Distonie neuro-vegetative e svenimenti rari

Gentile dottore da quando sono ragazzo soffro di disturbi di tipo neuro-vegetativo:tremori e brividi sulla parte centrale della schiena, malessere/sofferenza sulla schiena,episodi sporadici di svenimenti, dermatiti, ansia; in seguito i miei disturbi sono peggiorati: Insonnia [risvegli durante la notte e difficoltà ad addormentarsi; al risveglio avverto soprattutto formicolii e pizzichi sulla testa (cuoio capelluto), forte prurito sulla zona anale o brividi lungo di essa (“scarico di energia lungo la colonna vertebrale”)]; Distonia delle derivazioni nervose: sento sofferenza/malessere sulla schiena e sulle braccia accompagnata da debolezza/stanchezza/svogliatezza; Sento sulla schiena e sul cervello come se fossi “caricato elettricamente” (ad esempio se mi tocco sulla schiena partono dei brividi); Nausea localizzata vicino la bocca dello stomaco o brutte sensazioni; Forti pruriti sotto pelle; Pressione sulle articolazioni della mandibola vicino le orecchie; Formicolii e sensazione di addormentamento della parte finale del braccio; Dolore improvviso e forte sulla parte finale della colonna vertebrale; Pulsazioni che si avvertono nell’orecchio. Più raramente quando sono alzato o seduto in macchina avverto tremore sulla gamba destra. (ho una scoliosi ben compensata a doppia curva).
Le cure seguite dal 2007 con scarsi risultati sono: Zoloft e poi Xanax+Cymbalta e poi Cymbalta+ Xanax+eutimil +solian e poi Fevarin+ Risperdal+ Xanax e poi Fevarin+Zyprexa+Xanax e poi Fevarin + Zyprexa e poi Cipralex+Zyprexa. Ultimamente assumo Cipralex 20 mg (1 cpr/giorno) e faccio sedute di psicoterapia (semplice colloquio) con scarsi risultati. Durante la cura fevarin+zyprexa ho avuto una serie di svenimenti ravvicinati che mi ha portato ad uno stato grave di debilitazione fisica e mentale.
Vorrei sapere le possibili cause di tali disturbi, se posso guarire e come posso fare. Grazie.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

Ma in questi anni di cure la diagnosi qual'è stata ? Sembra strano che non ne abbia mai parlat con il suo medico.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
Gentile Dottore, le diagnosi probabili sono state quelle di uno stato ansioso depressivo-Psichiatra, di distonie neuro-vegetative dovute ad ansia-Neurologo, di somatizzazioni (psicologiche se non risultano altre cause organiche) accompagnate da stato ansioso-depressivo-Psicologo. Il mio problema è che con le terapie farmacologiche effettuate e con la psicoterapia non ho ottenuto risultati soddisfacenti, ma piuttosto peggioramenti. Esiste un'altenativa di cura a quella da me intrapesa da ormai 7 anni. Cordiali saluti e grazie.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

Per capire meglio andrebbero conosciute le dosi assunte dei vari farmaci e i tempi.
Le diagnosi sono vaghe, sembrano tutte rimandare a una sfera di sintomi ansiosi e corporei, ma va definita meglio perché altrimenti la scelta delle cure non può che basarsi sui sintomi, e non è il procedimento corretto.
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Utente
Utente
Ecco le dosi assunte ed i tempi:
Zoloft 100 mg (1 cpr./di)--durata: pochi mesi;
Xanax 1mg(2 cpr/di), Cymbalta 60 mg(1 cpr/di)--durata:circa 1 anno;
Cymbalta 60 mg (1 cpr/di), Xanax 1 mg (3 cp/di), eutimil 20 mg(1 cp/di), solian 200 mg (1 cpr/di)—durata:circa 1 anno;
Fevarin 100 mg (2 cpr/di), Risperdal 2 mg(1/2 al di),Xanax 1 mg(3 cpr/di)—durata:1 mese;
Fevarin 100 mg(2 cpr/di), Zyprexa 10 mg (1/4 cpr/di), Xanax 1 mg (3 cpr/di)—durata:3 mesi;
Cipralex 20 mg(1 cpr/di), Zyprexa 5 mg(1 cpr/di)—durata:2 anni;
Cipralex 20 mg (1 cpr/giorno)—durata:1 anno;
Psicoterapia—durata:7 sedute.
Mi piacerebbe conoscere gli esami diagnostici utili nel mio caso (ecg, eeg e tac li ho già fatti) e se si può dedurre qualcosa dalla poca efficacia del particolare tipo di farmaci da me usati, per i disturbi fisici in precedenza elencati.
Cordiali saluti.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

La prima cosa da fare è far definire la diagnosi. Le cure effettuate comprendono due diversi tipi di farmaci, ma non è chiaro per quale motivo associati. Le dosi degli antidepressivi sono nella fascia di efficacia, ma non sono state usate dosi piene, salvo per il cipralex.
Alcune sono durate a lungo (1 anno) ma non è chiaro se perché funzionavano bene o per quale altro motivo: se non funzionavano perché protrarle per un anno ?
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Utente
Utente
Gentile dottore, vorrei essere illuminato su un’altra cosa: negli ultimi anni il mio psichiatra ha introdotto come novità l’uso di neurolettici-antipisicotici (solian, risperdal, zyprexa) dicendo che a basse dosi possono risolvere i disturbi elencati in precedenza. Tali farmaci però non sono stati efficaci (solo lo zyprexa ha avuto un effetto sedativo dei disturbi, ma non risolutivo), ed anzi mi hanno provocato diversi effetti collaterali.
Le chiedo se tale scelta è una strada percorribile ed utile nel mio caso, anche se il paziente non mostra segni di psicosi: da colloqui psicologici non è emerso nulla a tal riguardo; io ho paure che penso essere normali e che non mi creano almeno a livello razionale grossi inconvenienti.
Distinti saluti.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

Appunto dicevo della diagnosi, perché altrimenti quegli schemi terapeutici non è chiaro a cosa mirino. Idem le psicoterapie.
Se è un disturbo ossessivo, ad esempio, è vero che queii farmaci si usano a dosi basse, ma nelle forme resistenti, non in prima battuta.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

Appunto dicevo della diagnosi, perché altrimenti quegli schemi terapeutici non è chiaro a cosa mirino. Idem le psicoterapie.
Se è un disturbo ossessivo, ad esempio, è vero che queii farmaci si usano a dosi basse, ma nelle forme resistenti, non in prima battuta.
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Utente
Utente
Gentile dott.re,
vorrei il suo parere su un’altra questione contrastante che mi aiuterebbe a capire il mio quadro di salute; alcuni medici da me interpellati hanno dato dei pareri opposti sul seguente problema: “l’ansia o la paura a livello inconscio” può provocare lo svenimento con perdita di coscienza?
Di seguito riporto le modalità di svenimento che mi sono accadute.
**Prima del periodo in cui assumevo psicofarmaci (1980-2003)**
Modalità a__
Da ragazzo ho avuto un episodio di quasi svenimento (nello studio) dopo la visita presso l’otorino; poi un po’ di tempo dopo avuto uno svenimento con perdita di coscienza (in negozio) dieci minuti dopo aver fatto una puntura (durata: pochi secondi).
Modalità b (anno 1994)__
A 27 anni, durante il militare (in caserma), dopo aver avuto un po’ di raffreddore, la mattina appena alzato dal letto ho avuto uno svenimento con perdita di coscienza (durata: pochi secondi).
Modalità c__
A 39 anni (a Torino in casa; anno 2006) ho avuto uno svenimento con perdita di coscienza (durata: pochi secondi).
Modalità d (anno 2006)
Durante la visita dal dermatologo, dopo la spremitura di un comedone, ho avuto uno svenimento con perdita di coscienza e mi sono svegliato pochi secondi dopo tutto sudato.
**Durante il periodo in cui assumevo psicofarmaci (2003-2013)**
Modalità a (anno 2003)__
Nel periodo durante il quale ero in cura con lo zoloft ebbi un episodio di svenimento con perdita di coscienza: chi mi vide, riferì che, mentre ero disteso sul letto tremavo un pò; io ricordo, che rinvenni, appena il mio familiare mi chiamò e che ero tutto sudato (durata: pochi secondi); inoltre un po’ di tempo dopo, dopo una seduta di ginnastica (stretching della colonna vertebrale a terra ) non riuscii ad alzarmi per un forte giramento di testa (mi sentii bloccato nei movimenti ed avvertii delle vertigini
Modalità b (anno 2009)___
La sera del 2 gennaio ho assunto la prima mezza compressa di Risperdal, la notte mi sono svegliato con un po’ di nausea e stavo per svenire (n.b. ho avvertito sintomi che precedono lo svenimento: (malessere cervello e colonna vertebrale).
Modalità c (anni 2010 e 2011)-cura con fevarin e zyprexa___
Il 13/09/2010 ho avuto un episodio di svenimento di pochi secondi con perdita di coscienza e sono caduto rovinosamente a terra (la mattina pochi minuti dopo essermi alzato dal letto) ; dopo 15 giorni ho subito un altro episodio di svenimento (sempre la mattina appena alzato)
Il 24/01/2011 ho subito un altro svenimento con le solite modalità: breve malessere neuro-vegetativo al cervello ed alla colonna vertebrale e poi perdita di coscienza per alcuni secondi (la mattina appena alzato).
Modalità c (anno 2012)-cura con cypralex e zyprexa___
Dopo una settimana dal passaggio alla nuova cura, la mattina appena alzato, ho avuto un episodio di quasi svenimento: ho avvertito un senso di sbandamento e mi sono sentito venire meno, ho avvertito forte malessere/sofferenza sulla schiena ed un senso di nausea proveniente dallo stomaco.
Aspetto con piacere il suo parere e grazie ancora per le sue chiare delucidazioni.
Cordiali saluti.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

No, nei disturbi d'ansia ci sono sensazioni di svenimento, quasi-svenimento etc, senso di sbandamento. Gli svenimenti sono eccezionali e di solito riconducibili ad altri fattori concomitanti. Ipotensione, spontanea o indotta da medicinali, svenimento da crisi vagali (dolore, compressione addominale, sforzi per urinare o defecare , stimolazione degli organi interni durante esami, irritazione stomaco etc).

Comunque l'ansia non è inconscia, "inconscio" è un termine che non indica attività mentali, indica attività cerebrali a cui non corrisponde un'esperienza mentale.
[#11]
Utente
Utente
Salve dottore, ho un aggiornamento da mostrarle: giorno 12-04-2013 sono stato dallo psichiatra ed ho incamerato un’altra diagnosi (“alexitimia”).
Prima di parlare della nuova cura vorrei attirare la sua attenzione su questo aspetto che non ho riportato nelle domande precedenti: in passato più frequentemente e ora di meno ho sofferto di continuo gocciolamento del naso ed ostruzione delle fosse nasali; anche se non è stata fatta una diagnosi precisa, potrebbe trattarsi di una rinite vasomotoria non allergica dovuta a distonia neurovegetativa (“in tal caso si ritiene che a determinare la malattia sia una anomalia del sistema nervoso autonomo da cui dipende la motilità dei vasi sanguigni della mucosa nasale e con più precisione una distonia neurovegetativa; ossia uno squilibrio tra le attività dei suoi due rami: il parasimpatico e l’ortosimpatico con predominanza del sistema parasimpatico”); secondo me la mia rinite e i miei disturbi neuro-vegetativi o psicosomatici sono in qualche modo collegati o hanno la stessa origine, anche perché li ho da una vita e sono disturbi cronici.
Detto ciò, il mio medico mi ha detto di sospendere gradualmente il cipralex e di introdurre il depakin; cioè sono passato da cipralex 20 mg- 1 cpr./giorno, trittico gocce -20 gocce a cipralex 20 mg- ½ cpr. al giorno, depakin 300 mg chrono -1/2 cpr. al mattino e ½ cpr. la sera, trittico gocce -20 gocce.
C’è da dire che la diminuzione del cipralex mi ha sempre portato un’amplificazione dei miei disturbi e forse stavolta potrebbe aver causato un attacco prolungato di rinite; inoltre con il depakin alcuni miei disturbi (ad esempio i malesseri generali sulla schiena) sono diminuiti, ma è come se gli attacchi di prurito fossero aumentati (in particolare sulla pelle in diverse parti del corpo si sono create delle zone arrossate molto pruriginose; in tali parti del corpo ho in brevi periodi dei forti pruriti sulla pelle).
Volevo sapere cosa ne pensava della nuova cura farmacologica che sto seguendo, se l’eccitazione dei miei pruriti è dovuta al depakin, se ne devo parlare con il mio medico o aspettare poiché si tratta di effetti collaterali passeggeri.
Saluti.

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

Alexitimia non è una malattia, è un aspetto dell'espressione del malessere che verte più su elementi corporei che non sulla descrizine del suo stato mentale.

Non vedo però attinenza con il depakin (né con il doc, né con l'alessitimia).

Le descrizioni delle sue situazioni mediche non sono chiare. Se è rinite lo è, altrimenti è un'ipotesi basata sui suoi sintomi, e nelle ipocondrie è facile che le preoccupazioni producano descrizioni di sintomi che (pur nn riscontrandosi niente) corrisponderebbero a dei quadri gravissimi e continui, cosicché si finiscono per ricevere diagnosi "ipotetiche" ma non defintive.

Le spiegazioni dei meccanismi dei disturbi sono sempre le stesse, c'è sempre un organo che produce i sintomi, per il naso come per il cervello. Il cervello produce anche come sintomo la preoccupazione per il corpo, e questo genera sintomi nel senso che rende preoccupante anche la normalità.


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Utente
Utente
Gentile dottore,
mi dispiace ma la mia non è proprio ipocondria perchè i fastidi e i dolori al naso sono reali e durano per molto tempo, compreso il gocciolamento del naso.
Comunque sotto consiglio dello specialista sto sospendendo il depakin ed i problemi dermatologici menzionati si stanno attenuando.
Probabilmente alla prossima visita cambierò terapia farmacologica e spero di trovare finalmente il farmaco giusto al posto del depakin; Le farò sapere.
Saluti.
[#14]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

Sì, ma c'era una certa discordanza tra l'intensità riferita delle manifestazioni ("continuo gocciolamento del naso ed ostruzione delle fosse nasali") e l'assenza di una diagnosi, il che farebbe pensare che chi l'ha visitata non ha riscontrato ostruzione né infiammazione. Peraltro la rinite vasomotoria esiste e quindi se questa è una diagnosi fatta sulla base di risultanze non c'è niente di strano.
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