Sintomi autismo in soggetto non autistico
Buongiorno dottore,
gradirei un suo consulto su questa mia situazione particolare e che mi lascia particolarmente perplessa.
Sono una ragazza di 28 anni consapevole di avere da sempre alcune particolarità comportamentali. Infatti, fin da quando ho memoria, ho sempre avuto stereotipie, come lo sfarfallamento delle mani e il bisogno di saltellare in maniera ripetitiva, oppure di sbattere il piede in continuazione sul pavimento. Da piccola ero anche solita giocare con un cordoncino che mi arrotolavo continuamente intorno alle dita della mano e facevo "ballare" davanti agli occhi.
Crescendo, ho abbandonato il cordoncino, ma mi sono rimaste le altre stereotipie e tutt'oggi, sfarfallo le mani, specie quando mi devo concentrare su qualcosa o leggere. Mi vergogno a dirlo, ma saltello anche quando sono particolarmente contenta o, al contrario, arrabbiata. E' come se fosse un modo per sfogarmi.
Ovviamente non lo faccio mai davanti ad altre persone, nemmeno i miei genitori, anche se credo proprio che lo sappiano.
A parte questo, ho una vita completamente normale. Lavoro, ho molti amici, un fidanzato, mai avuto problemi relazionali, anzi mi piace molto uscire e stare in mezzo alla gente. Sono anche sempre stata una bambina molto sveglia, precoce e portata per lo studio. Infatti mi sono laureata molto presto e a pieni voti.
Per caso, ho però scoperto che questi miei comportamenti sono ascrivibili allo spettro autistico. Possibile che io ne sia affetta in forma leggera? Io non riuscirei mai a rinunciare alle mie stereotipie, soffro se non posso sfarfallare le mani per troppo tempo. Sono fatta così e non posso farci niente. Mi sono anche resa conto che tendo a pensare per immagini, proprio come fanno gli autistici.
Mi chiedo se il mio sia un caso raro, dal momento che presento comportamenti autistici avendo al contempo una vita perfettamente normale, o se ci sono altre persone come me, che magari non parlano per vergogna (su Internet non ho trovato nessuna descrizione di un caso analogo al mio). Soprattutto vorrei sapere se sono maggiormente a rischio di avere un figlio affetto da autismo in modo grave.
Spero di ricevere presto risposta e la ringrazio per l'attenzione.
gradirei un suo consulto su questa mia situazione particolare e che mi lascia particolarmente perplessa.
Sono una ragazza di 28 anni consapevole di avere da sempre alcune particolarità comportamentali. Infatti, fin da quando ho memoria, ho sempre avuto stereotipie, come lo sfarfallamento delle mani e il bisogno di saltellare in maniera ripetitiva, oppure di sbattere il piede in continuazione sul pavimento. Da piccola ero anche solita giocare con un cordoncino che mi arrotolavo continuamente intorno alle dita della mano e facevo "ballare" davanti agli occhi.
Crescendo, ho abbandonato il cordoncino, ma mi sono rimaste le altre stereotipie e tutt'oggi, sfarfallo le mani, specie quando mi devo concentrare su qualcosa o leggere. Mi vergogno a dirlo, ma saltello anche quando sono particolarmente contenta o, al contrario, arrabbiata. E' come se fosse un modo per sfogarmi.
Ovviamente non lo faccio mai davanti ad altre persone, nemmeno i miei genitori, anche se credo proprio che lo sappiano.
A parte questo, ho una vita completamente normale. Lavoro, ho molti amici, un fidanzato, mai avuto problemi relazionali, anzi mi piace molto uscire e stare in mezzo alla gente. Sono anche sempre stata una bambina molto sveglia, precoce e portata per lo studio. Infatti mi sono laureata molto presto e a pieni voti.
Per caso, ho però scoperto che questi miei comportamenti sono ascrivibili allo spettro autistico. Possibile che io ne sia affetta in forma leggera? Io non riuscirei mai a rinunciare alle mie stereotipie, soffro se non posso sfarfallare le mani per troppo tempo. Sono fatta così e non posso farci niente. Mi sono anche resa conto che tendo a pensare per immagini, proprio come fanno gli autistici.
Mi chiedo se il mio sia un caso raro, dal momento che presento comportamenti autistici avendo al contempo una vita perfettamente normale, o se ci sono altre persone come me, che magari non parlano per vergogna (su Internet non ho trovato nessuna descrizione di un caso analogo al mio). Soprattutto vorrei sapere se sono maggiormente a rischio di avere un figlio affetto da autismo in modo grave.
Spero di ricevere presto risposta e la ringrazio per l'attenzione.
[#1]
Gentile utente,
la presenza di alcuni sintomo comportamentali,avulsi da un contesto globale ha un significato clinico piuttosto modesto.Quindi la presenza di isolate stereotipie in una persona che peraltro non presenta altra sintomatologia psichica degna di nota è pressochò impossibile da valutare a distanza.La consiglierei pertanto di effettuare almeno una consulenza Psichiatrica al fine di giungere,attraverso una visita reale,ad un più preciso inquadramento diagnostico di quanto lei descrive.Solo così sarà poi possibile rispondere con maggiore precisione alla sua ultima domanda.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani.
la presenza di alcuni sintomo comportamentali,avulsi da un contesto globale ha un significato clinico piuttosto modesto.Quindi la presenza di isolate stereotipie in una persona che peraltro non presenta altra sintomatologia psichica degna di nota è pressochò impossibile da valutare a distanza.La consiglierei pertanto di effettuare almeno una consulenza Psichiatrica al fine di giungere,attraverso una visita reale,ad un più preciso inquadramento diagnostico di quanto lei descrive.Solo così sarà poi possibile rispondere con maggiore precisione alla sua ultima domanda.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biondani.
[#2]
Gentile utente,
Esistono disturbi abbastanza comuni che includono questo tipo di comportamenti ripetitivi e stereotipici, non controllabili e talvolta percepiti come uno sfogo, ad esempio il disturbo da tic o disturbo di Tourette o fenomeni compulsivi (disturbo ossessivo), di cui però mancherebbe la parte "ideativa" e la sensazione di estraneità alla propria volontò di quel momento.
Esistono disturbi abbastanza comuni che includono questo tipo di comportamenti ripetitivi e stereotipici, non controllabili e talvolta percepiti come uno sfogo, ad esempio il disturbo da tic o disturbo di Tourette o fenomeni compulsivi (disturbo ossessivo), di cui però mancherebbe la parte "ideativa" e la sensazione di estraneità alla propria volontò di quel momento.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 19.5k visite dal 01/03/2013.
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