Solitudine ed errori
Buonasera. Mi chiamo Claudia, scrivo dalla provincia di La Spezia e ho 18 anni.
Ho deciso di rivolgermi a voi perché ho seriamente toccato il fondo e non riesco più a venirne fuori… tutto è iniziato 4 anni fa quando chattando ho conosciuto un ragazzo che mi ha fatto provare il desiderio di essere fidanzata.
Poco tempo dopo iniziai la scuola e dissi di essermi fidanzata durante l’estate anche se così non era. Stessa cosa ho raccontato ai miei genitori trovando mille scuse per non presentarlo e questa presenza immaginaria mi faceva una tremenda compagnia.
Dissi un giorno che ero incinta e smisi la scuola, dicendo invece ai miei di aver problemi con i compagni. Ho iniziato a studiare a casa e dare gli esami annuali privatamente. Ho conosciuto poi un ragazzo di 30 anni, io ne avevo 16. ci siamo subito messi insieme ma continuando ad amare però il ragazzo che non esisteva, chiamato Alessandro. Del vero ragazzo non ho parlato con nessuno e dopo pochi mesi ci siamo lasciati pur continuando a essere amici. Non ho altri amici, nessuno con cui uscire soprattutto adesso che lui vuole da me solo sesso.
Oramai sto malissimo mi sento sola e piango in continuazione. Sono io per prima a credere nell’esistenza di Alessandro. Per me è indispensabile. 4 mesi fa un ragazzo ha sbagliato numero contattando me e abbiamo iniziato a parlare è comprensivo e dolce con me e ho parlato con lui di Alessandro solo come una storia importante. Sento di essermi innamorata di lui ma la distanza non ci aiuta. Inoltre anche se molti mi dicono il contrario mi sento bruttissima sono soprappeso pur mangiando poco e sto seguendo una cura per ipotiroidismo e per questo non riesco ad uscire di casa. Per questo immaginare che qualcuno mi vuol bene o mi ama mi è di conforto…
Dimenticavo che ho sofferto di attacchi di panico e depressione durante questi anni e per un piccolo periodo sono stata seguita da uno psichiatra.
Ho scritto tutto solo per chiedere un consiglio sto davvero male e non so come fare. La solitudine ormai mi prende alla gola e mi capita spesso di pensare a soluzioni drastiche. Mi odio profondamente non vedo niente di buono in me e proprio per questo, forse, ho dovuto immaginare tutto. Non volevo che fosse una cosa che sapessero tutti ma a me da molto conforto la presenza di questa persona, purtoppo, inesistente. Non ce la faccio più ad andare avanti così.
Vi ringrazio per l’attenzione e mi scuso molto se ho scritto in modo un po’ confusionale; inoltre vi faccio i complimenti per un sito così utile e per la conoscenza che mettete a disposizione di tutti, Claudia.
Ho deciso di rivolgermi a voi perché ho seriamente toccato il fondo e non riesco più a venirne fuori… tutto è iniziato 4 anni fa quando chattando ho conosciuto un ragazzo che mi ha fatto provare il desiderio di essere fidanzata.
Poco tempo dopo iniziai la scuola e dissi di essermi fidanzata durante l’estate anche se così non era. Stessa cosa ho raccontato ai miei genitori trovando mille scuse per non presentarlo e questa presenza immaginaria mi faceva una tremenda compagnia.
Dissi un giorno che ero incinta e smisi la scuola, dicendo invece ai miei di aver problemi con i compagni. Ho iniziato a studiare a casa e dare gli esami annuali privatamente. Ho conosciuto poi un ragazzo di 30 anni, io ne avevo 16. ci siamo subito messi insieme ma continuando ad amare però il ragazzo che non esisteva, chiamato Alessandro. Del vero ragazzo non ho parlato con nessuno e dopo pochi mesi ci siamo lasciati pur continuando a essere amici. Non ho altri amici, nessuno con cui uscire soprattutto adesso che lui vuole da me solo sesso.
Oramai sto malissimo mi sento sola e piango in continuazione. Sono io per prima a credere nell’esistenza di Alessandro. Per me è indispensabile. 4 mesi fa un ragazzo ha sbagliato numero contattando me e abbiamo iniziato a parlare è comprensivo e dolce con me e ho parlato con lui di Alessandro solo come una storia importante. Sento di essermi innamorata di lui ma la distanza non ci aiuta. Inoltre anche se molti mi dicono il contrario mi sento bruttissima sono soprappeso pur mangiando poco e sto seguendo una cura per ipotiroidismo e per questo non riesco ad uscire di casa. Per questo immaginare che qualcuno mi vuol bene o mi ama mi è di conforto…
Dimenticavo che ho sofferto di attacchi di panico e depressione durante questi anni e per un piccolo periodo sono stata seguita da uno psichiatra.
Ho scritto tutto solo per chiedere un consiglio sto davvero male e non so come fare. La solitudine ormai mi prende alla gola e mi capita spesso di pensare a soluzioni drastiche. Mi odio profondamente non vedo niente di buono in me e proprio per questo, forse, ho dovuto immaginare tutto. Non volevo che fosse una cosa che sapessero tutti ma a me da molto conforto la presenza di questa persona, purtoppo, inesistente. Non ce la faccio più ad andare avanti così.
Vi ringrazio per l’attenzione e mi scuso molto se ho scritto in modo un po’ confusionale; inoltre vi faccio i complimenti per un sito così utile e per la conoscenza che mettete a disposizione di tutti, Claudia.
[#1]
Gentile utente,
la sua condizione necessita di attenzione soprattutto per la sua giovane eta'.
Tra l'altro leggo che e' in trattamento per ipotiroidismo, che e' una patologia quando non in compenso che puo' manifestare alcuni sintomi depressivi.
Per questo motivo porrei attenzione anche a questo stato della sua tiroide.
Probabilmente, il suo malessere si e' presentato gia' 4 anni fa quando ha inventato le sue storie per non andare piu' a scuola.
Credo che il primo passo sia quello di dire la verita' ai suoi genitori e di cercare insieme un aiuto specialistico, in modo da poter mettere un po' d'ordine in questa situazione.
la sua condizione necessita di attenzione soprattutto per la sua giovane eta'.
Tra l'altro leggo che e' in trattamento per ipotiroidismo, che e' una patologia quando non in compenso che puo' manifestare alcuni sintomi depressivi.
Per questo motivo porrei attenzione anche a questo stato della sua tiroide.
Probabilmente, il suo malessere si e' presentato gia' 4 anni fa quando ha inventato le sue storie per non andare piu' a scuola.
Credo che il primo passo sia quello di dire la verita' ai suoi genitori e di cercare insieme un aiuto specialistico, in modo da poter mettere un po' d'ordine in questa situazione.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#3]
Gentile utente,
la componente ansiosa di cui ha sofferto potrebbe in parte essere responsabile della situazione da lei descritta. Nel senso che se è piuttosto comune nel periodo adolescenziale e post-adolescenziale avere problematiche di "dipendenza affettiva" e di difficoltà ad esprimere i propri sentimenti, è possibile che tutto ciò per lei sia nato su un terreno già fertile e predisposto in tal senso. Ovviamente quanto posso affermare non può essere che verosimile e la necessità di un consulto ed una visita mirati a specificare meglio la sua attitudine psicologica e lo stato emotivo attuale sono fondamentali.
Le consiglio di effettuare una visita specialistica per approfondire la questione ed eventualmente trovare le possbili strategie di superamento.
Cordialmente
la componente ansiosa di cui ha sofferto potrebbe in parte essere responsabile della situazione da lei descritta. Nel senso che se è piuttosto comune nel periodo adolescenziale e post-adolescenziale avere problematiche di "dipendenza affettiva" e di difficoltà ad esprimere i propri sentimenti, è possibile che tutto ciò per lei sia nato su un terreno già fertile e predisposto in tal senso. Ovviamente quanto posso affermare non può essere che verosimile e la necessità di un consulto ed una visita mirati a specificare meglio la sua attitudine psicologica e lo stato emotivo attuale sono fondamentali.
Le consiglio di effettuare una visita specialistica per approfondire la questione ed eventualmente trovare le possbili strategie di superamento.
Cordialmente
Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.2k visite dal 26/04/2008.
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