Cambio di ansiolitico
Gentilissimi Medici
Mi chiamo Marco ed ho 46 anni. Nel Maggio 1990 a seguito di alcuni disturbi emotivi quali ansia, panico, fobie, etc mi fu diagnosticata una “nevrosi d’ansia” e da allora ho alternato periodi di malessere con sintomi tipici da disturbo e periodi di quasi totale assenza degli stessi sintomi. Ciclicamente ho seguito delle terapie farmacologiche a base di ansiolitici e antidepressivi SSRI nonché sedute di psicoterapia. Negli anni a venire, grazie soprattutto all’approccio psicoterapeutico, i sintomi sono andati via via diminuendo rimanendo però una certa fragilità emotiva specialmente in periodi di maggiore stress o cambiamenti. Rimango sempre un originalissimo nevrotico con le mie manie di perfezione, le mie fobie, ossessioni, ipocondria e somatizzazioni a diversi apparati quali digestivo, cardiaco, respiratorio, etc ma il tutto con facile gestione e una buona dose di consapevolezza. L'ultima terapia seguita da circa 8 mesi era di EN 0,5 (mezza compressa mattino e pomeriggio, quest'ultima spesso dimenticata o volutamente evitata) + una compressa di "brioplus" al mattino (quest'ultima a mesi alterni). Circa 20 giorni fà ho sentito riaffiorare la sintomatologia soprattutto con somatizzazioni e eccessive preoccupazioni ed il neurologo che mi cura da sempre ha cambiato la cura con XANAX 0,5 (mezza compressa mattino e pomeriggio) + DOBREN 50 (mezza compressa 3 volte al dì prima dei pasti). Premesso che, ne ho vergogna a confessarlo, non ho assunto il Dobren perchè "nella vecchiaia" ho maturato una forte paura degli psicofarmaci. Il mio quesito è se è normale cambiare dall'oggi al domani l'ansiolitico senza ridurre progressivamente il precedente anche perchè, potrebbe essere una coincidenza, avverto un brusco aumento della sintomatologia come ansia, pensieri ossessivi, paure, etc che non avvertivo piu' da circa 3 anni. Premesso che in passato ho assunto XANAX alle medesime dosi per periodi anche lunghi ma.....questa volta sento che qualcosa non stia andando per il verso giusto.
Grazie anticipatamente e cordiali saluti
Mi chiamo Marco ed ho 46 anni. Nel Maggio 1990 a seguito di alcuni disturbi emotivi quali ansia, panico, fobie, etc mi fu diagnosticata una “nevrosi d’ansia” e da allora ho alternato periodi di malessere con sintomi tipici da disturbo e periodi di quasi totale assenza degli stessi sintomi. Ciclicamente ho seguito delle terapie farmacologiche a base di ansiolitici e antidepressivi SSRI nonché sedute di psicoterapia. Negli anni a venire, grazie soprattutto all’approccio psicoterapeutico, i sintomi sono andati via via diminuendo rimanendo però una certa fragilità emotiva specialmente in periodi di maggiore stress o cambiamenti. Rimango sempre un originalissimo nevrotico con le mie manie di perfezione, le mie fobie, ossessioni, ipocondria e somatizzazioni a diversi apparati quali digestivo, cardiaco, respiratorio, etc ma il tutto con facile gestione e una buona dose di consapevolezza. L'ultima terapia seguita da circa 8 mesi era di EN 0,5 (mezza compressa mattino e pomeriggio, quest'ultima spesso dimenticata o volutamente evitata) + una compressa di "brioplus" al mattino (quest'ultima a mesi alterni). Circa 20 giorni fà ho sentito riaffiorare la sintomatologia soprattutto con somatizzazioni e eccessive preoccupazioni ed il neurologo che mi cura da sempre ha cambiato la cura con XANAX 0,5 (mezza compressa mattino e pomeriggio) + DOBREN 50 (mezza compressa 3 volte al dì prima dei pasti). Premesso che, ne ho vergogna a confessarlo, non ho assunto il Dobren perchè "nella vecchiaia" ho maturato una forte paura degli psicofarmaci. Il mio quesito è se è normale cambiare dall'oggi al domani l'ansiolitico senza ridurre progressivamente il precedente anche perchè, potrebbe essere una coincidenza, avverto un brusco aumento della sintomatologia come ansia, pensieri ossessivi, paure, etc che non avvertivo piu' da circa 3 anni. Premesso che in passato ho assunto XANAX alle medesime dosi per periodi anche lunghi ma.....questa volta sento che qualcosa non stia andando per il verso giusto.
Grazie anticipatamente e cordiali saluti
[#1]
Il passaggio da una benzodiazepina all'altra, soprattutto in considerazione della diversa e invita dei due farmaci, potrebbe comportare dei disagi. In genere questi sintomi regrediscono nell'arco di alcune settimane. Se dovessero persistere o peggiorare ne parli con lo specialista.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
[#2]
Utente
Grazie Dott Martiadis per la sua pronta risposta
Si tratterebbe di disagi temporanei e quindi accettabili o addirittura di un peggioramento del quadro clinico perchè in questo caso sarei disposto a parlarne subito con il mio specialista o addirittura sospendere il farmaco o ritornare al precedente. Mi perdoni ma, da buon ansioso, ho una paura terribile di star nuovamente male anche se, grazie alla psicoterapia, ho imparato a gestire meglio e minimizzare la sintomatologia che, ahimè, si presenta sempre in maniera diversa.
Un'ultima domanda, cosa ne pensa del trattamento con il Dobren che tra l'altro non sto assumendo??
Grazie anticipatamente e cordiali saluti
Si tratterebbe di disagi temporanei e quindi accettabili o addirittura di un peggioramento del quadro clinico perchè in questo caso sarei disposto a parlarne subito con il mio specialista o addirittura sospendere il farmaco o ritornare al precedente. Mi perdoni ma, da buon ansioso, ho una paura terribile di star nuovamente male anche se, grazie alla psicoterapia, ho imparato a gestire meglio e minimizzare la sintomatologia che, ahimè, si presenta sempre in maniera diversa.
Un'ultima domanda, cosa ne pensa del trattamento con il Dobren che tra l'altro non sto assumendo??
Grazie anticipatamente e cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 11.9k visite dal 27/02/2013.
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