Panico, 14 anni

Buona Sera, mi chiamo Alessandro.
Premetto di sapere che un consulto on-line non può sostituire una visita specialistica. Vi racconto in breve la mia storia: Sono il figlio più piccolo, mia sorella, più grande di me, per mettermi in guardia mi spaventava dicendomi che se bevevo dal rubinetto senza bicchiere mi entrava l'acqua nei polmoni, e sarei morto,ricordo benissimo il mio primo attacco di panico 14 anni fa, dopo aver bevuto dal rubinetto sentii un crampo muscolare nel collo e subito dopo la sensazione di morire, poi rientrando a casa ,sempre sporco e dolorante perchè vivevo a casa dei miei nonni(contadini), capitava che avevo male alla mano sinistra e lei mi metteva in guardia dicendo che era la mano del cuore e potevo avere un problema ad esso... il mio secondo attacco di panico paura dell'infarto. Dalla morte di mio nonno, in estate pur di non stare a casa con i miei e mia sorella iniziai a lavorare, avevo 13 anni, ogni occasione era buona, vacanze di natale pasqua preferivo passarle cosi, allontanandomi dalla famiglia e pensando solo al meglio della vita, fino a quando sono stato licenziato e dopo aver perso molti soldi (5000€) per le spese della macchina l'affitto e le varie utenze sono dovuto rientrare a casa con un debito in banca di 3.600 € telefonate assillanti la fidanzata possessiva, la famiglia molto irritata perche dato che non avevo mai pesato sul bilancio familiare per loro era come un intrusione, da quel giorno cioè 4 anni fa è iniziato il calvario... Attacchi di panico tutti i giorni sedute psichiatriche, psicologhe terapie di gruppo addirittura sono stato in cura al centro di terapia strategica di Giorgio Nardone... nulla placava il mio panico, i farmaci dallo xanax al escitalopram al citalopram,mi sedava ma la situazione di malessere persisteva, ora che i miei bilanci economici sono positivi si è affievolito ma mi basta sentire la parola infarto o aneurisma che compare in una forma molto blanda anche perchè ho lavorato molto sulla meditazione ma non ce la faccio più. se prima amavo fare un qualcosa di imprevisto tipo una nottata fuori casa con gli amici scattano mille quesiti, cerco sempre di uscire e segure l'istinto e non la ragione ma la mia vita e sempre in bilico, ho notato che se dico una bugia o espongo le mie qualità o semplicemente un parere con persone che stimo e reputo importanti come mio padre(persona molto dura ), il mio titolare, uno zio duro di carattere o un amico che reputo importante mi gira la testa e inizia l'ansia. Ripeto oggi riesco a farmi spazio dopo 6 day-hospial e mille visite mediche e a volte invasive, ho smesso di isolarmi ma vi ripeto non ce la faccio piu, ho speso circa 5000€ per affidarmi ai piu noti psichiatri o psicologi, per ora prendo 8 gocce di xanax 3 volte al dì depakin chrono 500 mg una volta al dì e entact 10 mg una volta al dì. So che posso farcela ho scalato una montagna fino ad ora e vorrei una spinta per l'ultima tappa, spero possiate capire il mio malessere Cordialità
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
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Utente
Utente
chiedevo un consiglio se è possibile per abbandonare questo stato pietoso o secondo voi come affrontare il problema sono 4 anni che sono in cura e ho esaurito tutta la pazienza e il denaro per affrontare altre spese per terapie inefficaci.,.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Gentile utente

La terapia attuale sembra essere comunque ancora a dose bassa per sortire un effetto sui sintomi che lamenta anche se mi appare strano che abbia consultato diversi psichiatri senza soluzione.

Ed anche la cifra spesa mi sembra eccessiva.

Comunque, la migliore strategia è quella di affidarsi ad un unico psichiatra e seguirne le indicazioni continuativamente.
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Utente
Utente
La cifra comprende anche i spostamenti ad arezzo e ovviamente i soggiorni, la ringrazio per il consulto ne parlero con il mio specialista, però sembra strano che anche se i prograssi sono tanti non si riesce ad uscire da una situazione del genere... un ultimo chiarimento cosa scatena cio? siamo in tanti a soffrirne ma nessuno di noi sa il perche e come ci sia finito, infinitamente grazie Alessandro.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Beh mi sembra un pò eccessivo comunque spostarsi di tanti chilometri se comunque tra la sua sede ed Arezzo potrebbe incontrare migliaia di psichiatri.
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Utente
Utente
Avendo letto i piani terapeuti del cts di arezzo credevo molto in questa tecnica, che dopo anni di psicofarmaci mi ha aiutato a sviare le situazioni di crisi, avendo avuto esperienza anche qui con degli specialisti, potrei sembrare pazzo ma il mio intento non è sedare la crisi ma eliminarla e portare via con lei anche il sottofondo di malessere... ancora nn ha risposto al mio quesito

"un ultimo chiarimento cosa scatena cio? siamo in tanti a soffrirne ma nessuno di noi sa il perche e come ci sia finito, infinitamente grazie Alessandro."

cordialità alessandro
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Le ipotesi più accreditate considerano lo squilibrio elettrolitico del sistema serotoninergico come il principale motivo della sintomatologia.
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