smetterò mai questa cura senza le sue indicazioni, non voglio rivivere l'inferno della depressione.
Lei pensa che sia possibile? Dal punto di vista statistico chi ha piu episodi depressivi li avrà sempre? E sarà sempre peggio?faccio davvero fatica a pensare ad un peggio di quello che ho appena passato.
La ringrazio in anticipo per la gentile risposta.
Cordialità
[#3]
Dal punto di vista statistico, chi ha più episodi ha più probabilità di avere un altro episodio. Ma queste sono probabilità, nella realtà ogni caso é diverso e con le sue peculiarità. Segua le indicazioni dello specialista e non si preoccupi troppo del futuro che nessuno ha la capacità di prevedere.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.4k visite dal 23/03/2013.
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