Magrezza eccessiva
Mia figlia, ha 23 anni, pesa 36 kg per 1,54 di altezza. Normalmente il suo peso è stato intorno ai 38 kg. E' stata sempre di costituzione minuta e da piccola è stata al di sotto del terzo percentile sia come peso che come altezza.
Nonostante i numerosi controlli non sono emerse patologie tali da richiedere interventi e la conclusione è stata che si trattava di una bambina di costituzione minuta. i miei dati sono a vostra conoscenza e mio marito ha 60 anni, è 1,68 mt per 68kg.
Crescendo la situazione è rimasta inalterata e lo sviluppo sembra essersi fermato in una fase pre-adolescenziale.
Il mestruo è comparso a 13 anni ma è stato sempre irregolare.
Nell’estate scorsa il suo peso è sceso sino a 34 kg., ha perso il ciclo mestruale e ha cominciato a perdere i capelli.
Abbiamo fatto un controllo ormonale e l’Endocrinologo ha detto che i risultati denotavano una situazione di completa immaturità fisica.
Ora i cicli sembrano tornati (senza alcuna terapia) ma con perdite molto scarse e il peso è 36 kg.
Ci preoccupa che rifiuti di affrontare il problema, sostenendo che non esiste e che si è trattato solo di stress dovuto allo studio. Reagisce molto male ogni volta che affrontiamo il problema magrezza.
In realtà è “pelle e ossa”, con un aspetto sofferente e con occhiaie marcate.
Non riscontro in lei i sintomi che descrivono l’anoressia, apparentemente è molto interessata al cibo che seleziona attentamente, ma non maniacalmente, badando alla qualità e scegliendo di preferenza cibi sani.
Ama cucinare, ma non riscontro un grande appetito e dopo il primo, si dichiara sazia.
Segnalo una situazione psicologica molto delicata e un rapporto con me molto conflittuale da un lato e molto intimo dall’altro. Mio marito è terzo tra noi due.
Qualche anno fa, ha accusato degli episodi di attacchi di panico (riferiti) e ci siamo rivolti ad uno psicologo esperto in adolescenti, il quale ha detto che presentava forti sintomi di immaturità.
E' molto timida, con relazioni sociali difficoltose e difficoltà di relazionarsi in un gruppo, nel quale quasi mai interagisce limitandosi ad una presenza silenziosa.
Non sappiamo come affrontare il problema e a quale specialista rivolgerci, considerato che se riusciremo a convincerla a consultare un medico, sarà molto importante il primo approccio.
Forse ha ragione lei, il problema non esiste e ha solo bisogno di stare tranquilla o forse ha bisogno di aiuto e chiedo alla vostra gentilezza un consiglio su come aiutarla.
Nonostante i numerosi controlli non sono emerse patologie tali da richiedere interventi e la conclusione è stata che si trattava di una bambina di costituzione minuta. i miei dati sono a vostra conoscenza e mio marito ha 60 anni, è 1,68 mt per 68kg.
Crescendo la situazione è rimasta inalterata e lo sviluppo sembra essersi fermato in una fase pre-adolescenziale.
Il mestruo è comparso a 13 anni ma è stato sempre irregolare.
Nell’estate scorsa il suo peso è sceso sino a 34 kg., ha perso il ciclo mestruale e ha cominciato a perdere i capelli.
Abbiamo fatto un controllo ormonale e l’Endocrinologo ha detto che i risultati denotavano una situazione di completa immaturità fisica.
Ora i cicli sembrano tornati (senza alcuna terapia) ma con perdite molto scarse e il peso è 36 kg.
Ci preoccupa che rifiuti di affrontare il problema, sostenendo che non esiste e che si è trattato solo di stress dovuto allo studio. Reagisce molto male ogni volta che affrontiamo il problema magrezza.
In realtà è “pelle e ossa”, con un aspetto sofferente e con occhiaie marcate.
Non riscontro in lei i sintomi che descrivono l’anoressia, apparentemente è molto interessata al cibo che seleziona attentamente, ma non maniacalmente, badando alla qualità e scegliendo di preferenza cibi sani.
Ama cucinare, ma non riscontro un grande appetito e dopo il primo, si dichiara sazia.
Segnalo una situazione psicologica molto delicata e un rapporto con me molto conflittuale da un lato e molto intimo dall’altro. Mio marito è terzo tra noi due.
Qualche anno fa, ha accusato degli episodi di attacchi di panico (riferiti) e ci siamo rivolti ad uno psicologo esperto in adolescenti, il quale ha detto che presentava forti sintomi di immaturità.
E' molto timida, con relazioni sociali difficoltose e difficoltà di relazionarsi in un gruppo, nel quale quasi mai interagisce limitandosi ad una presenza silenziosa.
Non sappiamo come affrontare il problema e a quale specialista rivolgerci, considerato che se riusciremo a convincerla a consultare un medico, sarà molto importante il primo approccio.
Forse ha ragione lei, il problema non esiste e ha solo bisogno di stare tranquilla o forse ha bisogno di aiuto e chiedo alla vostra gentilezza un consiglio su come aiutarla.
[#1]
"apparentemente è molto interessata al cibo che seleziona attentamente"
Più che selezionarlo, lo esclude. A volte la scelta di "cibi sani" è un alibi per una selezione di cibi ipocalorici.
L'immaturità non è chiaro cosa sia, invece il panico sì, ma non è chiaro se sia stato diagnosticato. Un'ipotesi è che la cosa abbia a che fare con un disturbo d'ansia, in cui più che un movente estetico o di controllo del peso e paura di ingrassare vi sia un disagio dopo l'assunzione di cibo, o paure riguardanti il cibo, o inappetenza legata allo stato di allarme.
L'altra ipotesi psichiatrica è quella dell'anoressia nervosa, che ha invece un movente specifico "contro" il cibo inteso come fonte di perdita di controllo e quindi da evitare.
Il fatto di attribuirlo ad uno stress non cambia nulla. Se il risultato è questo, perché Lei afferma che il problema non esiste ? Perché le va bene così e non ha disagio, o perché è questo il suo scopo, ovvero controllare il peso ?
Più che selezionarlo, lo esclude. A volte la scelta di "cibi sani" è un alibi per una selezione di cibi ipocalorici.
L'immaturità non è chiaro cosa sia, invece il panico sì, ma non è chiaro se sia stato diagnosticato. Un'ipotesi è che la cosa abbia a che fare con un disturbo d'ansia, in cui più che un movente estetico o di controllo del peso e paura di ingrassare vi sia un disagio dopo l'assunzione di cibo, o paure riguardanti il cibo, o inappetenza legata allo stato di allarme.
L'altra ipotesi psichiatrica è quella dell'anoressia nervosa, che ha invece un movente specifico "contro" il cibo inteso come fonte di perdita di controllo e quindi da evitare.
Il fatto di attribuirlo ad uno stress non cambia nulla. Se il risultato è questo, perché Lei afferma che il problema non esiste ? Perché le va bene così e non ha disagio, o perché è questo il suo scopo, ovvero controllare il peso ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Gentile utente,
riprendo un concetto già affrontato dal collega, a mio modo di vedere importante:
il problema di generica e poco chiara "immaturita'" valutato dallo psicologo lascia il tempo che trova.
Credo varrebbe la pena di approfondire in modo attento anche tale aspetto.
riprendo un concetto già affrontato dal collega, a mio modo di vedere importante:
il problema di generica e poco chiara "immaturita'" valutato dallo psicologo lascia il tempo che trova.
Credo varrebbe la pena di approfondire in modo attento anche tale aspetto.
Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.7k visite dal 17/03/2013.
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