Ansia e ossessione
gentile dottore , sono 2 mesi che soffro di una fortissima ossesione su una malattia, dal 8 gennaio sono stat in cura con questi dosaggi: fluoxetina 20 mg la mattina 20 mg a pranzo e 20 mg la sera. zarelis 75mg la sera e 37,5 la mattina. prima di dorimire 1,5 di lorazepam. l'ossessione si e' attenuata ma mi e' rimasta una grande ansia che anche improvvisamente mi prendeva e mi riportava il pensiero all'ossessione con sudore, tremarella di gambe e improvvisa stanchezza. A questo punto sono andata da altro psichiatra che mi ha rivoluzionato la cura cosi':fluoxetina 20 mg al mattino. piu' 5 gocce di en, a pranzo 5 gocce di en, la sera depakin 300 da prendere per quattro giorni e poi una cp anche la mattina. prima di dormire 10 gocce di en. risultato la notte non dormo mi sento depressa e forse l'unica cosa che e' migliorata e' l'ansia. questa nuova cura la faccio da pochi giorni ma sono perplessa perche' mi sembra leggera rispetto alla mia situazione. Vorrei da Lei un parere sia sulla prima cura che sulla seconda perche' non so dove sbattere la testa. Sono impaurita di tornare a stare male come i primi giorni e ch l'ossessione riprenda campo. La ringrazio, La prego se puo' mi risponda velocemente. Mi scusi della pretesa.
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Gentile utente,
La prima cura era 60 mg di fluoxetina (un farmaco antiossessivo a dose antiossessiva) e zarelis associato non si capisce bene perché fin dall'inizio, e comunque simile alla fluoxetina specie a quel dosaggio.
La prima cura aveva funzionato benino e in un tempo congruo (un effetto antiossessivo richiede almeno 1 mese per iniziare e in effetti lei stava meglio dopo 1 mese e mezzo).
Non è chiaro che distinzione faccia ossessioni e "ansia", in ogni caso veniamo alla seconda cura. la seconda cura sembra pensata sulla base di una diagnosi diversa, perché il farmaco antiossessivo è stato ridotto (e presumibilmente era quello che funzionava) ed è stato associato un farmaco che in genere si usa nei disturbi dell'umore di tipo bipolare, anche se la dose è piccola.
Il secondo medico le ha illustrato il perché del cambiamento ?
La prima cura era 60 mg di fluoxetina (un farmaco antiossessivo a dose antiossessiva) e zarelis associato non si capisce bene perché fin dall'inizio, e comunque simile alla fluoxetina specie a quel dosaggio.
La prima cura aveva funzionato benino e in un tempo congruo (un effetto antiossessivo richiede almeno 1 mese per iniziare e in effetti lei stava meglio dopo 1 mese e mezzo).
Non è chiaro che distinzione faccia ossessioni e "ansia", in ogni caso veniamo alla seconda cura. la seconda cura sembra pensata sulla base di una diagnosi diversa, perché il farmaco antiossessivo è stato ridotto (e presumibilmente era quello che funzionava) ed è stato associato un farmaco che in genere si usa nei disturbi dell'umore di tipo bipolare, anche se la dose è piccola.
Il secondo medico le ha illustrato il perché del cambiamento ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
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Utente
dottore La ringrazio della risposta. Il secondo medico ha detto che la prima cura era una cura da cavalli e che si poteva ottenere lo stesso risultato con i farmaci che mi ha prescritto. Le gocce di en che mi ha dato sono dovute al fatto che io con questa prima cura, anche se l'umore e' abbastanza buono e l'ossessione abbastanza controllabile, ho forti ansie anche improvvise. cioe' improvvisamente mi viene in mente l'ossessione e parte un'ansia a 1000. forse sarebbe da cambiare lo zarelis con un antidepressivo anche ansiogeno. comunque ho capito che anche secondo Lei la seconda cura e' poco adatta al mio problema , oltretutto negli anni non mi e' stato mai diagnosticato il disturbo bipolare.Se riuscissi a tenere a bada l'ansia l'ossessione la potrei definitivamente sconfiggere. La ringrazio per la gentile risposta che mi dara'. Poi ho capito che cambiare psichiatra e' un bel guaio, perche' si ricomincia da capo e prima che la nuova cura faccia effetto passa del tempo in cui si soffre da morire. Di nuovo grazie.
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Gentile utente,
No, più che altro associava due medicinali di cui uno a dose non efficace e simile al primo, per il resto le dosi non erano "da cavalli".
Quelle che chiama ansie improvvise però sembrano sempre allora legate alle ossessioni, mi sembrano la stessa cosa, non so perché distingue ansia e ossessioni.
Non dico che la cura sia poco adatta al suo problema, chiedevo se per caso fosse cambiata la diagnosi visto che la seconda cura è diversa come composizione.
No, più che altro associava due medicinali di cui uno a dose non efficace e simile al primo, per il resto le dosi non erano "da cavalli".
Quelle che chiama ansie improvvise però sembrano sempre allora legate alle ossessioni, mi sembrano la stessa cosa, non so perché distingue ansia e ossessioni.
Non dico che la cura sia poco adatta al suo problema, chiedevo se per caso fosse cambiata la diagnosi visto che la seconda cura è diversa come composizione.
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Utente
Gentile Dottore, la diagnosi con il secondo psichiatra non e' cambiata, lui ha puntato sulle gocce di en per togliere l'ansia, il problema e' che io sono ripiombata in due giorni in una forte depressione senza interessarmi piu' a niente intorno a me. Ora ho ripreso la cura de primo psichiatra, io non so ma due o tre volte al giorno mi prende questa grande ansia che mi monta l'ossessione e dopo un po' magari con qualche goccia di en ritorna la normalita'. Per il resto sono abbastanza attiva, ho voglia di uscire mi interesso abbastanza alla vita che mi circonda. Per questo pensavo di parlare con il dottore per saper se si poteva cambiare lo zarelis visto che e' simile alla fluoxetina sostituendolo con un antidepressivo con marcata componente ansiogena. Lei che dice? La ringrazio e mi scuso per la lungaggine.
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Gentile utente,
Se la diagnosi non è cambiata il cambiamento di terapia però si capisce meno. Mi spiego. La prima cura era una cura per un doc, si vede dalle dosi, l'unico aspetto dubbio è che erano due medicinali insieme (uno a dose piena come si usa, l'altro a dose bassa e simile al primo; di solito si inizia con un farmaco se non è un caso già resistente a precedenti tentativi). La seconda cura ripropone la fluoxetina ma a dose più bassa, e un farmaco che si usa nei disturbi dell'umore (da qui l'idea che fosse cambiata la diagnosi).
Il dottore decide i medicinali secondo suo giudizio, non dia suggerimenti perché li darebbe secondo una sua idea di quello che i vari medicinali fanno, il medico si presume li conosca meglio e concretamente per come li usa.
Se la diagnosi non è cambiata il cambiamento di terapia però si capisce meno. Mi spiego. La prima cura era una cura per un doc, si vede dalle dosi, l'unico aspetto dubbio è che erano due medicinali insieme (uno a dose piena come si usa, l'altro a dose bassa e simile al primo; di solito si inizia con un farmaco se non è un caso già resistente a precedenti tentativi). La seconda cura ripropone la fluoxetina ma a dose più bassa, e un farmaco che si usa nei disturbi dell'umore (da qui l'idea che fosse cambiata la diagnosi).
Il dottore decide i medicinali secondo suo giudizio, non dia suggerimenti perché li darebbe secondo una sua idea di quello che i vari medicinali fanno, il medico si presume li conosca meglio e concretamente per come li usa.
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Utente
Dott, mi sono informata e mi hanno consigliato una dott. psicoterapeuta con orientamento cognitivo comportamentale. Non so se sara' quella giusta anche perche' io in passato ho fatto analisi per 5 anni con frequenza di tre volte alla settimana piu' un gruppo. Mi sono trovata molto bene tant'e' che credevo di essere guarita dal momento che avevo chiuso l'analisi nel 1996. In questi anni sono stata sempre bene e le mie ossessioni di natura ipocondriaca erano svanite. Sono stati anni molto belli e mi sembrava di essere rinata dopo 9 anni di depressione con cure farmacologiche ma senza mai risolvere il problema. Poi quest'anno la ricaduta e ora spero con questa dott e i farmaci di poter riprendere la mia vita in mano. Avrei voluto fare piu' sedute con la psicoterapeuta ma mi ha gia' detto che sara' solo una seduta a settimana e questo un po' mi spaventa perche' non mi sento contenuta. Counque voglio essere ottimista. Dott. La saluto e La ringrazio per la sua disponibilita'.
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Gentile utente,
La psicoterapia cognitivo-comportamentale è il tipo utile nel disturbo ossessivo. Si fonda su concetti biologici e comportamentali.
La psicoterapia non è una cura basata solo sull'interazione col terapeuta durante la seduta né tantomeno una cura che si realizza mediante la comprensione dei "perché", se mai dei "come" del disturbo.
La psicoterapia cognitivo-comportamentale è il tipo utile nel disturbo ossessivo. Si fonda su concetti biologici e comportamentali.
La psicoterapia non è una cura basata solo sull'interazione col terapeuta durante la seduta né tantomeno una cura che si realizza mediante la comprensione dei "perché", se mai dei "come" del disturbo.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 3.6k visite dal 26/02/2013.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.